mr.rizzus
|
lunedì 8 febbraio 2021
|
capolavoro
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a mr.rizzus »
[ - ] lascia un commento a mr.rizzus »
|
|
d'accordo? |
|
francescofacchinetti
|
lunedì 8 giugno 2020
|
una visione.
|
|
|
|
L’esperienza visiva più eccitante e tra le più adrenaliniche che io abbia provato di fronte ad un film. Tanto tempo fa iniziai a recuperare i primissimi “Mad Max” (quando ancora si chiamavano “Interceptor”) con l’obbiettivo di mettermi in pari ed arrivare preparato al (già) cult del 2015, poi ho capito che la storia è (volendo) a sé stante, perciò ieri sera me lo sono finalmente gustato. Già dalla prima inquadratura e dal primo inseguimento (che arriva dopo neanche un minuto) si capisce di essere davanti a qualcosa di raro, di visionario, ci si sente nelle mani di un regista in stato di grazia. Azione pura, occhi spalancati, fiato corto e consapevolezza di eccitarsi mentre sullo schermo si sta compiendo un graffio su una realtà distopica ma (mai come adesso) attuale e applicabile agli equilibri (o disequilibri) che regolano (o sregolano) il nostro mondo.
[+]
L’esperienza visiva più eccitante e tra le più adrenaliniche che io abbia provato di fronte ad un film. Tanto tempo fa iniziai a recuperare i primissimi “Mad Max” (quando ancora si chiamavano “Interceptor”) con l’obbiettivo di mettermi in pari ed arrivare preparato al (già) cult del 2015, poi ho capito che la storia è (volendo) a sé stante, perciò ieri sera me lo sono finalmente gustato. Già dalla prima inquadratura e dal primo inseguimento (che arriva dopo neanche un minuto) si capisce di essere davanti a qualcosa di raro, di visionario, ci si sente nelle mani di un regista in stato di grazia. Azione pura, occhi spalancati, fiato corto e consapevolezza di eccitarsi mentre sullo schermo si sta compiendo un graffio su una realtà distopica ma (mai come adesso) attuale e applicabile agli equilibri (o disequilibri) che regolano (o sregolano) il nostro mondo. Quanto mi sarebbe piaciuto vederlo sul grande schermo ed essere inondato da quelle immagini e circondato da quei suoni, quanto sono d’accordo con chi lo chiama capolavoro.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a francescofacchinetti »
[ - ] lascia un commento a francescofacchinetti »
|
|
d'accordo? |
|
gennaro
|
sabato 18 maggio 2019
|
quella scintilla di poco conto
|
|
|
|
Premessa.
Non ho mai visto film di questo tipo, non li conosco e non so quasi niente eccetto per il videogioco e per un altro titolo molto simile. Sapevo che dovevo vedere folli con macchine e altri mezzi. A causa di quest'ultimo mi sono lanciato a guardare il film aspettandomi qualcosa di interessante. Purtroppo, ci è riuscito a metà.
La trama è più o meno questa. Un uomo di nome Max si ritrova prigioniero di un uomo assai malvagio e strano. Una certa Furiosa a bordo di un autocisterna sta scappando da questo malvagio con delle donne. Max diventa un trofeo a bordo di una macchina e indossa una museruola alla "Hannibal Leather".
[+]
Premessa.
Non ho mai visto film di questo tipo, non li conosco e non so quasi niente eccetto per il videogioco e per un altro titolo molto simile. Sapevo che dovevo vedere folli con macchine e altri mezzi. A causa di quest'ultimo mi sono lanciato a guardare il film aspettandomi qualcosa di interessante. Purtroppo, ci è riuscito a metà.
La trama è più o meno questa. Un uomo di nome Max si ritrova prigioniero di un uomo assai malvagio e strano. Una certa Furiosa a bordo di un autocisterna sta scappando da questo malvagio con delle donne. Max diventa un trofeo a bordo di una macchina e indossa una museruola alla "Hannibal Leather". Il guidatore, un certo Nux, la versione alternativa di Gollum deve raggiungere l'autocisterna, ma qualcosa cambia in questo viaggio recupero.
Max incontra Furiosa e si danno alla fuga.
Un problema che mi ha fatto storcere il naso è l'accelerazione improvvisa all'inizio del film come se il regista non sapesse creare delle scene adrenaliniche. Capisco che l'inizio è noioso e non bisogna soffermarsi più di tanto, ma così non penso che si risolva il problema. Tutta la scena dell'inseguimento iniziale l'ho trovata confusa e non mi ha intrattenuto per niente. Ho cercato di farmela piacere, ma proprio non ce l'ho fatta. Per me sono state scene a caso con un montaggio privo di logica. Così come il modo in cui Max viene catturato dai figli di guerra. Tipi bianchissimi e pronti a tutti ad essere folli.
Quest'ambientazione post apocalittica mi è sembrato per quasi tutta la durata del film a non essere così. Posso accettare che c'è stato una qualche catastrofe nucleare, ma per me si è visto troppo poco. Una "qualche città" e qualcosina nel deserto di notte. Poi il nulla. Solo sabbia con uno strano "effetto".
Max è il protagonista, compare per poco e questo è un altro problema. E' vero che l'inseguimento finale fa di più, l'ho sentito comunque trascurato.
I dialoghi sembravano parlare una lingua sconosciuta. Non capivo cosa dicevano e su cosa volessero parlare. I flashback di Max sono semplicemente incompresibili soprattutto perché credevo a un altro tipo di trama e non di certo a quella scontata.
Poche inquadrature rispetto a quelle che mi aspettavo e devo ammettere che io, tutta quest'adrenalina, non l'ho trovata.
Anche una certa scena di notte era scontata fin da subito.
Quando arriva la vera follia nella seconda parte, tutto prende piede risultando interessante. Certo l'ambientazione non cambia, ci sono già passato sopra e cose di questo tipo mi sono già capitate. Le scene si intrecciano tra loro diventando veramente pazze. Tutto l'inseguimento finale mi è piaciuto di più anche perché Furiosa (Charlize Theron), indimenticabile dopo aver interpretato in The Italian Job, si scatena.
Inoltre Furiosa è quella tosta, riesce però ad essere simpatica. E' stato uno dei due personaggi che mi ha trasmesso qualcosa. Insieme a lei c'è Nux (Nicholas Hoult, anche qui un attore che ho amato alla follia per via del ruolo in Il cacciatore di giganti.) Si ribella ad essere quello che è dimostrando di essere un personaggio ben gestito con un suo ruolo.
Per quanto strano possa essere, la prima parte mi pareva diretta da un regista diverso rispetto alla seconda.
Le uniche cose che si salvano sono appunto quest'ultimi personaggi, la sequenza finale arricchito da personaggi di diverso genere e qualche follia su strada ovvero quelle mini trovate di voler provare a cambiare le carte in tavole. La regia non mi è piaciuta quasi per niente. Gli altri difetti elencati sono solo alcuni.
Alla fine, volevo un film che mi intrattenesse, invece l'ha fatto a metà.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gennaro »
[ - ] lascia un commento a gennaro »
|
|
d'accordo? |
|
fabio
|
venerdì 17 maggio 2019
|
il capolavoro di miller
|
|
|
|
Film dell'anno: Miller centra il capolavoro. Grandi sequenze spettacolari, Tom Hardy perfetto nella parte. Un mondo distopico e folle, un eroe suo malgrado. Ritmo, azione, sonoro: tutti gli ingredienti presenti nella vecchia trilogia migliorati e aggiornati.
Uno spettacolo per gli occhi. Complimenti.
|
|
[+] lascia un commento a fabio »
[ - ] lascia un commento a fabio »
|
|
d'accordo? |
|
felicity
|
venerdì 26 aprile 2019
|
un nuovo classico d’azione più infuocato che mai
|
|
|
|
Western, action e road-movie convivono, in un film esplosivo e trascinante: imperdibile.
Il film è un’apoteosi visiva in cui la fotografia riesce a catturare in maniera quasi commovente le incredibili luci di location mozzafiato.
Capace di riscrivere le coordinate dell’action, il regista sfrutta ogni granello di tecnologia a disposizione per far esplodere lo schermo lungo tutte le due ore del racconto, poggiato su una sceneggiatura molto scarna, ma figlio di un lavoro maniacale per quello che riguarda stesura di storyboard e coreografie.
Fury Road è un’incessante danza, una bomba che sprigiona schegge impazzite capaci di trafiggere qualunque convenzione che finora regolava l’action, il western e il road movie post-apocalittico.
[+]
Western, action e road-movie convivono, in un film esplosivo e trascinante: imperdibile.
Il film è un’apoteosi visiva in cui la fotografia riesce a catturare in maniera quasi commovente le incredibili luci di location mozzafiato.
Capace di riscrivere le coordinate dell’action, il regista sfrutta ogni granello di tecnologia a disposizione per far esplodere lo schermo lungo tutte le due ore del racconto, poggiato su una sceneggiatura molto scarna, ma figlio di un lavoro maniacale per quello che riguarda stesura di storyboard e coreografie.
Fury Road è un’incessante danza, una bomba che sprigiona schegge impazzite capaci di trafiggere qualunque convenzione che finora regolava l’action, il western e il road movie post-apocalittico.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a felicity »
[ - ] lascia un commento a felicity »
|
|
d'accordo? |
|
cinephilo
|
domenica 6 gennaio 2019
|
difficile da commentare
|
|
|
|
Due ore di inseguimento e sparatorie su un'autocisterna. Trama banalissima e irrealistica. Una noia mortale. Sicuramente non il miglior film di George Miller.
|
|
[+] lascia un commento a cinephilo »
[ - ] lascia un commento a cinephilo »
|
|
d'accordo? |
|
|
giovedì 26 aprile 2018
|
una vera storia d'amore
|
|
|
|
Un film molto bello. Non tutto è effetti speciali.... !! Trasversale alla parte più evidente, peraltro splendidamenta contrappuntata da una sceneggiatura mozzafiato, sono dei valori positivi che vengono riproposti molte volte. La commozione vince sul mirabolante. ..La storia di solidarietà tra i vari protagonisti è in buona parte al femminile: la partoriente, la protettrice, la salvatrice dei semi ecc...ma non solo... anche gli uomini sono eroi positivi. I cattivi non hanno volti e sembrano solo marionette. Ma soprattutto l' amore è sempre presente. Nessuno se ne frega degli altri.Tutti sono solidali. Un messaggio positivo e bellissimo e assai raro di questi tempi.Un encomio al regista.
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
onufrio
|
martedì 23 gennaio 2018
|
il ritorno di mad max
|
|
|
|
Il ritorno al grande schermo di Mad Max avviene nel migliore dei modi. Miller rispolvera il personaggio pur concedendogli poco spazio da reale attore protagonista di questa pellicola ben realizzata con ritmi serrati, incalzanti scene d'azioni accompagnate da una colonna sonora sempre adeguata e da dei costumi e da una scenografia che dà all'occhio.
|
|
[+] lascia un commento a onufrio »
[ - ] lascia un commento a onufrio »
|
|
d'accordo? |
|
emanuelemarchetto
|
sabato 18 marzo 2017
|
cosa volere di più
|
|
|
|
Il regista George Miller torna alla sua creatura originale, realizzando forse il suo capolavoro. Un film totale, dove l'azione la fa da padrone, un'azione vecchio stile, con pochi interventi digitali. La fotografia è fatta di colori caldi e terrosi che sembrano colare dallo schermo, anche se originariamente il regista aveva pensato di utilizzare il bianco e nero. Il montaggio è frenetico, ma puntuale, e non nasconde nulla alla visione.
[+]
Il regista George Miller torna alla sua creatura originale, realizzando forse il suo capolavoro. Un film totale, dove l'azione la fa da padrone, un'azione vecchio stile, con pochi interventi digitali. La fotografia è fatta di colori caldi e terrosi che sembrano colare dallo schermo, anche se originariamente il regista aveva pensato di utilizzare il bianco e nero. Il montaggio è frenetico, ma puntuale, e non nasconde nulla alla visione.
Quello che molti hanno criticato è la sceneggiatura, dicendo che la trama è troppo stiracchiata. In realtà il film è scritto perfettamente, in quanto il mondo che ci si presenta davanti viene raccontato per immagini, dettagli e pochissimi dialoghi messi nel punto giusto: siamo in un futuro post apocalittico dove la società si è riorganizzata in città isolate, ognuna delle quali monopolizza un elemento fondamentale per la sopravvivenza. Le tre città fondamentali sono: Cittadella, comandata da Immortan Joe (Hugh Keays-Byrne), "veterano delle guerre per il petrolio ed eroe della guerra per l'acqua", ha fondato il suo regno sul monopolio dell'acqua e fondato una religione che vede lui come dio, e i suoi guerrieri sottoposti, nati da incesti, quindi tutti malati, sono convinti di poter raggiungere il Valhalla sacrificando la loro vita al sovrano; Gas Town, dove comanda Il Mangiauomini (John Howard), comandante di un'armata formata da "Piromani" (esperti nell'uso di esplosivi) e "Koala" (abili acrobati che si muovono su lunghe aste di metallo). Questa città si basa sul monopolio del carburante, importante quasi come l'acqua in questo futuro, dato che i mezzi di trasporto rappresentano potere e controllo; Bullet Farm, comandata da Il Fattore, controlla il monopolio delle armi, fondamentali per la sopravvivenza in questo mondo ostile. Una volta all'anno queste tre comunità entrano in contatto per degli scambi commerciali. L'Imperatrice Furiosa, serva di Immortan Joe, viene incaricata di portare il carico d'acqua a Gas Town, ma devia per il Luogo Verde, di cui non è sicura neanche l'esistenza.
Non vi dico altro, sta di fatto che la narrazione si sviluppa all'interno di infinite scene d'azione. Questo aspetto può indispettire una parte del pubblico che non ama i film di questo genere. Io mi sento di consigliarlo a chiunque, in quanto siamo davanti ad una vera opera d'arte. I tettagli sono molto importanti per comprendere la mole di lavoro che c'è dietro.
Il film non è un Remake ne un Reboot. È un sequel, anche dal punto di vista concettuale: dopo il futuro distopico del primo capitolo e l'atmosfera post apocalittica del secondo, nel terzo trovavamo un accenno di rinascita della civiltà. In Mad Max: Fury Road troviamo un mondo riorganizzato, dove i più forti schiacciano i più deboli e dove il potere è conquistato subdolamente affamando il popolo. In tutto questo, nel finale viene anche inserito un messaggio ecologista, che non fa mai male.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a emanuelemarchetto »
[ - ] lascia un commento a emanuelemarchetto »
|
|
d'accordo? |
|
dandy
|
mercoledì 15 marzo 2017
|
una commercialata ipertrofica e nulla più.
|
|
|
|
A distanza di 30 anni da "Mad Max oltre la sfera del tuono" Miller torna dietro la macchina da presa con uno scopo ben preciso:riottenere fama e successo riproponendo ciò che lo aveva reso famoso ad un pubblico nuovo.Obbiettivo fin troppo raggiunto.Successo trionfale di pubblico(e addirittura di critica) e ben 6 Oscar su 10 nominations(montaggio;sonoro e montaggio sonoro;scenografie;costumi;trucco e acconciature).90% di scontri,inseguimenti,lotte,stunt,disastri e tragedie varie per mascherare una trama pressochè inesistente(un viaggio d'andata e di ritorno in un deserto,tutto qui).Tecnicamente parlando è ineccepibile naturalmente,anche perchè oggi rispetto a 30 anni fa ci sono i vantaggi offerti dal digitale(ampiamente sfruttati).
[+]
A distanza di 30 anni da "Mad Max oltre la sfera del tuono" Miller torna dietro la macchina da presa con uno scopo ben preciso:riottenere fama e successo riproponendo ciò che lo aveva reso famoso ad un pubblico nuovo.Obbiettivo fin troppo raggiunto.Successo trionfale di pubblico(e addirittura di critica) e ben 6 Oscar su 10 nominations(montaggio;sonoro e montaggio sonoro;scenografie;costumi;trucco e acconciature).90% di scontri,inseguimenti,lotte,stunt,disastri e tragedie varie per mascherare una trama pressochè inesistente(un viaggio d'andata e di ritorno in un deserto,tutto qui).Tecnicamente parlando è ineccepibile naturalmente,anche perchè oggi rispetto a 30 anni fa ci sono i vantaggi offerti dal digitale(ampiamente sfruttati).E come nei film precedenti la violenza esplicita è giustamente limitata.Ma siamo al livello di un sequel roboante e post-apocalittico di "Fast and Furious",con un pizzico di "I mercenari".Le inverosimiglianze abbondano che è un piacere,e così pure gli stereotipi.Hardy è sprecato perchè il suo Max a differenza di Gibson è solo l'ennesimo eroe anonimo indistruttibile e inarrestabile,e non basta l'overdose di sogni,flashback ricorrenti e visioni dei familiari morti a conferirgli spessore.Idem per i personagi femminili.Ci sono le donne di contorno fragili e indifese,quelle un pò più reattive pronte a sacrificarsi se serve,e una Charlize Theron irriconoscibile e priva di un braccio,anch'essa stereotipata come super-donna dura e pura.Megan Gale appare dopo la seconda parte,parla pochissimo ed esce di scena in 10-15 minuti circa:un passo avanti rispetto a quando(non) recitava nei cinepanettoni....Anche i cattivi sono semplicemente.....i cattivi.Immortan Joe ha un look notevole,e basta.Degli altri innumerevoli scagnozzi l'unico a restare impresso è Coma,sorta di musicista appeso a un palco su ruote che schitarra con tanto di casse e amplificatori.Ora,è vero che questi difetti (o almeno parte di essi) c'erano anche nella trilogia originale,ma parliamo del '78-'85.E in quel periodo film così erano una novità assoluta.Oggi di acqua sotto i ponti ne è passata a oceani.E un film ispirato a un film del passato va aggiornato sotto tutti gli aspetti,non solo quello tecnico.Per concludere,la vecchia trilogia di mad Max resta inarrivabile.Questo può andar bene a chi va al cinema per un pò di adrenalina usa e getta,e per sconvolgersi i timpani.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dandy »
[ - ] lascia un commento a dandy »
|
|
d'accordo? |
|
|