The Loft |
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Un film di Erik Van Looy.
Con Karl Urban, Wentworth Miller, James Marsden, Rhona Mitra, Rachael Taylor.
continua»
Thriller,
- USA 2014.
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the loft is the enddi elgatolocoFeedback: 257552 | altri commenti e recensioni di elgatoloco |
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venerdì 24 febbraio 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"The Loft", firmato da Erik Van Looy(2014)si segnala per la capacità di mettere in discussione uno stile narrativo piatto e semplice sequenziale(passato-presente-futuro)ma di stravolgere, pur se"à l'americaine"la struttura narrativa classica, piana quanto appunto"lineare", aderente allo"scorrere"(sequenziale, appunto)del tempo. In questo modo, scardinando(almeno per quanto lo consentono i produttori)la struttura narrativa, si scardina anche la logica inerente a questo tipo di film: il"trhiller"rimane, l'angoscia sottesa naturalmente anche, ma in una dimensione di totale precarietà corrispondente all'expùrosis(combustione, autoconsumazione)del tardo post-capitalismo o di quanto ne rimane, con una spinta autodistruttiva che qui è connaturata al terrore che gli amici del loft provano, rispetto a quanto li aspetta dopo la"sorpresa". Non è tanto la scoperta dei reciproci"peccati"(nell'ottica evangelica in cui, elemento non secondario, manca la"confessione"o"riconciliazione", peraltro mai espressamente definita come"sacramento"nei Vangeli, essendo il testo scritturale più complesso di quanto può apparire...)a far "detonare"il fikm quanto invece le premesse degli stessi, mai chiarire-reciprocamente definite come tali, mai espllcitate. Si sarebbe potuto calcare la mano maggiormente sulla condizione assolutamente"atomistica"degli amici.attanti nel film, ma quanto qui detto-espresso è invero già abbastanza, se si coglie la valenza tutt'altro che consolatoria del film stesso, uno dei più intelligentemente"pessimisti"degli ultimi anni, sempre che l'aggettivo abbia ancora un senso, cosa che non ritengo affatto scontata, potendosi forse definire più propriamente"realistica"... Certo è che, contro o almeno a fronte di tanti filmetti e TV-movies che rendono vagamente l'idea che ci sia"del marcio"in famiglia e nella società(il che non implica necessariamente, però, il gidiano- sartriano"Familles, je vous hais!"(Famiglie, vi odio) che l'ipocrisia sia il tratto distintivo di una società morente, condannata-in prospettiva-ad auto-annullarsi. Interpreti di ottima caratura, di sicuro impatto per un film "sanamente terribile". El Gato
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