"La vita è un viaggio tra le risate e le lacrime". Lo ha detto Hannes Holm, il regista svedese di Mr. Ove, che racconta le tragicomiche vicende di un neopensionato incapace di superare il dolore per la morte della moglie e lo trasforma in ostilità costante verso tutti gli abitanti del quartiere, sempre in equilibrio fra dramma e comicità.

Una caratteristica, questa, che appartiene a molta letteratura nordica - Mr. Ove è tratto dal best seller di Fredrick Backman "L'uomo che metteva in ordine il mondo", pubblicato in Italia da Mondadori - ma anche del cinema scandinavo contemporaneo.

Tra i recenti titoli made in Sweden ricordiamo il Leone d'Oro Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza di Roy Andersson, In ordine di sparizione di Hans Petter Moland, Together - Insieme di Lukas Moodysson, Jalla! Jalla! e Kops di Josef Fares, libanese cresciuto in Svezia.

Sempre in zona nord Europa, anche il cinema del finlandese Aki Kaurismaki e quello dell'islandese Dagur Kari (Noi Albinoi , Virgin Mountain, del norvegese Bent Hamer (Kitchen Stories, Factotum) e persino del danese Lars Von Trier (Il grande capo) hanno in comune un umorismo laconico e stralunato alternato ad una visione (melo)drammatica dell'esistenza.

Mr. Ove racconta il rapporto fra un uomo burbero con un passato doloroso - la madre morta da bambino, il padre ossessionato dall'etica del lavoro - e una comunità che si allarga all'immigrazione, ma mantiene un carattere nazionale forte, di cui lo stesso Ove è esempio paradigmatico.

I goffi tentativi di suicidio di Ove rientrano perfettamente in quel dark humour algido e - per noi "latini" - un po' straniante che caratterizza i popoli del nord ma che fa ridere anche noi, proprio nella sua "lunarità".

Una risata che però non si colloca mai troppo lontana dallo strazio, dallo spezzarsi nascosto e silenzioso di un cuore appassionato, che fa meno rumore di un crack in una lastra di ghiaccio scandinavo, ma lascia una traccia indelebile nello sguardo malinconico di un vedovo inconsolabile. Il regista e sceneggiatore Hannes Holm, che in Svezia è stato candidato per tre volte ai premi Guldbagge (l'equivalente del nostro David di Donatello) ha firmato la serie televisiva satirica SMASH e quella comica The Olsson Brothers. Ma è con Mr. Ove che ha raggiunto il grande successo, conquistando un milione e mezzo di spettatori - in un Paese che ha una popolazione di appena 10 milioni.