mary m fertitta
|
sabato 30 novembre 2019
|
non il tipico incontro e saluto!
|
|
|
|
L'Attesa non è tipico il film su l'incontro la madre del tuo ragazzo. L'attrice protagonista Juliette Binoche è il personaggio Anna. L'attrice non protagonista Lou De Laâge è il personaggio Jeanne, il ragazza del figlio di Anna. Jeanne va in Sicilia per le vacanze di Pasqua. Laâge incontrerà il suo ragazzo, Guiseppe e sua madre a la casa del madre.
[+]
L'Attesa non è tipico il film su l'incontro la madre del tuo ragazzo. L'attrice protagonista Juliette Binoche è il personaggio Anna. L'attrice non protagonista Lou De Laâge è il personaggio Jeanne, il ragazza del figlio di Anna. Jeanne va in Sicilia per le vacanze di Pasqua. Laâge incontrerà il suo ragazzo, Guiseppe e sua madre a la casa del madre. La vacanza non va come previsto perché Giuseppe non è in casa per incontrare Jeanne. Il comportamento di Anna è strano. Binoche, de Laâge, e Colangeli sono eccellente nel film. La posizione della casa con la roccia vulcanica che circonda l'area aggiunge mistero alla storia. La colonna sonora è piena di musica romantica malinconico. La scene a volte era lenta, ma aiutava a trovare il motivo per cui Guiseppe non era a casa per le vacanze di Pasqua, un importante evento italiano. Il film è stato divertente. Ha mantenuto la mia attenzione perché non volevo perdere indizi e dettagli su Joseph e sua madre.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mary m fertitta »
[ - ] lascia un commento a mary m fertitta »
|
|
d'accordo? |
|
stefanocapasso
|
venerdì 28 dicembre 2018
|
affrontare il lutto
|
|
|
|
Dalla Francia Jeanne parte per raggiungere il suo fidanzato Giuseppe in Sicilia in occasione delle feste di pasqua. Hanno avuto dei problemi ma il loro rapporto sembra riprendere quota. Ma nella casa siciliana c’è appena stato un tremendo lutto che ha lasciato la mamma di Giuseppe sola nella casa, e sola ad accogliere, come può, la giovane. Tra le due donne si instaura lentamente un rapporto di affetto che si concluderà con l’annuncio drammatico della madre di Giuseppe
E’ un film dal grande impatto estetico questo di Piero Messina che esplora in modo intimo la relazione tra due donne, entrambe provate da un assenza dolorosa. Il loro rapporto permetterà ad entrambe di prolungare la presenza della persona amata assente.
[+]
Dalla Francia Jeanne parte per raggiungere il suo fidanzato Giuseppe in Sicilia in occasione delle feste di pasqua. Hanno avuto dei problemi ma il loro rapporto sembra riprendere quota. Ma nella casa siciliana c’è appena stato un tremendo lutto che ha lasciato la mamma di Giuseppe sola nella casa, e sola ad accogliere, come può, la giovane. Tra le due donne si instaura lentamente un rapporto di affetto che si concluderà con l’annuncio drammatico della madre di Giuseppe
E’ un film dal grande impatto estetico questo di Piero Messina che esplora in modo intimo la relazione tra due donne, entrambe provate da un assenza dolorosa. Il loro rapporto permetterà ad entrambe di prolungare la presenza della persona amata assente. Ma se nella prima parte è la madre a conservare un segreto, nel finale la ragazza potrà a sua volta assumere un segreto nei confronti della madre, lasciando le cose come sono e restituendo di fatto il processo affettivo. E’ un indagine psicologica sottile che a tratti sembra mancare della chiarezza necessaria per rendere meglio partecipi alla visione
[-]
|
|
[+] lascia un commento a stefanocapasso »
[ - ] lascia un commento a stefanocapasso »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
mercoledì 21 novembre 2018
|
film dell'enigma, del dolore
|
|
|
|
coN QUESTO"l'ATTESA"(2015), Piero Messina , ispiarandosi invero molto liberamente al pirandelliano"La vita che ti diedi"ci dà un film, italo-francese, dove i silenzi, le ombre, le pause, appunto le attese dominano il campo e la scena. Assenza di spettacolarità totale, per cui questo"L'attesa"è flm "contro"(contro Hollywood, ma anche e soprattutto la moda di scimiottare quel cinema, in Italia e in tutta Europa, per fare un esempio francese, anche anti-Besson, possiamo dire...Una tragedia irrisolta, che la protagonista Anna(un'intesa Julette Binoche)vive, senza comunicare alla ragazza(Jeanne, un'efficace Lou de Laage), invitata a suo tempo dall'allora fidanzato, figlio di ANna, dove Anna non ha il coraggio di dire.
[+]
coN QUESTO"l'ATTESA"(2015), Piero Messina , ispiarandosi invero molto liberamente al pirandelliano"La vita che ti diedi"ci dà un film, italo-francese, dove i silenzi, le ombre, le pause, appunto le attese dominano il campo e la scena. Assenza di spettacolarità totale, per cui questo"L'attesa"è flm "contro"(contro Hollywood, ma anche e soprattutto la moda di scimiottare quel cinema, in Italia e in tutta Europa, per fare un esempio francese, anche anti-Besson, possiamo dire...Una tragedia irrisolta, che la protagonista Anna(un'intesa Julette Binoche)vive, senza comunicare alla ragazza(Jeanne, un'efficace Lou de Laage), invitata a suo tempo dall'allora fidanzato, figlio di ANna, dove Anna non ha il coraggio di dire.rivelare la verità alla ragazza, Tempi dilatati, certo, che rendono pienamente il senso dell'attesa che p, fatalmente , rivisitazione della vita passata, delle poche speranze(o nessuna?)rimaste, della difficoltà di rapportarsi con una presenza nuova, fino a quel momento totalmente sconosciuta-ignota. Sequenze dure, che si consuma in un' impasse, in una non-risoluzione. Da gustare(si fa per dire, dato che qui l'atroce sopravanza di molto il soave, per dirla con Petrarca...), quando si è nela disposizione adatta per farlo. Pochi personaggi, dove quelli maschili sono, francamente, quasi solo"di contorno", presenze che interferiscono e interagiscono ben poco con la vicenda, se non, appunto, sporadicamente e solo incidentalmente... Se si rinuncia al"solito film", questa può essere un'alternativa oltremodo efficace, sempre che si sia nella giusta disposizione per affrontare, come qui, la dimensione che possiamo definire senza ombra di dubbio"l'irrisolto"... El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
dariolodi
|
venerdì 16 marzo 2018
|
pesante
|
|
|
|
L'impegno c'è, manca la sceneggiatura e balbeta il linguaggio filmico. Compiacimenti, birignao, teatralità e scontatezza. Sofferte le reciktazioni, in tutti i sensi.
|
|
[+] lascia un commento a dariolodi »
[ - ] lascia un commento a dariolodi »
|
|
d'accordo? |
|
|
giovedì 8 marzo 2018
|
come dice fantozzi ... una ca**ta pazzesca!
|
|
|
|
Inquadrature con piani sequenza in tempo reale. Regista emulo di Antonioni e di Alain Resnais de L'anno scorso a Mariembad. Dopo quasi 60 anni, certi calligrafismi scolastici non stupiscono più, ma annoiano mortalmente.
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
ritacirrincione
|
giovedì 8 marzo 2018
|
fingere “per non morire di verità”.
|
|
|
|
Ispirato a La vita che ti diedi di Pirandello, il film di Piero Messina ruota attorno a una non-presenza, quella di Giuseppe, figlio di Anna e fidanzato di Jeanne, oggetto dell’attesa di entrambe. In una dimensione temporale di sospensione, tra realtà e desiderio, normalità e follia, le due donne, diverse per età e ruolo ma accomunate da affetti e cultura (ambedue francesi) e dalla paura di una presa di coscienza dolorosa, inscenano con tacita complicità una finzione, “per non morire di verità”. Ambientato in una villa dell’entroterra siciliano di una bellezza decadente, i personaggi si muovono in un’atmosfera irreale, tra esterni patinati e interni in cui gli oggetti sembrano nature morte e i corpi emergono dal buio come in una tela seicentesca.
[+]
Ispirato a La vita che ti diedi di Pirandello, il film di Piero Messina ruota attorno a una non-presenza, quella di Giuseppe, figlio di Anna e fidanzato di Jeanne, oggetto dell’attesa di entrambe. In una dimensione temporale di sospensione, tra realtà e desiderio, normalità e follia, le due donne, diverse per età e ruolo ma accomunate da affetti e cultura (ambedue francesi) e dalla paura di una presa di coscienza dolorosa, inscenano con tacita complicità una finzione, “per non morire di verità”. Ambientato in una villa dell’entroterra siciliano di una bellezza decadente, i personaggi si muovono in un’atmosfera irreale, tra esterni patinati e interni in cui gli oggetti sembrano nature morte e i corpi emergono dal buio come in una tela seicentesca. Una narrazione lenta, coerente con il titolo, e lunghi silenzi connotano il film in cui a dettare il ritmo èl’indicibile. La recitazione intensa di Juliette Binoche compensa certi compiacimenti o qualche incongruenza registica.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ritacirrincione »
[ - ] lascia un commento a ritacirrincione »
|
|
d'accordo? |
|
aristoteles
|
sabato 21 maggio 2016
|
la casa vuota
|
|
|
|
Bravo Messina a mostrarci quanto dolore e quanto amore possa esserci nel cuore di una madre.
Ottime anche le interpretazioni delle due protagoniste femminili,la Binoche in tal senso era una garanzia ma anche la giovane Lou dee Lage sorprende in positivo.
Nonostante questa buona premessa ho avvertito un certo senso di noia e pesantezza.
L'inganno iniziale viene trascinato per troppo tempo finendo per cadere nel tranello del circolo vizioso,la giovane fanciulla sembra troppo ingenua e la sceneggiatura non convince pienamente.
Figuriamoci poi se in un piccolo paese siciliano non si sappia chi è morto e chi no oppure molto più semplicemente non vengano affissi manifesti mortuari.
[+]
Bravo Messina a mostrarci quanto dolore e quanto amore possa esserci nel cuore di una madre.
Ottime anche le interpretazioni delle due protagoniste femminili,la Binoche in tal senso era una garanzia ma anche la giovane Lou dee Lage sorprende in positivo.
Nonostante questa buona premessa ho avvertito un certo senso di noia e pesantezza.
L'inganno iniziale viene trascinato per troppo tempo finendo per cadere nel tranello del circolo vizioso,la giovane fanciulla sembra troppo ingenua e la sceneggiatura non convince pienamente.
Figuriamoci poi se in un piccolo paese siciliano non si sappia chi è morto e chi no oppure molto più semplicemente non vengano affissi manifesti mortuari.
Trlasciando questi dettagli,che comunque non sono da poco,il ritmo è monocorde.
Si soffre non solo per l'angoscia materna di una solitudine ormai alle porte, ma anche per una lentezza complessiva a tratti davvero stucchevole che non favorisce la visione.
Complessivamente una buona opera prima ben lontana dal capolavoro.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a aristoteles »
[ - ] lascia un commento a aristoteles »
|
|
d'accordo? |
|
weachilluminati
|
mercoledì 23 marzo 2016
|
tecnica di ripresa speciale
|
|
|
|
Non amo i compessi cuturari:vi immaginate un film di un regista Francese che fa parlare i suoi personaggi in Italiano?
Trattasi di complesso culturale .
Il film ha degli spazi vuoti fini a se stessi .
Manca una colonna sonora musicale di un qualche rilievo.
Mi sono annoiato.
[+] hai poca immaginazione
(di kronos)
[ - ] hai poca immaginazione
|
|
[+] lascia un commento a weachilluminati »
[ - ] lascia un commento a weachilluminati »
|
|
d'accordo? |
|
no_data
|
sabato 19 marzo 2016
|
pochi i film italiani a questo livello a.m.m.a.
|
|
|
|
Ottima opera prima, pochi e buoni attori. Giudizio che non si puo' esprimere per tantissimi film italiani, non temendo smentite.
|
|
[+] lascia un commento a no_data »
[ - ] lascia un commento a no_data »
|
|
d'accordo? |
|
kimkiduk
|
venerdì 19 febbraio 2016
|
grande prima
|
|
|
|
Sin dalla prima scena ho pensato alla mano di Sorrentino, non lo sapevo che era il suo assistente alla regia. Alla fine del film però ho anche pensato ..... bravo Messina. Assomigli e basta a Sorrentino e non è un difetto forse.
Film molto bello, difficile per un italiano, figurarsi farlo al primo lungometraggio. Avevo letto una dichiarazione di Piero Messina, prima del festival di Venezia, che affermava di avere pensato e scritto il film con in mente la Binoche e che l'attrice francese, ricevuto il copione, aveva dichiarato il suo totale interesse al regista siciliano. Tra me e me ho riso, ma devo dire che il personaggio della madre di Giuseppe è un guanto ritagliato attorno alla grande Juliette, che lo interpreta come meglio penso sia difficile fare.
[+]
Sin dalla prima scena ho pensato alla mano di Sorrentino, non lo sapevo che era il suo assistente alla regia. Alla fine del film però ho anche pensato ..... bravo Messina. Assomigli e basta a Sorrentino e non è un difetto forse.
Film molto bello, difficile per un italiano, figurarsi farlo al primo lungometraggio. Avevo letto una dichiarazione di Piero Messina, prima del festival di Venezia, che affermava di avere pensato e scritto il film con in mente la Binoche e che l'attrice francese, ricevuto il copione, aveva dichiarato il suo totale interesse al regista siciliano. Tra me e me ho riso, ma devo dire che il personaggio della madre di Giuseppe è un guanto ritagliato attorno alla grande Juliette, che lo interpreta come meglio penso sia difficile fare. Scenografia e colori dove si vede ancora Sorrentino. Musiche ogni tanto sparate e ralenty usato forse un pò troppo, sempre della stessa scuola. Ma ripeto non stona più di tanto perchè il film commuove, prende ed è elegante nel rispetto dei sentimenti di tutti. Finale non banale, maturo e pulito. Un bene per il cinema. Se Messina saprà creare tra non molto un secondo lungometraggio "L'attesa" sarà sicuramente per lui e potrebbe essere la nascita di un altro grande regista italiano. Lo aspetteremo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a kimkiduk »
[ - ] lascia un commento a kimkiduk »
|
|
d'accordo? |
|
|