Nell'Ombra di un Delitto

Con "Room" Abrahamson ha scelto di restar'incantato all'"I love your wall/I love you all" del suo precedente "Frank" (2014). "Un film non commuov'il mondo senza motivo." Vero; forse bast'ispirarsi al caso Fritzl s'un'incestuosa pedofilia reiterata ed edulcorarlo eliminandon'entrambi gl'elementi perturbanti: "Old Nick" [...] Vai alla recensione »

Exposed riesce a condensare in modo assolutamente coerente, dignitoso e omogeno alcuni dei maggiori problemi sociali che sopratutto nelle megalopoli, come New York, sono purtroppo un vissuto quotidiano. Violenza e abusi domestici sin dall'età infantile, polizia omertosa, violenta e corrotta; gang di quartiere che si spartiscono i guadagni della malavita del posto e si uccidono a vicenda [...] Vai alla recensione »

Ora è chiaro perchè il regista abbia firmato il film sotto uno pseudonimo. Nell'ombra di un delitto infatti è un'operazione vittima di traversie produttive e il concept originale è stato trasformato in tutt'altra cosa. Il risultato è una narrazione sgangherata e confusa in cui gli eventi accadono letteralmente per caso e senza una precisa identità, [...] Vai alla recensione »

Raro che in un fikm, come questo questo"Exposed"(2015)di Gee Malik Linton(Declan Dale, lo pseudonimo usato)i "fantasmi"psicanalitici(lacaniani, in specie)siano così direttamente espressione di allucinazioni(o visioni mistiche), per cui alla fine del film si può leggere il film nella duplice maniera. Senza voler anticipare in alcun modo la storia narrata, si dirà [...] Vai alla recensione »

Un grazie a Orietta Anibaldi Con "Room" Abrahamson ha scelto di restar'incantato all'"I love your wall / I love you all" del suo precedente "Frank" (2014). "Un film non commuov'il mondo senza motivo." Vero; forse bast'ispirarsi al caso Fritzl s'un'incestuosa pedofilia reiterata ed edulcorarlo eliminandon'entrambi gl'elementi perturbanti: "Old Nick" è estraneo alla famiglia di Joy e l'ha rapita per [...] Vai alla recensione »

Occasione persa per Keanu Reeves, che coproduce un film che la Lionsgate ha tolto al regista e ha montato a modo suo, dopo averne cambiato pure il titolo originale, che prima era "Figlia di Dio". E il risultato si vede! I disaccordi fra lo sceneggiatore-regista Gee Malik Linton e la produzione danno luce ad un thriller senza mordente e totalmente privo di ritmo (diciamo proprio soporifero) [...] Vai alla recensione »

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Innanzitutto non e’ un thriller, e’ uno di quei film nerissimi, durante i quali non t’interessa nemmeno sapere come va a finire, forse un po’ te lo immagini, si mescola di tutto, religione, corruzione,malavita, solitudine, forse potrei sbagliarmi ma a me ha convinto, diciamo che non mi sono annoiato come e’ successo ad altri viste le recensioni e spifferi.

La protagonista non ha visioni metafisiche, ma ha allucinazioni per rimuovere la dura verità. Una cosa inspiegabile del film è il motivo per cui il signor 'Black' uccide le persone che vengono interrogate dal detective Galban, mi sfugge il nesso.

Regia poco incisiva, determinata dalla scarsa capacità di legare gli elementi. Un'occasione persa. Bravi gli interpreti. 

La visione del film è tempo perso

La sensazione che lascia questo film è che si sia sprecata una grande occasione per un mancato "piccolo capolavoro" cinematografico. La storia difatti attira subito lo spettatore, creando un'aria angosciosa sulle strane vicende che avvengono alla ragazza protagonista, e sull'alternarsi di più storie che inevitabilmente andranno infine ad intrecciarsi fra di loro.