Freeheld: Amore, giustizia, uguaglianza |
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Un film di Peter Sollett.
Con Julianne Moore, Elliot Page, Michael Shannon (II), Steve Carell, Zach Galifianakis.
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Titolo originale Freeheld.
Commedia drammatica,
Ratings: Kids+13,
durata 103 min.
- USA 2015.
- Videa
uscita giovedì 5 novembre 2015.
MYMONETRO
Freeheld: Amore, giustizia, uguaglianza
valutazione media:
2,26
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Se l'attivisimo è hollywoodiano
di Paolo D'Agostini La Repubblica
La storia, vera, è quella di Laurel Hester, poliziotta esemplare della contea di Ocean, New Jersey, già raccontata da un documentario vincitore dell'Oscar all'indomani della morte della donna a cinquant'anni nel 2006. Laurel è lesbica ma tiene rigidamente separate la vita pubblica da quella privata. L'incontro con la molto più giovane Stacie Andree, meccanico, segna una svolta: le due innamorate non possono però ottenere ciò che la legge non consente ancora, sarà solo una clamorosa sentenza del 2015 a riconoscere i matrimoni gay, con le relative ricadute, in tutto il territorio degli Stati Uniti.
Quando Laurel si ammala senza speranza e il suo caso viene adottato dagli attivisti per il riconoscimento di pari diritti alle coppie omosessuali, inizia il duro confronto con le autorità conservatrici della contea (i cosiddetti "freeholder", sopravvivenza di un antico istituto risalente all'indipendenza) per ottenere per la partner l'accesso alla pensione e all'eredità della casa acquistata insieme. Questa è anche l'ossatura del film interpretato da Julianne Moore e da Ellen Page (Juno, Inception), scritto dallo stesso sceneggiatore di Philadelphia Ron Nyswaner, attivista gay. Gli altri elementi narrativi risultano secondari se non riempitivi: il carattere schivo di Laurel, tale da aver tratto per lungo tempo in inganno il compagno di lavoro innamorato di lei, e tale poi da renderla riluttante a trasformare la propria vicenda in una bandiera.
Fino a che, convintasi della giustezza della battaglia, non sarà lei a dover convincere la giovane partner timorosa della contaminazione e dello svilimento dei sentimenti in nome della trasmissione di beni materiali. Ma a sua volta capirà anche lei il valore del principio e che questo è ciò che desidera la sua amata.
È un pamphlet goffo e schematico. Ma sappiamo dai celebri precedenti, a partire da Indovina chi viene a cena del 1967, quanto sulla base della sterminata potenzialità di diffusione un mediocre film hollywoodiano possa influire nella storia del costume.
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