Arianna |
||||||||||||||
Un film di Carlo Lavagna.
Con Ondina Quadri, Massimo Popolizio, Valentina Carnelutti, Corrado Sassi.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 83 min.
- Italia 2015.
- Cinecittà Luce
uscita giovedì 24 settembre 2015.
MYMONETRO
Arianna
valutazione media:
2,80
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
C'è un segreto in quel corpo acerbo
di Emiliano Morreale L'Espresso
Quest'opera prima è stata la piccola scoperta italiana dell'ultimo Festival di Venezia, dove è stato presentato nella sezione Giornate degli autori. La diciannovenne Arianna e i suoi genitori tornano nella casa di vacanze sul lago di Bolsena, dove lei non mette piede da quando era piccola. Ritrova lo zio simpatico, stordito e balbuziente, e la cugina che, a differenza di lei, sembra vivere in maniera più tranquilla la propria adolescenza e giovinezza. Poco a poco, i luoghi in cui Arianna si aggira riportano in vita inquietudini e un segreto sepolto, che riguarda la sua sfera intima. Non le vengono le mestruazioni, non riesce ad avere rapporti sessuali, prova dolori al seno, che le cresce poco. Mettendo insieme i pezzi, nonostante il silenzio dei genitori, Arianna scoprirà di essere biologicamente intersessuale, ossia ermafrodita, e di essere stata operata a tre anni in modo da essere solo donna.
Ma più che la suspense dell'indagine su di sé, poco rilevante, il punto di forza del film è la capacità di adesione all'inquietudine e alla fragilità della protagonista, di rendere l'intensità del suo sguardo sulle cose. E sebbene sia ispirata vagamente a una storia vera, la vicenda assume quasi una valenza metaforica: il disagio fisico, sessuale e psicologico di Arianna è, amplificato, quello di ogni adolescente.
I difetti sono veniali: pochi secondi di voce fuori campo all'inizio, un prefinale in sala operatoria stonato, certi affondi teatrali nella recitazione degli adulti. Poca cosa, in confronto alla vitalità del risultato. Colpisce la credibilità delle situazioni, dei dialoghi e dei loro ritmi; l'occhio del regista segue morbidamente la protagonista, con delicatezza ed eleganza di tocco, e un filo di estetismo. L'attenzione ai corpi, sensibile e mai morbosa, è ben inserita in una continua interazione con i paesaggi di campagne, laghi, isole.
E l'insieme funziona anche grazie alla protagonista Ondina Quadri (figlia di Jacopo, montatore, e nipote di Franco, critico teatrale): corpo sfuggente e occhi ghiacciati da fantascienza, fragile e acerba, riempie le inquadrature del film.
|
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
|
Nastri d'Argento (1) David di Donatello (1) Articoli & News |
|