the thin red line
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mercoledì 8 luglio 2015
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ammirevole esordio alla regia di whannell
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La madre di Quinn Brenner è morta di cancro. La ragazza vuole contattarla e decide di affidarsi alla medium Elise che suo malgrado dovrà rinunciare all'incarico perchè perseguitata da una presenza oscura che vuole ucciderla ogni qualvolta prova a contattare il marito anch'esso defunto. Ma nel tentativo di farlo da sola, Quinn porta con se un demone malvagio che la perseguiterà per impossessarsi del suo corpo in modo da poter tornare nel mondo dei vivi.
Di fronte alla trama del terzo capitolo di Insidious si potrebbe presumere di trovarsi di fronte alla fotocopia dei primi due e per molti versi è ciò che accade. Ma l'ovvio intento del novizio regista Leigh Whannell, già cosceneggiatore di Wan nei capitoli precedenti, non era certamente stravolgere l'essenza di un franchise che funziona benissimo già cosi ma chiudere la saga con un prequel che potesse ridarci l'amato personaggio di Elise (Lin Shaye) senza doverla per forza evocare e poterne approfondire il suo lato Psicologico.
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La madre di Quinn Brenner è morta di cancro. La ragazza vuole contattarla e decide di affidarsi alla medium Elise che suo malgrado dovrà rinunciare all'incarico perchè perseguitata da una presenza oscura che vuole ucciderla ogni qualvolta prova a contattare il marito anch'esso defunto. Ma nel tentativo di farlo da sola, Quinn porta con se un demone malvagio che la perseguiterà per impossessarsi del suo corpo in modo da poter tornare nel mondo dei vivi.
Di fronte alla trama del terzo capitolo di Insidious si potrebbe presumere di trovarsi di fronte alla fotocopia dei primi due e per molti versi è ciò che accade. Ma l'ovvio intento del novizio regista Leigh Whannell, già cosceneggiatore di Wan nei capitoli precedenti, non era certamente stravolgere l'essenza di un franchise che funziona benissimo già cosi ma chiudere la saga con un prequel che potesse ridarci l'amato personaggio di Elise (Lin Shaye) senza doverla per forza evocare e poterne approfondire il suo lato Psicologico. In effetti qui non siamo di fronte alla donna senza paura e sicura di se del primo capitolo ma bensi' possiamo ammirare una personalità straziata per la perdita del marito suicida e impaurita da ciò che la perseguita dall'oltretomba, quella Sposa in nero che poi sarà antagonista nel 2 capitolo. Nonostante la scontatezza dell'epilogo e l'ormai ovvio evolversi dei fatti il neoregista riesce a regalarci comunque una pellicola piacevolmente spaventosa in grado di farci saltare sulla sedia più e più volte e abilissimo a utilizzare i tanto criticati jump scared con uno scopo preciso e mai senza senso. Il pericolo è tangibile e reale, l'uomo che non respira, per quanto non paragonabile alla spaventosa Sposa in nero per estetica, è un demone che si presenta per aggredire, fare del male e impossessarsi di ciò che vuole. Interagisce direttamente con la sua preda menomata e costretta a letto per un incidente che le ha rotto entrambe le gambe, cosa che rende ancor più soffocante il terrore di non potersi difendere o meglio scappare. La regia di Whannell si fa ammirare più volte, non si limita a scopiazzare Wan ma cerca, per quanto difficile, di migliorarlo con riprese spesso dal basso, con l'intento riuscito di aumentare il fattore impotenza della giovane protagonista. La nota stonata, se cosi si puo' dire sta nel rallentamento dovuto a ripetizioni evitabili e la mancanza come detto in precedenza di un qualcosa di fresco e diverso dai capitolo precedenti. La prova recitativa dei protagonisti non fa sobbalzare, nonostante una sempre encomiabile Lin Shaye e un convincente Dermot Mulroney. Un bel tre stelle se non altro per la prova registica e l'assoluta sostenibilità della pellicola.
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animatrix79
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sabato 13 giugno 2015
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horror mediocre dalle dinamiche ormai prevedibili
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Insidious 3 cerca in maniera miserabile di mettersi in scia al successo del primo capitolo, l'unico dei 3 ad aver avuto una ottima idea filmata e confezionata in modo assolutamente convincente. Questo, si spera ultimo dei due sequel, vuole raggirare lo spettatore aggiungendo al titolo "L'INIZIO". In questo modo lo spettatore si aspetta un intreccio narrativo che si leghi in modo più o meno consistente ai precedenti capitoli. Nulla di tutto ciò. Insidious 3 è uno di quegli horror da serie B con una trama ed una sceneggiatura che si riduce a quella di Banderas per il Mulino Bianco. Si cerca in maniera vana di inserire elementi orrorifici gratuiti senza un perchè, una storia, una spiegazione, nel disperato tentativo di creare "disturbo" nello spettatore che dovrebbe addirittura spaventarsi.
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Insidious 3 cerca in maniera miserabile di mettersi in scia al successo del primo capitolo, l'unico dei 3 ad aver avuto una ottima idea filmata e confezionata in modo assolutamente convincente. Questo, si spera ultimo dei due sequel, vuole raggirare lo spettatore aggiungendo al titolo "L'INIZIO". In questo modo lo spettatore si aspetta un intreccio narrativo che si leghi in modo più o meno consistente ai precedenti capitoli. Nulla di tutto ciò. Insidious 3 è uno di quegli horror da serie B con una trama ed una sceneggiatura che si riduce a quella di Banderas per il Mulino Bianco. Si cerca in maniera vana di inserire elementi orrorifici gratuiti senza un perchè, una storia, una spiegazione, nel disperato tentativo di creare "disturbo" nello spettatore che dovrebbe addirittura spaventarsi. I meccanismi e le dinamiche del film sono ormai tristemente prevedibili e sciocche e pertanto per chi ha visto i precedenti due capitoli, non c'è modo di provare "paura" o "tensione". E' tutto estremamente prevdedibile in ogni singolo momento. Si cerca di sfruttare le classiche dinamiche da film horror (momenti di assoluto silenzio con improvviso effetto audio a stordire o comparsa di qualche profilo mostruoso) che senza il sostegno di una trama decente sono del tutto inutili. Film assolutamente mediocre, il cambio di guardia alla regia si percepisce enormemente. Non è più James Wan che conduce i giochi ma il suo amico e collega Leigh Whannel che qui esordicsce dietro la macchina da presa.
Sconsiglio per chi ha visto il primo capitolo e si è imbattuto nel secondo di andare a vedere quest'ultimo che nulla aggiunge ai precedenti anzi ne svilisce totalmente l'idea originale ed intrigante del primo scopiazzando qua e là quel che ne rimane. Altra brutta storia che descrive un cinema in mano al marketing che deve disperatamente coprire la ormai evidente carenza di idee per fare cassa con questi prodotti di assoluta mediocrità che arrivano ormai alla presa per i fondelli con un trailer e dei titoli che lasciano presagire qualcosa di buono e invece in sala scopri di essere caduto in trappola. DA EVITARE!
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