joshy
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venerdì 30 dicembre 2016
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bel film, andava capito
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Ieri sera ho guardato il film, molto bella la trama e il racconto che vuole trasmettere allo spettatore. Certo andava capito e non è da tutti. La pellicola non eccelle in sfondi o vicende particolari, trama e luoghi semplici e ristretti,
molto ben fatto il racconto, con poche frasi e semplici immagini si riesce a cogliere, Allister manipola il gruppo divenendo leader di quelli che di fatto sono solo bambocci, drogati e stupidi, per ottenere il potere.
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enzo70
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martedì 19 aprile 2016
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una buona opportunità colta solo in parte
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L’università di Oxford in termini di esclusività è nulla rispetto al Riot, un club di giovanissimi rampolli dell’aristocrazia britannica, cui nulla manca, denaro, potere, donne o opportunità. Ma il privilegio porta alla noia, al desiderio di rompere gli schemi, di trasgredire, tanto nulla potrà fermare chi può. E proprio dagli eccessi di una serata emergeranno le differenze individuali che incidono sui caratteri dei singoli anche se all’interno del branco. Certo è lo stesso tema di scent of woman di Al Pacino, a parte il discorso finale che da solo vale mille film, certo lì c’è un gruppo di ragazzi privilegiati che negozia il futuro di un ragazzo normale.
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L’università di Oxford in termini di esclusività è nulla rispetto al Riot, un club di giovanissimi rampolli dell’aristocrazia britannica, cui nulla manca, denaro, potere, donne o opportunità. Ma il privilegio porta alla noia, al desiderio di rompere gli schemi, di trasgredire, tanto nulla potrà fermare chi può. E proprio dagli eccessi di una serata emergeranno le differenze individuali che incidono sui caratteri dei singoli anche se all’interno del branco. Certo è lo stesso tema di scent of woman di Al Pacino, a parte il discorso finale che da solo vale mille film, certo lì c’è un gruppo di ragazzi privilegiati che negozia il futuro di un ragazzo normale. Ma il tema è sempre quello dei giovani che crescono in un mondo che li abitua a credere che tutto è possibile, che potrebbe essere anche declinato al di sotto di un club esclusivo come il Riot. Brava la regista Lone Scherlig a dare al film un tono quasi neutro nel racconto per esaltare i molti chiaroscuri di un problema sociale all’inverso. Posh è un film intenso ma non riesce ad uscire da un atteggiamento a volte eccessivamente composto che non gli consente di diventare un gran film. Nonostante le buone intenzioni.
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v1n97
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martedì 19 aprile 2016
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tre parole, sono anche troppe...
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RIDICOLO, INUTILE, IMBARAZZANTE.
Con queste tre parole ho detto tutto ciò che c'è da dire su Posh. Questo film (non so nemmeno se poterlo definire tale) non merita una recensione più lunga. Si, esatto, quelle tre parole sono la mia recensione e forse sono anche troppe.
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staik�n
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giovedì 10 marzo 2016
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denaro = potere?
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Posh è sicuramente un film che ha fatto discutere. Molti lo criticano portando come motivazioni una sceneggiatura debole, e una caratterizzazione dei personaggi praticamente assente. Ma forse è opportuno contestualizzare il tutto per dare un giudizio almeno un po' più oggettivo.
Il Riot Club è un gruppo di 10 studenti dell'università di Oxford, la più esclusiva al mondo. Un club che esiste soltanto in nome dell'autocelebrazione dei suoi membri, dediti ad ogni tipo di vizio: tracannare litri di vino (ma solo dalle bottiglie più costose), mangiare fino a vomitare, affitare prostitute, sniffare cocaina...
Il club all'inizio dell'anno accademico si ritrova in deficit di due membri, che vanno assolutamente reclutati prima della cena, un evento annuale a cui il club al completo deve partecipare.
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Posh è sicuramente un film che ha fatto discutere. Molti lo criticano portando come motivazioni una sceneggiatura debole, e una caratterizzazione dei personaggi praticamente assente. Ma forse è opportuno contestualizzare il tutto per dare un giudizio almeno un po' più oggettivo.
Il Riot Club è un gruppo di 10 studenti dell'università di Oxford, la più esclusiva al mondo. Un club che esiste soltanto in nome dell'autocelebrazione dei suoi membri, dediti ad ogni tipo di vizio: tracannare litri di vino (ma solo dalle bottiglie più costose), mangiare fino a vomitare, affitare prostitute, sniffare cocaina...
Il club all'inizio dell'anno accademico si ritrova in deficit di due membri, che vanno assolutamente reclutati prima della cena, un evento annuale a cui il club al completo deve partecipare. E i due fortunati saranno due matricole di Oxford, Alistair e Miles, appena entrati all'università. Attratti da questo mondo esclusivo, i due accetteranno di entrare nel club, non pienamente consci di cosa effettivamente il club significhi. Tutta la parte successiva della trama è imperniata sulla cena appunto, che ha luogo in un pittoresco pub inglese.
Posh fa arrabbiare. I dialoghi tra i personaggi (e i monologhi di Alistair soprattutto), il loro atteggiamento verso chiunque non appartenga al club, il loro modo di pensare... tutto è estremamente fastidioso. Un dipinto di un'intera classe sociale a colori accesissimi, che fanno male agli occhi. E' vero, la caratterizzazione dei personaggi è carente, eccezion fatta per i due "protagonisti", Alistair e Miles. Ma dietro a questa apparente scarsa attenzione c'è in realtà un'attenzione ancora più grande, che viene svelata in un dialogo tra il proprietario del pub (su un letto d'ospedale) e sua figlia:
"Papà, ricordi chi ti ha colpito?" - "No, non ricordo... erano tutti uguali...".
Perchè i ragazzi di Posh sono davvero tutti uguali. Ognuno di loro è ciò che è esclusivamente sulla base dei suoi soldi e dei suoi vizi; ma i soldi sono soldi, e i vizi sono vizi. Potremmo prendere un ragazzo a caso del club e, se non fosse per l'aspetto, non riusciremmo a distinguerlo da un altro.
Posh assume, sotto quest'ottica, un'aria non tanto da film criticone, ma da film che mette davanti allo spettatore, seppur volutamente esagerando (anche se non troppo), la realtà. Perchè al mondo persone come quelle descritte nel film esistono eccome. Persone che ritengono che il denaro possa comprare ogni cosa, dall'alcool alla dignità di una donna o di un uomo; persone che si pongono al di sopra di qualsiasi regola o legge in nome del potere che deriva dal proprio denaro. Perchè alla fine questo è quello che Posh fa vedere: l'equivalenza tra potere e denaro, che una società come la nostra fatica a ripudiare.
Il finale riempie il cuore ancor più di amarezza, ma dirò solo questo per non spoilerare.
In conclusione, il film non è certamente un capolavoro; tuttavia è capace di lanciare un messaggio sociale (e anche umano) non così leggero, che merita di essere ascoltato e ponderato.
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francesca
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mercoledì 23 dicembre 2015
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pessimo
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Una stella solo perchè 0 non si può.
Figli di papà che frequentano l'università più esclusiva a Oxford. Tutto il film tratta di una squallida cena in cui questi ragazzi, facenti parte del Riot Club ( gruppo ristretto di elitè), ostentano ricchezza e goliardia. Commettono gesti inconsulti e ti fanno arrabbiare. L'idea di fondo, raccontare di come tutto sia permesso a chi ha un certo potere, poteva avere senso se sviluppata. In questo modo, il regista dimostra come sia incapace e che senza la presenza di attori dalla bella presenza non avrebbe venduto neanche un biglietto. Scadente.
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eleonora panzeri
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domenica 6 dicembre 2015
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spoiler per risparmiarvi tempo e fatica
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Un gruppo di studenti universitari abbienti e (passatemi il termine) deficienti è parte di uno storico club segreto, il Riot Club. Durante la festa di iniziazione di due nuovi membri i ragazzi si ubriacano, devastano un bar e spediscono in ospedale il titolare del posto. Grazie alla loro posizione agevolata la fanno franca. Un film noioso, banale e fastidioso, i protagonisti restano per tutto il tempo dei perfetti sconosciuti, sfido a ricordare il nome di uno dei personaggi principali. Gli attori decisamente troppo vecchi per sembrare degli studenti universitari e a parte i tre bellocci su cui gira il film gli altri decisamente troppo sfigati per essere credibili.
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Un gruppo di studenti universitari abbienti e (passatemi il termine) deficienti è parte di uno storico club segreto, il Riot Club. Durante la festa di iniziazione di due nuovi membri i ragazzi si ubriacano, devastano un bar e spediscono in ospedale il titolare del posto. Grazie alla loro posizione agevolata la fanno franca. Un film noioso, banale e fastidioso, i protagonisti restano per tutto il tempo dei perfetti sconosciuti, sfido a ricordare il nome di uno dei personaggi principali. Gli attori decisamente troppo vecchi per sembrare degli studenti universitari e a parte i tre bellocci su cui gira il film gli altri decisamente troppo sfigati per essere credibili. L’unico merito che posso dare al film è quello di chiarire ancora una volta che l’élite del potere è composte da uomini misogini e idioti privi di etica e valori morali, altro che illuminati. Visto il messaggio chiave per cui i soldi comprano tutto, la regista avrebbe dovuto creare situazioni ancora più perverse ed ambigue. In pratica non succede niente di più che una zuffa in un bar, per cui i ragazzi con la coda tra le gambe si danno addosso l’uno contro l’altro al fine di non sporcare l’immacolata fedina penale.
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zepping
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lunedì 19 ottobre 2015
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un film decisamente frainteso
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Ho deciso di iscrivermi a Mymovies proprio oggi e solo dopo aver letto le critiche su "Posh".
Sono un assiduo frequentatore di Mymovies e di solito riesco sempre a trovare spunti di riflessione su un film. Ma oggi non ho trovato ció che cercavo, ed il dispiacere per la sola possibilità che qualcuno possa essere allontanato dalla visione di questo film per opinioni, rispettabilissime, ma distanti da ciò che io e mia moglie vi abbiamo trovato mi ha spinto ad uscire dal mio proverbiale letargo.
La trama: Un club esclusivo di Oxford, leggendario e qusi impossibile da intercettare è formato esclusivamente da 10 membri. I componenti di questo club sono automaticamente accompagnati verso il loro destino; comprendere d'essere l'elite della societá.
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Ho deciso di iscrivermi a Mymovies proprio oggi e solo dopo aver letto le critiche su "Posh".
Sono un assiduo frequentatore di Mymovies e di solito riesco sempre a trovare spunti di riflessione su un film. Ma oggi non ho trovato ció che cercavo, ed il dispiacere per la sola possibilità che qualcuno possa essere allontanato dalla visione di questo film per opinioni, rispettabilissime, ma distanti da ciò che io e mia moglie vi abbiamo trovato mi ha spinto ad uscire dal mio proverbiale letargo.
La trama: Un club esclusivo di Oxford, leggendario e qusi impossibile da intercettare è formato esclusivamente da 10 membri. I componenti di questo club sono automaticamente accompagnati verso il loro destino; comprendere d'essere l'elite della societá.
Per far ciò, la famiglia, le istituzioni, la societá sono tutte funzionali al percorso "spirituale" dei protagonisti.
Intanto, ogni film è come un paesaggio. Ce ne sono di meravigliosi, solari e mediterranei, piovosi e verdi, gotici ma poetici......ecc ecc
Posh è un paesaggio affascinate ed inquietante, l'inghilterra è perfetta, ricca come è di storia ma anche di "minimale modernità"....eppure essendo questa una metafora....questo paesaggio...è minato dalle esalazioni venefiche della discarica nucleare celato sotto di esso.
Scelta felicissima quella degli attori, tutti molto bravi, che avranno certamente deluso le fan urlanti e desiderose di godere di un ora e mezzo di qulcos'altro.
Questo film é veramente cattivo ma a più livelli, tossico, metafora di come i cattivi costumi di questa nostra societa siano scolpiti, plasmati, ed infine intrisi di un amido che una volta essiccato renderá gli abiti dei nostri eroi sempre piú perfetti e per alcuni molto scomodi.
Ed è questo il punto. in questo film si finisce non per parteggiare per qualcuno, per gli avventori del pub in cui i giovani si danno appuntamento per celebrare la "liturgia della loro futura ed ancora in embrione vita", la fidanzata "normale" di uno dei nuovi adepti; si rimane intrappolati nell'iincubo di vite passate ed a seconda che noi si sia stati coraggiosi o pavidi, si prova o no disgusto per questo paesaggio.
Ed é difficile osservare la crescente angoscia che via via si manifesta in noi con leggerezza.......soprattutto se si voleva vedere altro in un bel paesaggio.
Non mi sorprendono
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stefano bruzzone
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sabato 10 ottobre 2015
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disastroso..in tutti i sensi
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Il peggior film sui club universitari e ben lontano, ma molto ma molto, da altre pellicole del calibro di The Skulls e L'Attimo fuggente.
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Il peggior film sui club universitari e ben lontano, ma molto ma molto, da altre pellicole del calibro di The Skulls e L'Attimo fuggente. Una sceneggiatura basata solo sull'arroganza e la violenza gratuita e senza senso di un gruppo di figli di papà studenti a Oxford i quali si ritrovano per questa pseudo cena di un pseudo club senza nessuna storia vera, senza regole e senza ragione di essere. Il regista si concentra solo sull'arroganza e sui danni che i 10 studenti fanno, parecchio improbabile una cosa del genere nella realtà, offendendo,a mio avviso, il buon nome dell'università più famosa ed esclusiva al mondo.
Voto: 4
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maggie69
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giovedì 26 marzo 2015
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lento, inutile.
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I'abstract sul dvd era molto più interessante. Per 70 minuti non succede nulla. Negli ultimi 15 minuti non succede quello che ti aspetti. L'unico aspetto pisitivo sono le 3 donne del cast: nessuna si fa umiliare e resta dignitosa per se stessa.
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alile
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martedì 23 dicembre 2014
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poteva essere un gran bel film.
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Questo film è paragonabile ad un grosso diamante grezzo tagliato male. Poteva essere davvero un bel film se solo la sceneggiatura (che però non mi sembra proprio inedita) fosse stata plasmata con più cautela, attenzione e meno superficialità. I caratteri dei protagonisti, soprattutto facendo riferimento a quelli principali e fondamentali per la storia, sono davvero insignificanti, senza verve, insipidi. Il susseguirsi degli eventi poi, è davvero un collage inutile ed inconcludente di episodi di cui a malapena si ricordano le scene (anche a distanza di un minuto dall'epilogo). La cena, che sarebbe dovuta essere il culmine del film, la sua apoteosi, è invece un immenso flop. Probabilmente una conviviale riunione tra hooligans sarebbe stata più godibile.
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Questo film è paragonabile ad un grosso diamante grezzo tagliato male. Poteva essere davvero un bel film se solo la sceneggiatura (che però non mi sembra proprio inedita) fosse stata plasmata con più cautela, attenzione e meno superficialità. I caratteri dei protagonisti, soprattutto facendo riferimento a quelli principali e fondamentali per la storia, sono davvero insignificanti, senza verve, insipidi. Il susseguirsi degli eventi poi, è davvero un collage inutile ed inconcludente di episodi di cui a malapena si ricordano le scene (anche a distanza di un minuto dall'epilogo). La cena, che sarebbe dovuta essere il culmine del film, la sua apoteosi, è invece un immenso flop. Probabilmente una conviviale riunione tra hooligans sarebbe stata più godibile. Insomma, in questo film c'è violenza "da cameretta", incongruenza, superficialità e assoluta nullità comunicativa. Unica nota di merito: la scenografia ed i costumi. Peccato.
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