Mon Roi - Il mio Re

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Un film di Maïwenn. Con Emmanuelle Bercot, Vincent Nemeth, Vincent Cassel, Romain Sandère.
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Titolo originale Mon roi. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 130 min. - Francia 2015. - Videa uscita giovedì 3 dicembre 2015. MYMONETRO Mon Roi - Il mio Re * * 1/2 - - valutazione media: 2,99 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
patrizia lunedì 12 giugno 2023
ti abbandono senza lasciarti, sono un narcisista. Valutazione 4 stelle su cinque
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A meno che non si voglia considerare la violenza sulle donne un cliché già accettato con uno sbadiglio magari anche dalle presunte femministe, questo film merita di essere giudicato per la profondità della regia e dei dialoghi, per l'intensità dei protagonisti entrambi vittime e carnefici avviluppati nella spirale di un rapporto tossico e disfunzionali. Anche quando pare esserci alchimia c'é la violenza a fare da cornice. Fa simpatia la figura del fratello di Tonine, il cognato che disapprova dal principio e il grillo parlante inascoltato da lei. Mentre ai margini appare la figura del bambino che non é al centro del mondo dei genitori presi dal fare il punto tra loro. [+]

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lamoreaitempidelcolera domenica 10 luglio 2016
"il re degli stronzi" Valutazione 5 stelle su cinque
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Bellissimo film sull'Amore che devasta solo una metà della coppia, lei, Tony.
Nonostante le sue risorse, la sua maturità, le premure fraterne, Tony è travolta e precipita in una voragine infernale, dove i gironi sono il sesso ad alto grado di soddisfazione, il travolgimento emotivo, la progressiva perdita di amor proprio, l'accecamento della ragione, l'attrazione micidiale.
Georgio è, per sua stessa definizione, "Il Re degli Stronzi", un funambolo in bilico sull''assenza di senso, sull'irresponsabilità, sul cinismo, sull'edonismo, sul suo NARCISISMO.
Un uomo che non dà niente, ma dice molto: dichiara di amare dopo dieci minuti, lascia e prende donne assecondando le sue pulsioni, si sposa, ma non convive, diventa padre, ma non alleva, molla, ma ritorna, sceglie, ma non apprezza. [+]

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giulia cortella venerdì 19 febbraio 2016
gli sguardi dell'amore Valutazione 5 stelle su cinque
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Ma come si fa a dubitare che Tonina, alla fine del film, non guardi con gli occhi dell'amore il suo Giorgio? Dopo l'ouverture iniziale della meravigliosa sequenza panoramica del Monte Bianco con la neve, in cui accade ciò che determina la struttura duplice del film che gira sul piano continuo del flashback e del flashforward, il film si apre e si chiude con l'attenzione degli sguardi della protagonista che osserva, non vista, il suo uomo. All'inizio in discoteca, dove con una citazione più o meno consapevole la regista richiama "La grande Bellezza" di Sorrentino e mette a fuoco le personalità dei suoi protagonisti senza troppe parole lasciando che la drammatica intensità della musica elettronica dipinga ai nostri occhi la forza fatale dell'attrazione magnetica che si instaura tra i due. [+]

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nerone bianchi giovedì 18 febbraio 2016
un film chirurgico Valutazione 4 stelle su cinque
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Un film diritto, fendente, chirurgico sin dalla prima inquadratura, quella sulle alpi, quando la protagonista si lancia in una discesa/metafora della propria vita. La vicenda è narrata su piani paralleli, dove la riabilitazione per la rovinosa caduta sugli sci cammina mano nella mano con le tristi vicende matrimoniali, fino all'epilogo, quando la guarigione si sovrappone all'uscita dal rapporto coniugale e alla nuova vita che si apre ancora e sempre. Si scava per l'ennesima volta nella patologia profonda che può nascondersi nel rapporto di coppia, dall'euforia dei primi momenti fino alla disperazione del sentire che non si può più proseguire insieme, come pure andare da soli. Il film ci porta in quella zona buia dove alla notte non succede più il mattino e dove ogni soluzione sembra essere preclusa, lo fa con scanzonata precisione, come avviene nella realtà delle cose, senza che nessuno lo abbia voluto e meno che mai immaginato. [+]

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no_data martedì 12 gennaio 2016
inguardabile Valutazione 1 stelle su cinque
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Sono andata a vedere questo film convintissima: delle prime battute si capisce il tenore del film...un film che racconta una storia tra due persone, lui un superficiale , frivolo , uomo pressapochista, lei una donna che , nonstante la ppisizione segue i malumori di cistui. Un film che si snoda tra dialoghi e due poco banali, scialbo, qualunquisti, il film peggiore in assoluto mai visto secondo solamente a Bigas Luna, in confronto Alvaroi Vitali in capolavoro.  Non si capisce come mai il buon Cassel sia caduto tanto in basso. Personaggi davvero isdiiti con dialoghi talmente scandalosamente idioti . SCONSIGLIATISSIMO.

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biancaspa domenica 27 dicembre 2015
disambiguizione dell'amore Valutazione 4 stelle su cinque
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Film, meraviglioso, con numerosi riferimenti psicologici, a cominciare dal significato inconscio della rottura del ginocchio, che può solo flettersi in avanti e fare inginocchiare e che contiene sia la parola "occhio" che "Io". Il senso profondo del doversi fermare e rivedere la propria vita, perché la malattia, l'incidente, non è mai casuale. Allora finalmente Tonì si ferma e rivede il moto tortuoso e pericoloso della sua dipendenza da un uomo bipolare, che fagocita e vomita, avvicina e distrugge! Distrugge tutto quello che crede di amare, per distruggere se stesso, allora manipola, si vittimizza, ma poi torna ad essere quello che è davvero. Ma ha ragione quando dice a Tonì che lei si è innamorata di lui, perché lui è così. [+]

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flaw54 martedì 15 dicembre 2015
niente di nuovo Valutazione 2 stelle su cinque
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Una grande Bercaut ( attrice che non conoscevo) non basta a creare un film particolarmente interessante. La storia, pur mostrando continui cambiamenti nella vicenda amorosa dei due protagonisti, diventa a poco a poco monotona e non molto coinvolgente. Cassel si dimostra troppo istrionico e gigioneggia in modo eccessivo, ripetendo gli stereotipi, seppur in parte attenuati, del bello e impossibile. Mi aspettavo di più.

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flyanto lunedì 14 dicembre 2015
la storia di una passione amorosa travolgente Valutazione 3 stelle su cinque
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L'amore, la passione, quasi l'ossessione, sono i temi affrontati da Maiween Le Besco nella sua ultima pellicola "Mon Roi". Già dal titolo ("Mio Re") si evincono le suddette tematiche in cui il proprio compagno viene considerato e paragonato addirittura al proprio signore da cui dipendere completamente.
La storia è incentrata tutta sulla protagonista, una giovane donna avvocato (Emanuelle Bercot), che una sera in discoteca incontra un uomo, un imprenditore nel campo della ristorazione (Vincent Cassel), molto affascinante e coinvolgente, nonchè assai benestante. Ella inizia con lui subito una relazione sentimentale da cui in breve tempo nasce un bambino, seguito dal matrimonio ed ovviamente dalla conseguente convivenza. [+]

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a.neglia sabato 12 dicembre 2015
perché vuoi che io sia come vuoi tu, se... Valutazione 3 stelle su cinque
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Ritengo che il film apra una finestra di discussione interessante sui rapporti tra le persone, che trova la sua massima esplicitazione nella frase: "Perché vuoi che io sia come vuoi tu, se sei venuta da me proprio perché sono esattamente come sono?" La coppia protagonista vive questo rapporto paradossale, un po' morboso e un po' frivolo. Un rapporto che alla fine risulta però, almeno per come io l'ho interpretato, molto più sincero di altri. Perché entrambi conoscono quanto sia imperfetto l'altro e, nonostante tentino di fuggire da queste imperfezioni o di eliminarle, finiscono per abbandonarsi ad un fatto: che si amano per come sono. Per questo boccio il finale: dopo aver messo a nudo questa tremenda ma rassicurante verità, alla fine sembra che entrambi siano guariti da loro stessi. [+]

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marcello1979 sabato 12 dicembre 2015
buono Valutazione 3 stelle su cinque
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 Che brava Le Besco..

Brava a cucire un vestito perfetto e su misura per Cassel..
Interessante la trama anche se in realtà nulla cambia, si finisce come si comincia .
Interessante analisi della psicologia umana, manca tuttavia una parte fondamentale nel racconto, ovvero il 
rapporto tra i  genitori ed i protagonisti..
Rimane la sensazione di aver visto un buon film, onesto e ben fatto .. 
Realistico...

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