paolo73
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giovedì 17 settembre 2015
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credevo molto peggio
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VISTI GLI INCASSI E VISTE LE RECENSIONI CREDEVO DI ASSISTERE AD UN FILM DI LINO BANFI ED INVECE MI ECCOMI DI FRONTE AD UN FILM ONESTO,CHE OFFRE QUELLO CHE ANNUNCIA CON EFFETTI SPECIALI APPREZZABILI;CERTO NON E' TWISTER MA NEANCHE IL PEGGIO DEL PEGGIO.
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ultimoboyscout
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martedì 10 marzo 2015
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cacciatori di tornado.
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Steven Quale ha le catastrofi (naturali e non) nel sangue. Dirige un film tutto sommato discreto con ritmo al cardiopalma che racconta di un gruppo di esperti, attrezzati di tutto punto, pronti a buttarsi nel cuore di devastanti tornado per riprendere ed immortalare il fenomeno. In mezzo a loro il professore Gary Morris che si unisce alla squadra per salvare il figlio. Si tratta di un disaster movie in piena regola, condito da forti dosi di found footage, grazie al quale il regista riunisce gran parte della troupe di "Final destination 5", sua precedente regia, rinnovando l'impari sfida tra uomo e natura, il confronto più affascinante che il cinema abbia mai tentato di tradurre in immagini, quello che mette di fronte razionalità e volontà a una vera e propria furia devastatrice.
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Steven Quale ha le catastrofi (naturali e non) nel sangue. Dirige un film tutto sommato discreto con ritmo al cardiopalma che racconta di un gruppo di esperti, attrezzati di tutto punto, pronti a buttarsi nel cuore di devastanti tornado per riprendere ed immortalare il fenomeno. In mezzo a loro il professore Gary Morris che si unisce alla squadra per salvare il figlio. Si tratta di un disaster movie in piena regola, condito da forti dosi di found footage, grazie al quale il regista riunisce gran parte della troupe di "Final destination 5", sua precedente regia, rinnovando l'impari sfida tra uomo e natura, il confronto più affascinante che il cinema abbia mai tentato di tradurre in immagini, quello che mette di fronte razionalità e volontà a una vera e propria furia devastatrice. Quale, avendo collaborato per anni con James Cameron, è un vero esperto di effetti speciali, un maniaco nella cura dei dettagli, nella ricerca della perfezione delle immagini, tutte qualità copiate dall'illustre maestro. Se "Twister" ha rappresentato un passo fondamentale per quanto riguarda film di genere, questo rappresenta un ulteriore step in avanti, sia in termini di CGI sia per gli stessi cicloni che sono più devastanti ma soprattutto visivamente accurati e perfettamente verosimili. E la forza di questo piccolo e poco pubblicizzato film sono proprio i tornado, così reali, credibili e al tempo stesso mozzafiatanti. Ma non è solo un film spettacolare che mette contro l'uomo e la natura più estrema, è un'opera che scruta con attenzione i rapporti conflittuali di una famiglia normale catapultata nel bel mezzo di una devastazione così ben fatta da apparire quasi eccitante.
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xerox
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domenica 4 gennaio 2015
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basta con le videocamere!!!
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Dopo Cloverfield, "Into the storm". Vorrei proprio sapere chi sono quei geni di Hollywood che hanno deciso di imporci dei film girati con le videocamere delle prime comunioni. Fanno tanto cinéphile? Personalmente PRETENDO che ci sia un contrassegno nella copertina dei DVD che ci dica che questi films sono girati con la videocamerina dello zio Nicola. ALMENO NON LI VEDO E NON LI COMPRO!!!
Sono solo io che schifo questi film girati così, o c'è qualcun altro che è d'accordo con me?
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antix90
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sabato 3 gennaio 2015
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into the storm don't fall asleep
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Altro appuntamento con il film catastrofico, altro appuntamento a cui si potrebbe dar buca senza problemi. La fanciulla (film) del nostro appuntamento è insipida e non sa stupirci, ma resta comunque accettabile e se vi va di passarci la serata, tornerete a casa felici in ogni caso. Beh certo non se avete grandi aspettative. Il film è una storia piuttosto rifritta senza alcuna novità, se non ingrandire il più possibile il tornado finale, o metterne tanti tutti insieme con uno addirittura infuocato. Beh se questo non vi stupisce non lo farà nemmeno il resto del film. La trama è scontata e i colpi di scena...( ci sono colpi di scena?).
Mettendo da parte la mia cattiveria, posso però apprezzare le immagini del film, senz'altro la parte migliore, che però non bastano a rendere accattivante una trama senza pathos, non aiutata di certo dall'interpretazione degli attori.
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Altro appuntamento con il film catastrofico, altro appuntamento a cui si potrebbe dar buca senza problemi. La fanciulla (film) del nostro appuntamento è insipida e non sa stupirci, ma resta comunque accettabile e se vi va di passarci la serata, tornerete a casa felici in ogni caso. Beh certo non se avete grandi aspettative. Il film è una storia piuttosto rifritta senza alcuna novità, se non ingrandire il più possibile il tornado finale, o metterne tanti tutti insieme con uno addirittura infuocato. Beh se questo non vi stupisce non lo farà nemmeno il resto del film. La trama è scontata e i colpi di scena...( ci sono colpi di scena?).
Mettendo da parte la mia cattiveria, posso però apprezzare le immagini del film, senz'altro la parte migliore, che però non bastano a rendere accattivante una trama senza pathos, non aiutata di certo dall'interpretazione degli attori.
Per farla breve è un film da 2,5 di voto. Un film molto lineare senza pretese, piacevole da guardare senza troppo impegno, ma non vi farà mai sobbalzare sulla poltrona.
Quindi mi raccomando, mentre loro si sconvolgono nella tempesta, per solidarietà, cercate almeno di non addormentarvi.
Simone Antichi
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alviserizzo
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sabato 27 settembre 2014
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tanti effetti, poco film.
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Un film che lascia a desiderare, si centra subito, e praticamente tutto il film, sulla telecamera in prima persona, forse si, buona idea, pochi film usano questa chiamiamola, angolazione, ma lascia a desiderare, riducendo il senso di catastrofe (dato che questo film si basa sulla catastrofe), parlando dei personaggi, beh, oltre al fatto che non c'è una trama, i personaggi sono buttati li tanto per averli, diciamo che il regista non è riuscito a far combaciare trama-personaggi-fattori atmosferici catastrofici, ha puntato solo sul fattore catastrofe, accerchiando all'esterno, tanto per averli, personaggi e trama, scadenti e quasi inutili, effetti speciali fantastici per quello, ma non basta, per fare un film degno di sè, ci vuole una trama ben fatta, dei personaggi azzeccati, ed effetti speciali (nel caso di queste categorie di film) realistici, ma qui il regista ha azzeccato solo gli effetti, il resto, inutile.
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Un film che lascia a desiderare, si centra subito, e praticamente tutto il film, sulla telecamera in prima persona, forse si, buona idea, pochi film usano questa chiamiamola, angolazione, ma lascia a desiderare, riducendo il senso di catastrofe (dato che questo film si basa sulla catastrofe), parlando dei personaggi, beh, oltre al fatto che non c'è una trama, i personaggi sono buttati li tanto per averli, diciamo che il regista non è riuscito a far combaciare trama-personaggi-fattori atmosferici catastrofici, ha puntato solo sul fattore catastrofe, accerchiando all'esterno, tanto per averli, personaggi e trama, scadenti e quasi inutili, effetti speciali fantastici per quello, ma non basta, per fare un film degno di sè, ci vuole una trama ben fatta, dei personaggi azzeccati, ed effetti speciali (nel caso di queste categorie di film) realistici, ma qui il regista ha azzeccato solo gli effetti, il resto, inutile. Consiglio comunque di guardarlo, non è inguardabile, e può nonostante tutto divertire, ma non aspettatevi un capolavoro.
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guglia74
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sabato 13 settembre 2014
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film pessimo
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Una trama ridicola attori inespressivi. Mi raccomando non vedete questo film.
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fabrizio costa
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sabato 6 settembre 2014
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banale
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secondo me banale al massimo che non ripaga i soldi del biglietto, in cui il colmo della banalità è raggiunto dalla presenza del veicolo anti-storm cosiddetto TITUS che per giunta ha dei dispositivi per ancorarsi al terreno
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teoc98
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sabato 6 settembre 2014
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superficiale e pieno di incongruenze
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La principale nota negativa del film è l'assenza di dettagli fondamentali: caratterizzazione dei personaggi, utilità di alcuni personaggi su cui viene dedicata troppa attenzione, nonostante siano totalmente inutili per lo svolgimento della trama.
Insopportabile la (finta) aria di film girato amatorialmente con tutti i suoi difetti. Esempio lampante sono tutte quelle scene in cui vengono riprese tutte le videocamere dei personaggi: se si vedono tutte le videocamere nella scena, chi la sta filmando? Senza considerare tutte le scene impossibili registrare amatorialmente.
Realisticità sotto lo zero: in una situazione reale nessuno dei personaggi sarebbe sopravvissuto, eccetto quelli che erano rifugiati nell'area anti-tornado nella scuola.
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La principale nota negativa del film è l'assenza di dettagli fondamentali: caratterizzazione dei personaggi, utilità di alcuni personaggi su cui viene dedicata troppa attenzione, nonostante siano totalmente inutili per lo svolgimento della trama.
Insopportabile la (finta) aria di film girato amatorialmente con tutti i suoi difetti. Esempio lampante sono tutte quelle scene in cui vengono riprese tutte le videocamere dei personaggi: se si vedono tutte le videocamere nella scena, chi la sta filmando? Senza considerare tutte le scene impossibili registrare amatorialmente.
Realisticità sotto lo zero: in una situazione reale nessuno dei personaggi sarebbe sopravvissuto, eccetto quelli che erano rifugiati nell'area anti-tornado nella scuola. Irreale anche i mezzi utilizzati per l'osservazione dei tornado: stare in un furgoncino vicino a un tornado è un suicidio; un mezzo resistente invece non può mai e poi mai avere "una scocca da 4mm in acciaio" (testuali parole del film), né un piedino di metallo può tenerlo ancora a qualsiasi terreno. Saranno dettagli, ma contengono troppe incongruenze troppo grosse: non sono piccoli dettagli creati per poter far procedere la storia, anzi, a volte si sono rilevati privi di utilità. Sono dettagli che fanno storcere il naso e di cui non si sarebbe rimpianta l'assenza.
Nel complesso, il film non è risultato nemmeno utile per distrarsi un po', data la sua superficialità. Ho passato quei 98 minuti tentando di cogliere il meglio che si poteva che offriva, ma sono riuscito solo a osservare decine e decine di incongruenze.
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(di il critico)
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anna_giulia
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lunedì 1 settembre 2014
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nell'occhio del ciclone
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La passione hollywoodiana per i disaster movie è risaputa e questa volta a portare sullo schermo la furia della natura è il regista Steven Quale, più volte collaboratore di James Cameron e regista di Final Destination 5, che ci porta direttamente nell’occhio del ciclone. Protagonista del film è, infatti, non tanto il cast quanto una serie di tornado che in una normalissima giornata estiva colpisce e devasta la cittadina di Silverton in Oklahoma. Il film, che si sviluppa nell’arco di poche ore, segue le vicende di Gary (Richard Armitage), vice-preside della scuola superiore locale, e di una serie di esperti (e non solo) che si trovano sul luogo pronti a filmare nel modo più ravvicinato possibile i tornado.
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La passione hollywoodiana per i disaster movie è risaputa e questa volta a portare sullo schermo la furia della natura è il regista Steven Quale, più volte collaboratore di James Cameron e regista di Final Destination 5, che ci porta direttamente nell’occhio del ciclone. Protagonista del film è, infatti, non tanto il cast quanto una serie di tornado che in una normalissima giornata estiva colpisce e devasta la cittadina di Silverton in Oklahoma. Il film, che si sviluppa nell’arco di poche ore, segue le vicende di Gary (Richard Armitage), vice-preside della scuola superiore locale, e di una serie di esperti (e non solo) che si trovano sul luogo pronti a filmare nel modo più ravvicinato possibile i tornado. Il destino di Gary si incrocia con quello dei cacciatori di tornado e della studiosa Allison (Sarah Wayne Callies) quando si deve dirigere fuori città per soccorrere Donnie, il figlio maggiore rimasto intrappolato con un’amica in un’ex cartiera. Comincia quindi per loro una corsa contro il tempo per salvare i due giovani e per sfuggire alla furia della tempesta che ha nel frattempo dato vita al più grande tornado di sempre.
Richard Armitage, il talentuoso attore inglese che ha raggiunto la fama internazionale interpretando Thorin Scudodiquercia nella saga de Lo Hobbit di Peter Jackson, e Sarah Wayne Callies, la Lori di The Walking Dead, sono i protagonisti di un film la cui sceneggiatura non lascia il segno e che, come prevedibile, sfocia talvolta nell’inverosimiglianza, ma è comunque notevolmente migliore di tanti altri predecessori. In particolare ciò che ci si aspetta da un film di questo genere è che sia in grado di lasciare lo spettatore senza fiato e su questo versante Into the Storm centra il bersaglio: la forza dei tornado distrugge tutto ciò che trova sulla sua strada, che siano edifici, alberi o aerei, e l’ottima qualità degli effetti speciali fa sì che non ci si annoi mai per tutta la durata del film che è inaspettatamente breve (appena 89 minuti).
Girato quasi interamente in found footage, il film di Quale si affaccia al mockumentary, ma con risultati alterni risultando talvolta efficace e talvolta “stancante”.
Into the Storm è un film senza troppe pretese che non esalta ma nemmeno delude. Intrattenimento e niente più.
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mickey97
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lunedì 1 settembre 2014
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un film senza pretese che fa la sua bella figura
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Si dice che Twister sia il miglior film sui tornado ma intanto questo Into The Storm si rivela un prodotto senza pretese che fa la sua bella figura grazie a dei magnifici effetti speciali.
La critica sostiene che quest'ultimi non bastano a distrarre lo spettatore da una trama implausibile ma in film di tal genere essa è irrilevante, quindi è inutile muovere delle critiche a riguardo, bisogna valutare ben altro. Gli attori magari non saranno molto noti ma sono stati a mio avviso convincenti ( specialmente Richard Armitage e Sarah Wayne Callies nei rispettivi panni di Gary Morrison il vicepreside del liceo Silverton ed Allison Stone ) la regia di Steven Quale risulta alquanto sobria mentre la fotografia più che buona.
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Si dice che Twister sia il miglior film sui tornado ma intanto questo Into The Storm si rivela un prodotto senza pretese che fa la sua bella figura grazie a dei magnifici effetti speciali.
La critica sostiene che quest'ultimi non bastano a distrarre lo spettatore da una trama implausibile ma in film di tal genere essa è irrilevante, quindi è inutile muovere delle critiche a riguardo, bisogna valutare ben altro. Gli attori magari non saranno molto noti ma sono stati a mio avviso convincenti ( specialmente Richard Armitage e Sarah Wayne Callies nei rispettivi panni di Gary Morrison il vicepreside del liceo Silverton ed Allison Stone ) la regia di Steven Quale risulta alquanto sobria mentre la fotografia più che buona. Into The Storm inoltre coinvolge lo spettatore in occasione dell'avvento dei Tornado e lo porta ad apprezzare un finale in cui i nostri protagonisti si ritrovano nel cuore della tempesta ed il ritmo appare serrato. La presenza di alcuni momenti significativi quali il padre alla ricerca del figlio e di quest'ultimo che ammette quanto in realtà vi sia affezzionato prima di essere salvato, rappresentano un valore aggiunto ma nel contempo incarnano una palese manifestazione di buoni sentimenti. Into The Storm è stato fin troppo sottovalutato, la critica ammette quanto gli effetti speciali siano stati capaci di attirare l'attenzione dello spettatore ma non perdona la trama che in realtà non è affatto implausibile, il film di certo non è campato in aria ma parte da delle basi indispensabili ai fini dello sviluppo della vicenda. Questo prodotto oltre che sfoggiare gli eccellenti effetti speciali, si avvale di quei momenti di cui ho parlato prima e sopratutto ci mostra quanto sia devastante la forza della natura e la spaventosa realtà degli Stati Americani.
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