38ogeid
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lunedì 19 gennaio 2015
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noia
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Da un film canditato a 4 più premi oscar ci si aspetta molto di più. il film è abbastanza noiso, non cattura lo spettatore, piuttosto lento, l' unica vera eccellenza è l'interpretazione di Eddie Redmayne veramente meritevole di Oscar. Film mediocre. Niente di nuovo.
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filippo catani
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lunedì 19 gennaio 2015
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emozioni allo stato puro
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Cambridge 1963. Il brillante Stephen sta frequentando il dottorato in fisica. A una festa conosce Jane studentessa di lettere e i due si innamorano a vicenda. Proprio mentre la carriera universitaria e la vita privata dei due stanno per prendere il volo, Stephen scopre di essere affetto da una terribile malattia degenerativa che, a detta dei medici, gli lascerebbe pochissimo tempo da vivere.
Impossibile non uscire toccati da una storia emozionante come questa capace di toccare anche i cuori più impenetrabili. In effetti la storia di Stephen Hawking è straordinaria e non solo perchè l'uomo è riuscito a sopravvivere oltre le più rosee previsioni. E' incredibile pensare che un genio della scienza sia comunque riuscito anche grazie ai progressi della tecnologia a continuare a portare avanti i suoi studi rivoluzionari comunicando solo con una voce meccanica a causa di una tracheotomia.
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Cambridge 1963. Il brillante Stephen sta frequentando il dottorato in fisica. A una festa conosce Jane studentessa di lettere e i due si innamorano a vicenda. Proprio mentre la carriera universitaria e la vita privata dei due stanno per prendere il volo, Stephen scopre di essere affetto da una terribile malattia degenerativa che, a detta dei medici, gli lascerebbe pochissimo tempo da vivere.
Impossibile non uscire toccati da una storia emozionante come questa capace di toccare anche i cuori più impenetrabili. In effetti la storia di Stephen Hawking è straordinaria e non solo perchè l'uomo è riuscito a sopravvivere oltre le più rosee previsioni. E' incredibile pensare che un genio della scienza sia comunque riuscito anche grazie ai progressi della tecnologia a continuare a portare avanti i suoi studi rivoluzionari comunicando solo con una voce meccanica a causa di una tracheotomia. Come avrebbe però potuto fare tutto questo senza l'amore e la premura della sua amata moglie? Difficile immaginarlo e proprio quì sta uno degli elementi vincenti di questa pellicola. Il regista Marsh decide di puntare tutto o quasi sulla storia d'amore tra queste due persone che a mio avviso oltre ad offrire una grande speranza per tutti coloro che sono affetti da gravi disabilità mostra da una parte la potenza dell'amore e dall'altra quanto sia difficile portare avanti un rapporto del genere e il regista lo fa senza ipocrisie e moralismi. Bellissimo e complesso è infatti il ritratto di Jane disperatamente scissa tra l'amore profondo che nutre per il marito a cui deve anche fare da infermiera e il desiderio di poter concludere il proprio dottorato e vivere pienamente una storia sentimentale senza per questo sentirsi colpevole o peggio colpevolizzata (struggente la scena dell'addio tra i due così come quella in cui Jane piange da sola in campagna). Detto di una meravigliosa colonna sonora non possiamo non elogiare la Jones che interpreta meravigliosamente il ruolo della moglie e uno stratosferico Redmayne che ha reso terribilmente alla perfezione quella che è stata e che è ora la vita di Hawking divisa tra la malattia e i suoi studi e i premi che riceve in giro peril mondo. Sarà proprio lui a contendere l'Oscar al Cumberbatch di Imitation Game che fatalità del destino aveva a sua volta interpretato una decina di anni fa il ruolo dello scienziato inglese per uno sceneggiato. Un film coraggioso da non perdere assolutamente.
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chiabo
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lunedì 19 gennaio 2015
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amor vincit omnia
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L'amore vince tutto. Questo credo sia il messaggio di fondo in questo film a dir poco strabiliante, che racconta la vita del grande fisico e cosmologo Steven Hawking, costretto a vivere in sedia a rotelle senza potersi muovere ne' parlare a causa di una grave malattia che intacca i motoneuoroni-per certi versi si tratta di una malattia molto simile alla SLA. Il film ha inizio nell'anno 1963, anno in cui Hawking decide di intraprendere il dottorato in fisica presso l'università di Cambridge. La sua vita viene stravolta inizialmente dall'incontro con una bellissima ragazza, di nome Jane, di cui subito si innamora e, in seguito, dalla triste scoperta della malattia che, secondo i medici, lo porterà alla morte entro due anni.
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L'amore vince tutto. Questo credo sia il messaggio di fondo in questo film a dir poco strabiliante, che racconta la vita del grande fisico e cosmologo Steven Hawking, costretto a vivere in sedia a rotelle senza potersi muovere ne' parlare a causa di una grave malattia che intacca i motoneuoroni-per certi versi si tratta di una malattia molto simile alla SLA. Il film ha inizio nell'anno 1963, anno in cui Hawking decide di intraprendere il dottorato in fisica presso l'università di Cambridge. La sua vita viene stravolta inizialmente dall'incontro con una bellissima ragazza, di nome Jane, di cui subito si innamora e, in seguito, dalla triste scoperta della malattia che, secondo i medici, lo porterà alla morte entro due anni. Ormai privo di sparanza, Hawking si chiude in sè stesso, decidendo di stroncare i rapporti non solo con gli amici ma anche con Jane. Ma l'amore che lei prova nei suoi confronti è talmente grande che decide di sposarlo e di stargli accanto in salute e, più di ogni altra cosa, in malattia. E sarà proprio l'amore per la moglie e per i figli a salvarlo, convincendolo a non disprezzare la vita perchè, proprio come lui stesso afferma, "per quanto dura possa essere la vita, laddove c'è vita c'è speranza".
Nonostante i problemi sorti con il tempo e che hanno portato i due protagonisti a intraprendere strade differenti, credo fortemente che senza il loro amore, Amore con la A maiuscola, la vita di entrambi sarebbe stata molto diversa e Hawking probabilmente non sarebbe riuscito ad arrivare all'età a cui è arrivato (73 anni!).
Infine, credo che l'interpretazione da parte di Eddie Redmayne sia stata fenomenale, dal momento che è riuscit a rendere al meglio l'idea non solo della sofferenza e del disagio provati da coloro che soffrono da questo tipo di malattia ma anche della forza d'anima che, nel bene o nel male, non li abbandona mai. Ottima anche l'interpretazione di Felicity Jones.
Consiglio vivamente la visione e ... preparate i fazzoletti!
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rasengan
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domenica 18 gennaio 2015
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molto bello
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gran film.dico solo : finchè c'è vita c'è speranza..
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chiarasenior
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domenica 18 gennaio 2015
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semplice eccellenza della mente umana
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Il segreto dell’universo e il tempo sono i due grandi obiettivi del giovane Hawking, tracce rigide della sua esistenza che prendono forma durante la sua gioventù, quando iscritto a Cambridge, in Inghilterra, nel 1963, conduce una vita semplice dalle abitudini ordinarie. La sua storia si costruisce insieme a Jane, con cui inizia a legare da uno sguardo magnetico scontato durante una festa, dal quale costruire un rapporto che durerà oltre trent’anni. Da svogliato a studente diligente, Stephen affermerà che l’universo è nato dall’esplosione di un buco nero, e proprio mentre si concentra sulla sua tesi di dottorato finirà per scoprire la sua malattia dietro una lente deformante, la stessa che cambierà il resto della sua vita e della sua carriera.
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Il segreto dell’universo e il tempo sono i due grandi obiettivi del giovane Hawking, tracce rigide della sua esistenza che prendono forma durante la sua gioventù, quando iscritto a Cambridge, in Inghilterra, nel 1963, conduce una vita semplice dalle abitudini ordinarie. La sua storia si costruisce insieme a Jane, con cui inizia a legare da uno sguardo magnetico scontato durante una festa, dal quale costruire un rapporto che durerà oltre trent’anni. Da svogliato a studente diligente, Stephen affermerà che l’universo è nato dall’esplosione di un buco nero, e proprio mentre si concentra sulla sua tesi di dottorato finirà per scoprire la sua malattia dietro una lente deformante, la stessa che cambierà il resto della sua vita e della sua carriera. L’aspettativa di vita è di due anni: il tempo di una battaglia o di una pesantissima sconfitta, da condurre insieme alla moglie Jane, che scopre l’amore mentre vede il dolore in faccia. Stephen Hawking si trascinerà tra le sue ricerche, nel tempo e nello spazio della sua vita, lungo formule e pagine che diventeranno libri e riconoscimenti di prestigio, con la continua consapevolezza che il suo tempo stia finendo e con l’intento di dimostrare che il tempo ha avuto un inizio.
Dall’inizio leggero come una commedia, La teoria del tutto procede per scosse e per momenti di dolcezza, genuini e quotidiani, senza dimenticare lo spazio per l’immediatezza e l’autoironia del protagonista. Basato sulla biografia Travelling to Infinity: My Life with Stephen, scritta dalla moglie del fisico, il film si trasforma in una parabola, un esempio di come il dolore diventi più sopportabile se condiviso. L’insistenza sul montaggio e sulla scelta di determinate strutture scenografiche si orienta verso una certa predominanza della figura circolare, non solo come esempio grafico delle teorie studiate da Stephen, ma anche come emblema di scelte –quelle di Jane– che finiscono per intrappolarla in un sistema di sentimenti contrastanti dal quale non sa uscire. Scegliendo un sistema fatto di piccole impressioni intrecciate in un tessuto finissimo, il film arriva al punto di mostrare i coniugi Hawking che non si toccano più in nessun modo se non con i pensieri. Finendo per parlare al passato dell’amore che li ha legati, Stephen e Jane si lasciano e introducono la volontà come paradigma di un percorso totale, sia personale che lavorativo. Il significato cosmico della vicenda riflette la tendenza a valorizzare la diversità come ricchezza, possibilità di riscatto e di successo, innalzando il tono del racconto ad esito più che riuscito di un sacrificio durato anni.
Candidato Oscar per miglior film, miglior sceneggiatura adattata, miglior colonna sonora originale, migliore attore protagonista (Eddie Redmayne) e migliore attrice protagonista (Felicity Jones), The Theory of Everything ha già conquistato un Golden Globe per il migliore attore in un film drammatico e si avvia ad essere ricordato come equilibrio di biografia e forza d’intenti. James Marsh, rispettando l’ordine cosmico, riproduce una struttura quasi doppia che con il finale torna alle premesse e all’inizio del tempo, soddisfacendo l’intento di ricerca e la volontà che la sua opera custodisce per svelare solo alla fine la capacità dell’essere nei confronti degli altri e dell’intero universo.
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lorenzo grigio
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domenica 18 gennaio 2015
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redmayne e soundtrack da oscar
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Con una storia come quella di Stephen Hawking, ricca di genialità, sofferenza e amore, ci si sarebbe potuto aspettare un film indimenticabile, uno di quelli che segnano la storia del cinema. "La teoria del tutto", invece, non sembra andare oltre il "bel film". sembra che il regista non sappia decidere cosa raccontare: la storia di un genio, quella di un uomo sofferente, quella di un innamorato; sembra non sapere da quale punto di vista raccontarlo: dal punto di vista di Stephen, di sua moglie, di quello che sarà il secondo marito della moglie. così vediamo tutto, tutto ci piace, ma poco ci entusiasma. Inevitabili i riferimenti e il confronto con altri film in cui viene raccontata la vita di geni incompresi, uno tra tutti "A beautiful mind".
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Con una storia come quella di Stephen Hawking, ricca di genialità, sofferenza e amore, ci si sarebbe potuto aspettare un film indimenticabile, uno di quelli che segnano la storia del cinema. "La teoria del tutto", invece, non sembra andare oltre il "bel film". sembra che il regista non sappia decidere cosa raccontare: la storia di un genio, quella di un uomo sofferente, quella di un innamorato; sembra non sapere da quale punto di vista raccontarlo: dal punto di vista di Stephen, di sua moglie, di quello che sarà il secondo marito della moglie. così vediamo tutto, tutto ci piace, ma poco ci entusiasma. Inevitabili i riferimenti e il confronto con altri film in cui viene raccontata la vita di geni incompresi, uno tra tutti "A beautiful mind". In questo film, tuttavia, i tre ingredienti di cui sopra sono magistralmente miscelati. Eddie Redmayne e la colonna sonora firmata da Jóhann Jóhannsson da Oscar.
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jamesavatar
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domenica 18 gennaio 2015
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turing e hawking: due facce della stessa medaglia
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Grazie, a questi due inglesi che nel giro di una settimana si sono avvicendati sullo schermo per raccontarci vicende umane ed universali di grande spessore!
Mi riferisco a The Imitation game il primo e di La teoria del tutto il secondo, di cui parlerò.
Sapevo a che cosa sarei andato incontro andando a vederlo e mi irritava che da qualche parte si abbaiasse sul fatto che il limite del film stesse proprio nel non aver osato affrontare le situazioni '' più dolorose e sgradevoli della malattia e ciò impedisse al film di volare alto''..
La storia inizia nei contesti dell'università di Cambridge, dove Stephen era studente di cosmologia e Jane di Lettere.
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Grazie, a questi due inglesi che nel giro di una settimana si sono avvicendati sullo schermo per raccontarci vicende umane ed universali di grande spessore!
Mi riferisco a The Imitation game il primo e di La teoria del tutto il secondo, di cui parlerò.
Sapevo a che cosa sarei andato incontro andando a vederlo e mi irritava che da qualche parte si abbaiasse sul fatto che il limite del film stesse proprio nel non aver osato affrontare le situazioni '' più dolorose e sgradevoli della malattia e ciò impedisse al film di volare alto''..
La storia inizia nei contesti dell'università di Cambridge, dove Stephen era studente di cosmologia e Jane di Lettere. Era il 1963 quando a Stephen viene diagnosticata la malattia del motoneurone (oggi SLA) che lascia indenne solo il cervello e che si prende la vita nel giro di un paio d'anni.
E' una storia d’amore: il racconto si sviluppa seguendo le fasi della malattia di Stephen e delle sue grandi intuizioni di scienziato. Dal matrimonio, che caparbiamente e da sola Jane affronta, alla nascita e crescita dei tre figli fino al 1988 quando Stephen pubblicherà "Dal big bang ai buchi neri - Breve storia del tempo'' e poi fino a quando il destinomuterà la loro storia d'amore in una buona amicizia.
E' un'opera speciale: non il racconto di una malattia ma la trasposizione di un quarto di secolo in due ore, riuscendo a rendere semplice la complessità della storia, sviluppando il racconto a strati. Ogni scena ci colpisce con la forza delle emozioni sia quando queste si sviluppano in una aula universitaria sia quando sopraggiungono dopo un momento drammatico.
Gli avevano pronosticato 2 anni di vita ed ancora oggi è tra noi e a 73 anni gira il mondo facendo conferenze per parlare dei buchi neri e delle teorie correlate.
Dice ai malati :Concentratevi sulle cose che la vostra malattia non intacca, e non rimpiangete quelle con cui essa interferisce. Non siate disabili nello spirito così come lo siete nel corpo”.
Il racconto non intristisce commuove: a chi il merito? A James March, regista. Nato documentarista, vincitore di 1 Oscar (2008) con Man on Wire (in un luminoso mattino d'estate del 74 seguiamo un funambulo che cammina a 300 metri dal suolo per più di un ora lungo un cavo di acciaio steso tra le Torri Gemelle di New York simbolo del nostro progresso.)
Che dire dell'interpretazione ?! Incredibile Eddie Redmayne (Stephen)!!!!
Per averne una idea basta andare su Google e guardare le immagini dei due a confronto
Chi è, direte? Io lo ricordo in un bel film di un paio di anni fa: ''Marilyn', che raccontava del periodo di soggiorno a Londra della ''meravigliosa''per le riprese del '' Principe e la ballerina''. Eddie era un ragazzo qualunque o quasi che era stato messo a disposizione di Marilyn dalla produzione per accompagnarla sul set e che si ritrovò a passare una settimana con la donna più desiderata del mondo, fianco a fianco, in giro per l'Inghilterra e persino nello stesso letto.
Entrambe le pellicole:The imitation game e La teoria del tutto,raccontano la vita di due scienziati e possono vantare di aver ottenuto in un periodo tanto ravvicinato un tale successo sia di pubblico che di critica che su di loro non poteva non cadere la scelta dell'Accademy per gli oscar 2015.
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flaw54
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domenica 18 gennaio 2015
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attori in stato di grazia!
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Due attori in stato di grazia tengono in piedi un film che affascina, nonostante la ripetitività delle scene. Amore e vita al di là della fisicasono gli elementi portanti di tutto e il messaggio del film dovrebbe far riflettere. Un'unica osservazione:misembra che il cinema prenda troppo spesso spunto da personaggi legati a drammatiche malattie, lacrima facile?
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cinebura
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domenica 18 gennaio 2015
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il lento passare del tempo!
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Una storia d'amore, un grande genio, e una lotta contro una malattia incurabile. Il film parte con un inizio a dir poco stupendo di una storia sentimentale, che si trasformerà in un difficile cammino, ricco di ostacoli, che porterà alla felicità del protagonista e di sua moglie stessa. Da non aspettarsi di sicuro un film movimentato e ricco di colpi di scena, ma con un ottima fotografia e con una trama semplice e scorrevole, questo film riesce a farsi godere fino all' ultimo minuto. Una lezione per tutti noi, questa opera cela il significato della vita, della bellezza di vivere, insegna ad apprezzare ogni singolo giorno della nostra vita, solo per il fatto di essere ancora in piedi e di poter ammirare tutto quello che ci circonda.
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Una storia d'amore, un grande genio, e una lotta contro una malattia incurabile. Il film parte con un inizio a dir poco stupendo di una storia sentimentale, che si trasformerà in un difficile cammino, ricco di ostacoli, che porterà alla felicità del protagonista e di sua moglie stessa. Da non aspettarsi di sicuro un film movimentato e ricco di colpi di scena, ma con un ottima fotografia e con una trama semplice e scorrevole, questo film riesce a farsi godere fino all' ultimo minuto. Una lezione per tutti noi, questa opera cela il significato della vita, della bellezza di vivere, insegna ad apprezzare ogni singolo giorno della nostra vita, solo per il fatto di essere ancora in piedi e di poter ammirare tutto quello che ci circonda. Un film che inoltre illustra un aspetto fondamentale dell'amore, a pensare tutta quella fatica provata dalla moglie del grande genio, ci viene male, ma ella è riuscita ad amare fino alla fine la sua anima gemella. A parer mio la separazione dei due sposi è stata spinta dall'amore stesso che egli provava per lei. Ha voluto togliere il fardello che portava sua moglie con amore e fatica, per dargli la possibilità di vivere una vita nuova e "normale". Per concludere, il grande genio ha vinto una guerra impossibile contro questa malattia tremenda. Ottimi attori e ottima fotografia!
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[+] stupendo!
(di contehans)
[ - ] stupendo!
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borghij
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domenica 18 gennaio 2015
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strepitoso e delicato.
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Grandissimo film, toccante fino al punto da far piangere; l'interpretazione dell' attore e modello britannico, (praticamente sconosciuto) ricorda molto quella di Lewis in "il mio piede sinistro"
e la storia in generale riporta un pò ad "a beautiful mind", ma in ogni caso il film fa scintille, perfetta recitazione da parte dell' attore britannico Eddie Redmayne che si profila di fronte a se una gran carriera cinematografica data la sua palese dote nella recitazione, questo film vuole riassumere la vita di Steven Hawking, il grandissimo scienziato affetto da una grave malattia ovvero: l' atrofia muscolare progressiva, nella sua vita da grandissimo fisico, fin dalla tenera età dell' università, attraversando i momenti più duri e difficili della sua vita fino alla perdita persino della parola.
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Grandissimo film, toccante fino al punto da far piangere; l'interpretazione dell' attore e modello britannico, (praticamente sconosciuto) ricorda molto quella di Lewis in "il mio piede sinistro"
e la storia in generale riporta un pò ad "a beautiful mind", ma in ogni caso il film fa scintille, perfetta recitazione da parte dell' attore britannico Eddie Redmayne che si profila di fronte a se una gran carriera cinematografica data la sua palese dote nella recitazione, questo film vuole riassumere la vita di Steven Hawking, il grandissimo scienziato affetto da una grave malattia ovvero: l' atrofia muscolare progressiva, nella sua vita da grandissimo fisico, fin dalla tenera età dell' università, attraversando i momenti più duri e difficili della sua vita fino alla perdita persino della parola. (che poi verrà rimpiazzata con un macchinario)
La moglie di Steven lo accudisce e lo aiuta sempre anche in momenti molto complicati.
Dopo un pò di anni però Jane incontra un uomo (jonathan) , restato vedovo due anni prima, che insegna pianoforte, tra i due nasce un sentimento forte che però portarà entrambi a prendersi cura di Steven volendogli bene insieme, Steven capisce la sua situazione e sa che sua moglie deve essere anche felice, dato che lui purtroppo non può più far avere a Jane una vita normale.
nel mentre Steven e Jane (la moglie) hanno diversi figli, anche se di uno viene dubitato chi sia il padre, anche se poi si scopre che è sempre di Steven, questo però fa capire a jane e jonathan che loro sono un pò scomodi in questa situazione, e jonathan sentendosi imbarazzato di fronte alla famiglia di Steven che lo guarda male, se ne va.
Dopo un pò di tempo però loro si rincontreranno e dimostreranno uno all' altra il loro amore. Anche se Jane e Steven proveranno sempre un grande amore e alla fine del film ricorderanno che hanno fatto 3 figli bellissimi e questo è bellissimo.
Proprio l'ultima scena è una meravigliosa sequenza di flashback di Steven e del primo incontro con Jane, che commuove e scatena sentimenti contrastanti.
Non ci sono formule né equazioni per spiegare l'amore, né per spiegare in questo caso molti dei sentimenti che esprime questo film, incantevole struggente, splendido.
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