Il ponte delle spie |
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Un film di Steven Spielberg.
Con Tom Hanks, Mark Rylance, Amy Ryan, Sebastian Koch, Alan Alda.
continua»
Titolo originale Bridge of Spies.
Thriller,
Ratings: Kids+16,
durata 140 min.
- USA 2015.
- 20th Century Fox Italia
uscita mercoledì 16 dicembre 2015.
MYMONETRO
Il ponte delle spie
valutazione media:
3,60
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Onoredi Alex62Feedback: 8313 | altri commenti e recensioni di Alex62 |
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domenica 20 dicembre 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Spielberg, dopo lunga vacanza, è tornato e in forma smagliante e...rinunciando ai facili effetti dei risvolti crudeli che avevano siglato molti suoi film. Per esempio la lama interminabile che s'immergeva nel petto del soldato ebreo statunitense, mentre il commilitone che avrebbe dovuto salvarlo era paralizzato dalla paura, in “Salvate il soldato Ryan”. Oppure il tiro a segno grottesco del pazzo comandante del lager sulla sua schiava personale ebrea in “Schindler's list”; o il cappottino rosso della bimba che scompariva, nello stesso film. Insomma nessun effettaccio da parte del più autorevole regista della II Guerra Mondiale e Guerra fredda. Nessuno meglio di lui sa mantenere la suspense...senza fare quasi nulla. O meglio: c'è il suo maestro e ispiratore non solo suo, ma di oltre cinquant'anni di cinema, cioè Alfred Hitchcock, che però appartiene all'empireo...è irraggiungibile e quindi imbattibile. C'è un avvocato new-yorkese qualunque, la cui unica qualità forse è un'ottima dose di faccia tosta e la negoziazione e l'etica, insomma tre qualità che ne fanno una. Lui mette insieme, in un portentoso equilibrio, il gusto dell'azzardo di un giocatore di poker, di quella razza che non contempla mai la sconfitta, con un'integrità morale il cui specchio è una famiglia meravigliosa e...normale! Non può accettare di cedere alle lusinghe di una divisione del mondo in BUONI-CATTIVI, no, per lui il dovere di un avvocato è DIFENDERE, che significa prendersi cura di chiunque gli venga affidato. Non può accettare di perdere questa che rappresenta l'unica “partita” decisiva della sua vita. E allora, il suo istinto di uomo navigato ma onesto, sempre onesto, lo spinge a rilanciare contro tutti i pronostici, convinto che la vittoria bacerà gli audaci. E lui è davvero un eroe, è un eroe vero in quanto non spaccia vite, ma le salva! Gli USA avrebbero voluto salvare 1.000 cittadini americani, incarcerati dopo l'agguato della baia dei porci, a Cuba, e lui ne ottiene 10.000 !!! Ecco la tempra del nostro eroe normale, nel quale possiamo rispecchiarci tutti noi. Allora, lo spettatore, sui titoli di coda, si sente assalire da un'immensa nostalgia e comincia a interrogarsi: sarà perché quel mondo era elegantissimo, perché le persone sembravano tutte “perbene” e forse lo erano davvero...molto più di noi! Oppure per le Trabant e la perfetta, ossessiva scenografia, i costumi proprio maniacali?! Macché! Una mastodontica onda di nostalgia affoga il cuore dello spettatore e trabocca dai suoi occhi, inondando il viso di lacrime: finalmente lo spettatore comprende, grazie al sottile calore di quelle lacrime... Che si sta ricordando di cos'è l'Onore.
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