Tutta colpa di Freud

Film leggero, gradevole, niente di eccezionale, la solita commedia italiana insomma. Piccolo dettaglio: compare un personaggio SORDO. Forse per sensibilizzare o semplicemente per trattare anche di un'argomento un po' diverso. Sono andata a vederlo proprio per vedere come veniva affrontata questa tematica. Ho riscontrato diverse cose che mi hanno fatto storcere il naso parecchio a partire dal continuo uso del termene sbagliato SORDOMUTO che dal 2006 è stato bandito (ART.1 legge 95/2006).
Inoltre il ruolo del sordo è stato rappresentato da un personaggio che ruba non perchè è povero, ma perchè non capisce i testi delle opere teatrali. Il che non ha senso. Poteva pagarli. Anche i dettagli sono importanti, l'abbigliamento scelto dice molto su ciò che si vuole comunicare e la camicia alla Forrest Gump oramai bollino dichiarato di disabilità non era proprio il massimo. 
La scena finale del canto segnato per quanto possa apparire romantica è una Sciocchezza.  Un sordo percepisce le vibrazioni perciò dedicare una canzone non rientra nelle loro normali dichiarazioni d'amore. Sarebbe una distorsione della realtà.
Fortuna che non tutto il male viene per nuocere. Si mostra comunque una piccola comunità  praticamente invisibile al mondo e si manifesta il disappunto sul "perchè devo parlare per forza? Io segno! C'è la LIS, LA LINGUA DEI SEGNI ITALIANA." =)
Molto importante è anche la scena al ristorante "questo posto per te romantico per lui non è che un luogo buio che lo mette in difficoltà perchè tutto il suo affidamento è sul senso della vista" e quella dello stereo che vibra.
Ultima cosa.. c'è un personaggio SORDO, ma i sordi al cinema non ce li voleva a vedere il film il Signor Genovese? Potevano essere messi i sottotitoli.