Unbroken

Acquista su Ibs.it   Soundtrack Unbroken   Dvd Unbroken   Blu-Ray Unbroken  
Un film di Angelina Jolie. Con Jack O'Connell (II), Domhnall Gleeson, Garrett Hedlund, Finn Wittrock, Jai Courtney.
continua»
Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 130 min. - USA 2014. - Universal Pictures uscita giovedì 29 gennaio 2015. MYMONETRO Unbroken * 1/2 - - - valutazione media: 1,91 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

Zamperini, Indistruttibile. Valutazione 4 stelle su cinque

di ashtray_bliss


Feedback: 29534 | altri commenti e recensioni di ashtray_bliss
giovedì 29 gennaio 2015

 Vedere questo film non è una passeggiata. Non è piacevole e nemmeno facile da seguire, scena dopo scena. E' un film cattivo e sporco, a tratti perverso ed esagerato che vorresti interropere a metà o meglio, vorresti prendere la pellicola e modificarla, rendendola più buona, forse buonista, più appetibile e mainstream. Forse la vorresti un pò romantica, dopotutto.

Angelina Jolie invece non imboccia la strada facile o quella che le assicurerà più soldi nel cachet. Non vuole confezionare una storia fatta di clichè che il grande pubblico è abituato a seguire nelle sale. La sua storia è fatta di dolore, disperazione, umiliazione, solitudine, sangue e tanta violenza. Descritto cosi il film farebbe proprio schifo, come raccontato nella recensione di M. Gandolfi.
Ma sotto lo strato superficiale si trova una storia grandiosa che emana speranza, tenacia, coraggio, forza di volonta e perseveranza da tutte le parti. Sotto lo strato di una storia fatta di disumana violenza, si rivela la vera essenza del film della Jolie;  avere speranza, dimostrare coraggio e forza di volontà, non cedere e non mollare, costi quel che costi. Solo con questi elementi ci si può assicurare la dignità e sopravvivenza.
Ecco perchè Unbroken mi è piaciuto. Ecco perchè lo reputo un film importante ed imponente. Non è solo una storia di miseria e dolore, ma una storia dalla risonanza epica di resistenza, riscatto, dignità, coraggio e fede.
Louis Zamperini, un vero eroe di guerra italo-americano, nonchè campione olimpico portava con sè una storia molto densa e pesante ma altrettanto coraggiosa ed importante. Tale storia si rende nota al grande pubblico attraverso il chiacchierato e controverso lungometraggio della Jolie alla sua seconda opera dietro la macchina da presa. Ma bisogna ammettere che non è un prodotto indifferente, ti prende e ti trascina nel suo universo fatto di disgrazie, calamità naturali, violenze, soprusi e torture. Riuscendo ad essere uno di quei film che non dimentichi facilmente e ti porti dietro per un bel po'. Quei film che ti segnano e inseguono.
Aiutata da uno script scritto dai fratelli Coen, la Jolie segue la classica ricetta di un film diviso (almeno) in due parti, raggiungendo progressivamente il climax della drammaticità che culmina con la famigerata scena di Louis che solleva (e tiene sollevata per parecchio tempo) una pesante tavola di legno.
Il primo tempo si divide in due livelli; il presente di Louis come soldato durante la WW2 e i ricordi del suo passato, come giovane ribelle e successivamente promessa a stelle e striscie nello sport fino ad arrivare allo scoppio della seconda guerra mondiale.
Successivamente lo schianto aereo nel oceano e l'attesa di essere soccorsi, Louis e i due superstiti rimasti tra cui Phil (un sempre bravo e bello Dom Gleeson) in una sequenza lunga ma impeccabile e sicuramente d'effetto. Si ha perfettamente l'impressione di essere lì, in quella enorme distesa d'acqua, così selvaggia e così dolce, insieme ai tre sfortunati che si vedono costretti a resistere alla fame, alla sete, all'indebolimento fisico e al crollo psicologico dell'ammaraggio.
Dopodichè, la Jolie dà un taglio nettamente più action e violento al film, entrando in un secondo tempo fatto di incarcerazione, torture e violenze da parte dei soldati Giapponesi. Dapprima Louis e Phil subiscono insieme lo stesso trattamento, dopo verranno divisi e spediti in campi di detenzione (aka concentramento diversi). E in un certo senso qui entra in scena l'atto terzo, la parte clou della pellicola; L'incontro/scontro tra Zamperini e il sergente Watanabe detto "Bird" - "Uccello" nel campo. Il giapponese non si sottrae mai ad atti di violenza psico-fisica terribili nei confronti del suo bersaglio. Louis, d'altra parte resiste sempre e comunque. Si dimostra "inspezzabile" anche quando chiunque si sarebbe accasciato a terra, in fin di vita.
La volontà di Louis, l'autodeterminazione, la fede in Dio, l'amore per la sua famiglia e la netta convinzione che alla fine la speranza vince sempre, mantengono integri lo spirito e la dignità di questo giovane uomo che si vede passare degli anni orribili, trasferito da una prigionia all'altra, in precarie condizioni igieniche e costretto a svolgere inutili e faticosi lavori nei lager del paese del sol levante. 
La Jolie evita di disegnare accuratamente e profondamente la psiche e il carattere dei suoi principali protagonisti, ma non le sfugge l'obbiettivo principale: Parlare di guerra in chiave anti-bellica. La visione e il messaggio sottostante al film, è in netto contrasto col film stesso, sono l'importanza dell'autodeterminazione e del perdono, dettato anche da una lettura molto cristiana della pellicolla in questione (una sorpresa dato l'ateismo della regista). Un messaggio di speranza e di pacifismo (perdonare chi ci ha fatto dei torti e conviverci è possibile). Un inno al non aver rancori o odi verso il nemico ma ricordarsi che porgere l'altra guancia, talvolta è segno proprio di un essere tollerante, democratico, pacifista e spiritualmente elevato.
Tecnicmente, il film è molto riuscito. Si punta tutto su un estenuante realismo delle scenegiattura che sfocia anche in iper-realismo in alcuni punti. Fotografia e scenografia essenziale, asciutta e dalle tonalità cupe (nella seconda metà regnano le tonalità del grigio e del seppia in contrasto con i colori accesi e vibranti della prima parte).
Recitazione del emergente protagonista sufficiente e convincente dato anche il ruolo non proprio facile da indossare e sicuramente non alla portata di tutti. Un pò meno felice la scelta della rock star Miyavi. Troppo giovane, troppo distante e troppo effeminato per interpretare decentemente un sadico caporale come "Bird". Molto più piccole e poco memorabili le parti del resto del cast (dal fratello Pete, al resto dei carcerati nei campi di lavoro forzato).
In definitiva, si tratta si di una storia violenta, sporca e cattiva (senza cadere nella trappola dello splatter e delle violenza gratuita sulla quale purtroppo inciampano anche registi del calibro di Spielberg e Tarantino) ma con un vero e proprio messaggio anti bellico sottostante che emerge piano piano, man mano che il protagonista si risolleva ogni volta dall'inferno nel quale è catapultato, culminando alla fine del film, prima dei titoli di coda, con i veri filmati e didascalie che accompagnano lo spettatore alla fine della visione.
Assolutamente consigliato. Vedere questo film non è una passeggiata. Non è piacevole e nemmeno facile da seguire, scena dopo scena. E' un film cattivo e sporco, a tratti perverso ed esagerato che vorresti interropere a metà o meglio, vorresti prendere la pellicola e modificarla, rendendola più buona, forse buonista, più appetibile e mainstream. Forse la vorresti un pò romantica, dopotutto.
Angelina Jolie invece non imboccia la strada facile o quella che le assicurerà più soldi nel cachet. Non vuole confezionare una storia fatta di clichè che il grande pubblico è abituato a seguire nelle sale. La sua storia è fatta di dolore, disperazione, umiliazione, solitudine, sangue e tanta violenza. Descritto cosi il film farebbe proprio schifo, come raccontato nella recensione di M. Gandolfi.
Ma sotto lo strato superficiale si trova una storia grandiosa che emana speranza, tenacia, coraggio, forza di volonta e perseveranza da tutte le parti. Sotto lo strato di una storia fatta di disumana violenza, si rivela la vera essenza del film della Jolie;  avere speranza, dimostrare coraggio e forza di volontà, non cedere e non mollare, costi quel che costi. Solo con questi elementi ci si può assicurare la dignità e sopravvivenza.
Ecco perchè Unbroken mi è piaciuto. Ecco perchè lo reputo un film importante ed imponente. Non è solo una storia di miseria e dolore, ma una storia dalla risonanza epica di resistenza, riscatto, dignità, coraggio e fede.
Louis Zamperini, un vero eroe di guerra italo-americano, nonchè campione olimpico portava con sè una storia molto densa e pesante ma altrettanto coraggiosa ed importante. Tale storia si rende nota al grande pubblico attraverso il chiacchierato e controverso lungometraggio della Jolie alla sua seconda opera dietro la macchina da presa. Ma bisogna ammettere che non è un prodotto indifferente, ti prende e ti trascina nel suo universo fatto di disgrazie, calamità naturali, violenze, soprusi e torture. Riuscendo ad essere uno di quei film che non dimentichi facilmente e ti porti dietro per un bel po'. Quei film che ti segnano e inseguono.
Aiutata da uno script scritto dai fratelli Coen, la Jolie segue la classica ricetta di un film diviso (almeno) in due parti, raggiungendo progressivamente il climax della drammaticità che culmina con la famigerata scena di Louis che solleva (e tiene sollevata per parecchio tempo) una pesante tavola di legno.
Il primo tempo si divide in due livelli; il presente di Louis come soldato durante la WW2 e i ricordi del suo passato, come giovane ribelle e successivamente promessa a stelle e striscie nello sport fino ad arrivare allo scoppio della seconda guerra mondiale.
Successivamente lo schianto aereo nel oceano e l'attesa di essere soccorsi, Louis e i due superstiti rimasti tra cui Phil (un sempre bravo e bello Dom Gleeson) in una sequenza lunga ma impeccabile e sicuramente d'effetto. Si ha perfettamente l'impressione di essere lì, in quella enorme distesa d'acqua, così selvaggia e così dolce, insieme ai tre sfortunati che si vedono costretti a resistere alla fame, alla sete, all'indebolimento fisico e al crollo psicologico dell'ammaraggio.
Dopodichè, la Jolie dà un taglio nettamente più action e violento al film, entrando in un secondo tempo fatto di incarcerazione, torture e violenze da parte dei soldati Giapponesi. Dapprima Louis e Phil subiscono insieme lo stesso trattamento, dopo verranno divisi e spediti in campi di detenzione (aka concentramento diversi). E in un certo senso qui entra in scena l'atto terzo, la parte clou della pellicola; L'incontro/scontro tra Zamperini e il sergente Watanabe detto "Bird" - "Uccello" nel campo. Il giapponese non si sottrae mai ad atti di violenza psico-fisica terribili nei confronti del suo bersaglio. Louis, d'altra parte resiste sempre e comunque. Si dimostra "inspezzabile" anche quando chiunque si sarebbe accasciato a terra, in fin di vita.
La volontà di Louis, l'autodeterminazione, la fede in Dio, l'amore per la sua famiglia e la netta convinzione che alla fine la speranza vince sempre, mantengono integri lo spirito e la dignità di questo giovane uomo che si vede passare degli anni orribili, trasferito da una prigionia all'altra, in precarie condizioni igieniche e costretto a svolgere inutili e faticosi lavori nei lager del paese del sol levante. 
La Jolie evita di disegnare accuratamente e profondamente la psiche e il carattere dei suoi principali protagonisti, ma non le sfugge l'obbiettivo principale: Parlare di guerra in chiave anti-bellica. La visione e il messaggio sottostante al film, è in netto contrasto col film stesso, sono l'importanza dell'autodeterminazione e del perdono, dettato anche da una lettura molto cristiana della pellicolla in questione (una sorpresa dato l'ateismo della regista). Un messaggio di speranza e di pacifismo (perdonare chi ci ha fatto dei torti e conviverci è possibile). Un inno al non aver rancori o odi verso il nemico ma ricordarsi che porgere l'altra guancia, talvolta è segno proprio di un essere tollerante, democratico, pacifista e spiritualmente elevato.
Tecnicmente, il film è molto riuscito. Si punta tutto su un estenuante realismo delle scenegiattura che sfocia anche in iper-realismo in alcuni punti. Fotografia e scenografia essenziale, asciutta e dalle tonalità cupe (nella seconda metà regnano le tonalità del grigio e del seppia in contrasto con i colori accesi e vibranti della prima parte).
Recitazione del emergente protagonista sufficiente e convincente dato anche il ruolo non proprio facile da indossare e sicuramente non alla portata di tutti. Un pò meno felice la scelta della rock star Miyavi. Troppo giovane, troppo distante e troppo effeminato per interpretare decentemente un sadico caporale come "Bird". Molto più piccole e poco memorabili le parti del resto del cast (dal fratello Pete, al resto dei carcerati nei campi di lavoro forzato).
In definitiva, si tratta si di una storia violenta, sporca e cattiva (senza cadere nella trappola dello splatter e delle violenza gratuita sulla quale purtroppo inciampano anche registi del calibro di Spielberg e Tarantino) ma con un vero e proprio messaggio anti bellico sottostante che emerge piano piano, man mano che il protagonista si risolleva ogni volta dall'inferno nel quale è catapultato, culminando alla fine del film, prima dei titoli di coda, con i veri filmati e didascalie che accompagnano lo spettatore alla fine della visione col vero Zamperini che riempie il grande schermo. I nostri cuori invece sono già colmi di ottimismo.
Assolutamente consigliato.

[+] lascia un commento a ashtray_bliss »
Sei d'accordo con la recensione di ashtray_bliss?

Sì, sono d'accordo No, non sono d'accordo
73%
No
27%
Scrivi la tua recensione
Leggi i commenti del pubblico
irishman domenica 5 aprile 2015
film pessimo
0%
No
0%

Violenza, sadismo. Non è cinema.

[+] lascia un commento a irishman »
d'accordo?

Ultimi commenti e recensioni di ashtray_bliss:

Vedi tutti i commenti di ashtray_bliss »
Unbroken | Indice

Recensioni & Opinionisti Premi
Multimedia Shop & Showtime
MYmovies
Marzia Gandolfi
Pubblico (per gradimento)
  1° | viskio
  2° | ashtray_bliss
  3° | [thewolf]
  4° | alessiok
  5° | sir gient
  6° | ombri
  7° | cate95s
  8° | cinemalove
  9° | giusefusco
10° | lella sabadini
11° | alexander 1986
12° | jacopo b98
13° | gabrykeegan
14° | giovanni morandi
15° | anglee
16° | vincenzo ambriola
17° | blacksunglasses
18° | enzo70
19° | sabrina lanzillotti
20° | donato prencipe
21° | gianleo67
22° | serenaburtondeltoro
SAG Awards (2)
Premio Oscar (6)
Critics Choice Award (4)
AFI Awards (1)


Articoli & News
Scheda | Cast | News | Trailer | Poster | Foto | Frasi | Rassegna Stampa | Pubblico | Forum | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità