onufrio
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mercoledì 24 giugno 2020
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l''armata brancaleonspaziale
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Divertente, dinamico, ricco di azione e con personaggi spiccatamente diversi che troveranno nelle avversità l'unione della forza. La formazione dei Guardiani della Galassia avverrà in un carcere di massima sicurezza, in un film che inizia a mostrare quello che poi nel futuro diverrà qualcosa di grandioso con gli Avengers (Le gemme dell'infinito). Intanto, lo spettatore si gode con leggerezza 2 ore di visione girando vari pianeti sconosciuti, dal Morag allo Xandar, passando per Knowhere (Ovunque). La squadra è fatta.
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iltrequartista
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martedì 27 giugno 2017
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io sono groot
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Guardiani della Galassia è indubbiamente un flim di azione divertente e spettacolare.
Il gruppo che si forma strada facendo non ha nulla da invidiare a supereroi più famosi e che hanno scritto la storia dei fumetti almeno in Italia (non credo che nessuno possa contestare il fatto che prima dell'uscita di quetsa pellicola in molti ignoravano l'esistenza di questi simpatici personaggi).
Tutti rimangono impressi nella memoria e tutti fanno simpatia,in particolare modo Rocket e Groot che sono ampiamente una spanna sopra gli altri.
L'azione è frenetica,non ci sono tempi morti,la grafica è eccellente e curata nei dettagli e si potrebbe quasi gridare al capolavoro,visto anche che i nostri eroi sono fondalmente persone buone e non lesinano all'occorenza di mostrare anche i propri lati deboli.
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Guardiani della Galassia è indubbiamente un flim di azione divertente e spettacolare.
Il gruppo che si forma strada facendo non ha nulla da invidiare a supereroi più famosi e che hanno scritto la storia dei fumetti almeno in Italia (non credo che nessuno possa contestare il fatto che prima dell'uscita di quetsa pellicola in molti ignoravano l'esistenza di questi simpatici personaggi).
Tutti rimangono impressi nella memoria e tutti fanno simpatia,in particolare modo Rocket e Groot che sono ampiamente una spanna sopra gli altri.
L'azione è frenetica,non ci sono tempi morti,la grafica è eccellente e curata nei dettagli e si potrebbe quasi gridare al capolavoro,visto anche che i nostri eroi sono fondalmente persone buone e non lesinano all'occorenza di mostrare anche i propri lati deboli.
Tuttavia nell'enfasi generale almeno un paio di cose mi hanno lasciato un poco di amaro in bocca.
La prima,meno importante è che non sempre la sceneggiatura fila liscio come l'olio,la seconda ben più grave è lo scontro finale che ad un certo punto assume i toni della pagliacciata,va bene la scanzonata ironia di fondo ma si esagera di brutto.
ED il finale si sa vale almeno mezza pellicola.
Fortunatamente il ricordo di Groot che protegge tutti con i suoi lunghi rami,ha compensato parzialmente quanto scritto sopra,ma non riesco lo stesso ad assegnare quattro stelle.
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noia1
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lunedì 5 giugno 2017
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il talento che sovrasta i mezzi
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Cinque poco di buono si ritrovano invischiati nella stessa torbida storia, uniranno le forze e magari potrebbe uscirne anche qualcosa di buono dai loro sforzi.
Che James Gunn fosse bravo si sapeva più o meno dai suoi esordi, io lo conoscevo soprattutto di fama e certo che uscirsene da un’impresa del genere in questo modo è roba da pochi. Già è difficile riuscire a far valere il proprio talento in un film così immenso senza farsi divorare dai grandi mezzi, ancora più difficile poi è concedere al film stesso una certa riconoscibilità tra i tanti altri blockbuster, cioè tutto sommato parliamo di un film il cui unico scopo sarebbe quello di fare una barca di soldi.
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Cinque poco di buono si ritrovano invischiati nella stessa torbida storia, uniranno le forze e magari potrebbe uscirne anche qualcosa di buono dai loro sforzi.
Che James Gunn fosse bravo si sapeva più o meno dai suoi esordi, io lo conoscevo soprattutto di fama e certo che uscirsene da un’impresa del genere in questo modo è roba da pochi. Già è difficile riuscire a far valere il proprio talento in un film così immenso senza farsi divorare dai grandi mezzi, ancora più difficile poi è concedere al film stesso una certa riconoscibilità tra i tanti altri blockbuster, cioè tutto sommato parliamo di un film il cui unico scopo sarebbe quello di fare una barca di soldi.
L’ambientazione è fantastica e non è solo un mucchio di immagini computerizzate sparate in faccia, spesso dietro c’è una storia e si ha dall’inizio alla fine la sensazione di questo universo misterioso ed infinito malgrado il clima resti comunque goliardico.
Una cosa che m’ha stupito è stato l’umorismo libero dal bisogno d’innocenza, stupidità o volgarità. Eˊ tutto talento registico, le mosse, le parole messe al momento giusto, i tempi della telecamera fissa sulla scena così da renderla ridicola. La cosa più sorprendente poi è che c’è proprio da scompisciarsi.
C’è da dire una cosa, in effetti un po’ come i film del genere di questi tempi sa da videogioco. Comunque non pecca della solita anonima telecamera schizzata anzi, anche le scene d’azione sono calcolate e mostrate da potersele godere, sono proprio belle e dei rallenty si potrebbe fare un fermo immagine per appendersi il fotogramma in camera a mo’ di quadro.
Anche gli attori sono bravi, qui s’è addirittura riusciti a far recitare l’ammasso di muscoli da Bautista. Un film che si adatta benissimo ai tempi che corrono, è vero che di cose ne succedono tante in forse troppo poco tempo ma niente è banale o buttato lì supportato anche da un montaggio, dialoghi e da un aspetto tecnico davvero notevoli.
Una pellicola sentita con un approccio al tema dell’amicizia che colpisce, in una storia tutto sommato leggera si dà anche un tocco di commozione non tanto perché propriamente struggente quanto più per il dosaggio perfetto che si dà agli eventi ed alle sfumature dei protagonisti.
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[+] il talento?..
(di etabeta)
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dandy
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lunedì 1 maggio 2017
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ottimo film di genere
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Posto che tutto quello che viene mostrato è risaputo,dalle sitazioni ai temi come l'unione che rende forti,i perdenti che trovano il modo per riscattarsi,l'ex-collaboratore del padre della "Troma" LLoyd Kaufman e regista semiesordiente,rivela un'incredibile maestria nel rendere questo blockbuster vitale ed entusiasmante.Effettoni speciali(magnifici) e sequenze action non mancano,ma Gunn rinnega quell'ipertrofia fracassona e frastornante tipica di molti prodotti di genere degli ultimi anni(il confronto con "The Avengers"è inevitabile,e questo film ne è legato dalla presenza del semidio Thanos)ripiegando invece su un umorismo piacevole e mai troppo sguaiato.
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Posto che tutto quello che viene mostrato è risaputo,dalle sitazioni ai temi come l'unione che rende forti,i perdenti che trovano il modo per riscattarsi,l'ex-collaboratore del padre della "Troma" LLoyd Kaufman e regista semiesordiente,rivela un'incredibile maestria nel rendere questo blockbuster vitale ed entusiasmante.Effettoni speciali(magnifici) e sequenze action non mancano,ma Gunn rinnega quell'ipertrofia fracassona e frastornante tipica di molti prodotti di genere degli ultimi anni(il confronto con "The Avengers"è inevitabile,e questo film ne è legato dalla presenza del semidio Thanos)ripiegando invece su un umorismo piacevole e mai troppo sguaiato.Evita di fare del protagonista il solito macho supereroistico(che però è disposto a tutto pur di non separarsi dal suo walkman),ed abbozza una potenziale love story tra questi e Gamora(memorabile la sequenza in cui Star Lord cerca di sedurla raccontandole la "leggenda" di "Footlose").Infarcisce il film di apprezzabili citazioni passatiste,dagli anni'80 agli anni '70(molte le hit del periodo nella colonna sonora,spesso fornita dal walkman del protagonista:tra gli altri Blue Swede,Redbone,Marvin Gage e Tammi Terrell),bilancia magistralmente i tempi d'azione e di pausa,e sa rendere appassionanti personaggi dalla natura stra-risaputa.L'ex-wrestler Bautista,è calato perfettamente nel suo personaggio,simpaticamente incapace di capire metafore e allusioni.Una menzione speciale anche a Michael Rooker,gigione e comprensivo Yondu Udonta,dotato di freccia comandata col fischio.Ma il duo Rocket-Groot ruba la scena a tutti,allegramente cinico e rabbioso il primo,teneramente ingenuo ed altruista il secondo,e capace di entrare nel cuore dello spettatore con le tre uniche parole che sa dire"Io sono Groot".Difficile non commuoversi per il suo destino.La vittora finale dei protagonisti,pur essendo scontata è comunque piacevolmente educativa.Un film uguale a molti altri nella forma,ma decisamente superiore ed ammirevole nella sostanza,di quelli che non si vedevano da un pezzo.Giustamente premiato da un successo trionfale.Gunn è anche sceneggiatore.Lloyd Kaufman è un detenuto.Stan Lee,anche produttore,appare come di consueto(è l'uomo con la bionda spiato da Rocket a Xandar).Nel negozio di Tivan si intravedono i vermoni-parassiti di "Slither",film d'esordio di Gunn.Thanos è interpretato in performance capture da James Brolin.Rob Zombie da la voce al computer dell'astronave dei Ravagers,Bradley Cooper a Rocket e Vin Diesel a Groot.Nella sequenza dopo i titoli di testa appare Howard il Papero(doppiato da Seth Green)che schernisce Tivan.
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laurence316
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giovedì 27 aprile 2017
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il team dei "super-perdenti" approda al cinema
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Creati nel 1969 da Arnold Drake e Gene Colan, misconosciuti e alquanto ignorati prima che Dan Abnett e Andy Lanning ne facessero un esilarante team di “perdenti” nel 2008, ma soprattutto prima che il grande Brian Michael Bendis e Steve McNiven li portassero al successo vero e proprio nel 2013, di certo I Guardiani della Galassia erano tra gli ultimi personaggi che chicchessia si sarebbe mai aspettato di vedere trasposti in un film da centinaia di milioni di dollari.
Eppure, la Marvel, con una scommessa non da poco, ha stupito tutti ed ha deciso di investire in un progetto piuttosto incerto dal punto di vista finanziario (in paragone a colossi come Iron Man, Thor, Captain America e, soprattutto, Avengers al gran completo, questo film rischiava realmente di rivelarsi un insuccesso clamoroso), da cui è uscita assolutamente vincente.
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Creati nel 1969 da Arnold Drake e Gene Colan, misconosciuti e alquanto ignorati prima che Dan Abnett e Andy Lanning ne facessero un esilarante team di “perdenti” nel 2008, ma soprattutto prima che il grande Brian Michael Bendis e Steve McNiven li portassero al successo vero e proprio nel 2013, di certo I Guardiani della Galassia erano tra gli ultimi personaggi che chicchessia si sarebbe mai aspettato di vedere trasposti in un film da centinaia di milioni di dollari.
Eppure, la Marvel, con una scommessa non da poco, ha stupito tutti ed ha deciso di investire in un progetto piuttosto incerto dal punto di vista finanziario (in paragone a colossi come Iron Man, Thor, Captain America e, soprattutto, Avengers al gran completo, questo film rischiava realmente di rivelarsi un insuccesso clamoroso), da cui è uscita assolutamente vincente. E non solo dal punto di vista degli incassi al botteghino (comunque alquanto cospicui) ma anche e soprattutto dal punto di vista della qualità del risultato. Per merito, in egual misura, di sceneggiatura, regia, recitazione, colonna sonora, effetti speciali e, in particolare, dell’umorismo sardonico ed irriverente presente lungo tutta la durata del film.
Gunn centra un perfetto equilibrio tra avventura e commedia, space opera e film di supereroi, e infarcisce il film di citazioni cinefile irresistibili, ma mai invadenti né (spesso) fini a se stesse (citazioni che spaziano da Spielberg [il prologo] a Lucas [Rocket e Groot sono palesemente modellati sulla base della coppia Han Solo/Chewbecca] per arrivare a film come Footloose [tra l’altro al centro di un’esilarante sequenza in cui Star-Lord tenta goffamente di sedurre Gamora), Il Signore degli Anelli [Groot ricorda non poco gli Ent così come visualizzati nei tre film di Jackson], I predatori dell’arca perduta e via di questo passo) inserendo il tutto in una sarabanda di azioni spettacolari tra straordinari effetti digitali (oltre 2700, che costituiscono quasi il 90% del film) ed un ritmo ineccepibile, anche nei tempi comici.
Portando ad un risultato non lontano, come molti non hanno mancato di notare, dal sincretismo culturale e dalla freschezza e genialità dei vecchi Star Wars. Il cui punto di forza sono i personaggi, prima ancora dell’ironia e della colonna sonora anni Ottanta. Tra i già citati Rocket e Groot (quest’ultimo che sa dire solo “Io sono Groot”, ricordando vagamente il tormentone “Hodor” dell’omonimo personaggio de Il trono di spade), l’imponente Drax (un sorprendente Bautista), l’affascinate Gamora (una perfetta Zoe Saldana) e l’imbranato Star-Lord (ottimo Pratt), si va a costituire una squadra assolutamente fuori dagli schemi e per questo esilarante in compagnia della quale non si ha di certo il tempo di annoiarsi. Le battute sparate a raffica (e che colpiscono quasi sempre il bersaglio) e le varie canzoni pop che si ha l’occasione di ascoltare, fanno il resto.
Ovviamente, non si tratta di nulla di particolarmente originale ma neanche di nulla di troppo scontato, banale o raffazzonato. I vari ingredienti sono infatti miscelati con la massima cura e Guardiani della Galassia si pone senza dubbio quale uno dei migliori risultati conseguiti dalla Marvel. Non esente da difetti (talvolta esagera in accumulazione e non diverte come dovrebbe, altre sembra troppo desideroso di accontentare un po’ tutti), ma comunque da vedere.
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alberto
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martedì 25 aprile 2017
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commuove nel vero senso del termine
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Ne ha fatta di strada James Gunn per dirigere uno dei film del progettone Marvel. Il superhero movie non gli è nuovo, dato che ha diretto anche "Super", che insieme a "Kick-ass" è un esperimento che vuole introdurre persone "speciali" nella vita di tutti i giorni. Invece i Guardiani della Galassia compiono le loro gesta dappertutto tranne che sulla Terra, in un periodo che sembrerebbe un futuro distopico ma che in realtà è solo ambientato in pianeti più evoluti, tra astronavi e alieni di tutti i colori possibili, un mix tra le battaglie "navali" di Star Wars e le variegate specie di Star Trek.
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Ne ha fatta di strada James Gunn per dirigere uno dei film del progettone Marvel. Il superhero movie non gli è nuovo, dato che ha diretto anche "Super", che insieme a "Kick-ass" è un esperimento che vuole introdurre persone "speciali" nella vita di tutti i giorni. Invece i Guardiani della Galassia compiono le loro gesta dappertutto tranne che sulla Terra, in un periodo che sembrerebbe un futuro distopico ma che in realtà è solo ambientato in pianeti più evoluti, tra astronavi e alieni di tutti i colori possibili, un mix tra le battaglie "navali" di Star Wars e le variegate specie di Star Trek. Ma il film gode di vita propria, si contraddice passando da brani riprodotti col walkman a congegni ultra-tecnologici, commuove lo spettatore nel vero senso della parola, ovvero coinvolge, da una parte facendo ridere grazie al ristretto vocabolario di Groot, un albero vivente che pronuncia solo "Io sono Groot", ma soprattutto per ciò che provoca la diversità tra il team, chi senza il senso dell'umorismo e chi ne ha troppo, dall'altra facendo anche scappare qualche lacrimuccia, grazie all'abilità della sceneggiatura di Gunn e Nicole Perlman, che riescono a far affezionare i personaggi allo spettatore, impresa difficile dato che fondamentalmente sono tutti dei manigoldi (ladri e assassini), creati nel 1969 da Arnold Drake e Gene Colan, che per caso costruiscono un progressivo rapporto di amicizia e fratellanza per fermare i piani di Ronan, ostinato a ottenere una gemma dell'infinito per poter accrescere notevolmente la sua potenza. Lo strambo gruppo è formato dal fuorilegge Peter Quill, alias Star-Lord (Chris Pratt), Gamora, una letale assassina (Zoe Saldana), Drax il distruttore (Dave Bautista), il procione geneticamente modificato Rocket e il sopracitato Groot (rispettivamente doppiati da Bradley Cooper e Vin Diesel). Tra i nomi altisonanti troviamo Glenn Glose, nei panni di Nova Prime; Benicio Del Toro in quelli del Collezionista (una specie di Andy Warhol); Djimon Hounsou/ Korath e John C. Reilly in quelli di un generale della Nova Corps. Dal punto di vista tecnico ed estetico ciò che colpisce di più è ovviamente la scenografia di Charles Wood e il trucco di White e Georgiou, entrambi candidati agli oscar. Poi la colonna sonora di Tyler Bates va a braccetto sia con le scene più toccanti e potenti sia con quelle più ritmate e spassose, grazie a brani anni '80 come "Hooked on a feeling"; tra l'altro il ritmo è il vero punto di forza del film, che può vantare una solida caratterizzazione dei protagonisti e una durata di circa due ore che non pesa. Uno degli esempi del talento di Gunn è la scena dopo i titoli di coda, in cui troviamo una vecchia conoscenza che non ha buoni rapporti con la critica cinematografica.
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aristoteles
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mercoledì 5 agosto 2015
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groot e rocket super star
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Non toglie e non aggiunge nulla al genere in questione.
Un film gradevole e ben realizzato ma la trama è super abusata con gruppo dei buoni che si forma e per caso, e per caso diventa il gruppo dei salvatori.
Un plauso ai personaggi di Groot e Rocket ,originali ,convincenti e divertentissimi.
L'ho visto in tv ,sicuramente al cinema e in 3d il film acquista valore.
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iuriv
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giovedì 30 luglio 2015
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non proprio galattico.
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Per una volta spinto dai fiumi di parole positive che hanno accompagnato questo film, ho deciso di affrontare la visione di quello che è stato definito un lavoro rivoluzionario nell'ambito dei cinefumetti targati Marvel.
In effetti la creta su cui gli autori hanno lavorato si presenta diversa dal solito. I cinque protagonisti dell'avventura, per una volta, sono reietti, per nulla interessati al bene dell'universo e con un passato oscuro che li ha proiettati ai margini della società. E' la loro unione che forma una sorta di anti Avengers, mettendoli nel ruolo scomodo e forse indesiderato di salvatori del pianeta Xandia dalle manie di distruzione del mortale nemico Ronan.
Cinque protagonisti sono forse un po' troppi e non a tutti è concesso lo spazio per emergere.
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Per una volta spinto dai fiumi di parole positive che hanno accompagnato questo film, ho deciso di affrontare la visione di quello che è stato definito un lavoro rivoluzionario nell'ambito dei cinefumetti targati Marvel.
In effetti la creta su cui gli autori hanno lavorato si presenta diversa dal solito. I cinque protagonisti dell'avventura, per una volta, sono reietti, per nulla interessati al bene dell'universo e con un passato oscuro che li ha proiettati ai margini della società. E' la loro unione che forma una sorta di anti Avengers, mettendoli nel ruolo scomodo e forse indesiderato di salvatori del pianeta Xandia dalle manie di distruzione del mortale nemico Ronan.
Cinque protagonisti sono forse un po' troppi e non a tutti è concesso lo spazio per emergere. Però ci sono i tratti fondamentali e, in qualche caso, anche un background soddisfacente che li rende subito simpatici. Non è un caso che il momento più alto del film, secondo me, sia il conciliabolo a cinque che questi spiantati tengono quando devono decidere come muoversi, durante il quale emergono in contrasti tra le varie personalità in gioco.
Il punto è che, per forza di cose, la trama è destinata a proseguire in un unica direzione. Essendo un film super eroistico deve sottostare a certe regole e la vicenda risulta prevedibile.
Per di più, il nemico pubblico numero uno è piatto come una tavola e non rappresenta un vero motivo di interesse nella storia. Il semplice desiderio di distruzione è una motivazione troppo flebile, soprattutto se confrontata con il lavoro di caratterizzazione dei personaggi principali. Inoltre appare evidente come esso sia solo un cattivo minore rispetto al Tanos eternamente seduto sul suo trono, vera minaccia inespressa della pellicola.
Ci si diverte, perché Gunn trova il tempo da dedicare all'azione e ritma il suo lavoro con gusto. La rappresentazione dello spazio è esteticamente molto piacevole e la furba colonna sonora crea il giusto spirito giocoso per accompagnare i protagonisti in questa avventura.
Però manca il mordente. La storia è talmente meccanica da permettere l'anticipazione degli avvenimenti e il finale sdolcinato cozza profondamente con il carattere che i personaggi mettono in mostra per tutta la pellicola.
E' evidente che questo lavoro si pone come il primo di un progetto molto più sviluppato. Ma anche così rimane l'amaro in bocca per avere assistito a un racconto incompleto e insoddisfacente.
Nonostante il tentativo di approcciarsi in maniera diversa, inoltre, lo spirito più classico del cinema targato Marvel rimane impresso. Il rischio che nelle prossime pellicole i nostri eroi si trasformino nei classici guerrieri senza macchia è notevole. E a questo punto avremo l'ennesima copia degli Avengers, di cui, francamente, non si sente alcuna necessità.
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fabio1957
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martedì 7 luglio 2015
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divertente
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Pur non amando il genere, devo ammettere che questo film è carino. Riesce a coniugare umorismo, romanticismo e spettacolo con strabilianti effetti speciali, che sono una vera gioia per gli occhi, soprattutto visti in 3d.
Divertente
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ultimoboyscout
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giovedì 11 giugno 2015
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io sono groot!
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Peter Quill è un audace fuorilegge, inseguito da un gruppo di cacciatori di taglie per aver rubato una sfera che avrebbe poteri eccezionali, ambita dal malvagio Ronan. Si troverà costretto, suo malgrado, a stringere una scomoda alleanza con quattro personaggi piuttosto improbabili: Rocket il procione, Groot l'albero umanoide, Drax il distruttore e Gamora, sensuale ed enigmatica signora in verde. Il film è basato sui fumetti Marvel Super Heroes pubblicati per la prima volta nel 1969 e mescola azione e tanto umorismo. I Guardiani sono la squadra "concorrente" dei Vendicatori, ne sono completamente diversi, ma essendo figli di un fumetto poco conosciuto in Italia possono rappresentare una gradita (a mio parere graditissima) sorpresa per gli spazi ed i margini di invenzione.
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Peter Quill è un audace fuorilegge, inseguito da un gruppo di cacciatori di taglie per aver rubato una sfera che avrebbe poteri eccezionali, ambita dal malvagio Ronan. Si troverà costretto, suo malgrado, a stringere una scomoda alleanza con quattro personaggi piuttosto improbabili: Rocket il procione, Groot l'albero umanoide, Drax il distruttore e Gamora, sensuale ed enigmatica signora in verde. Il film è basato sui fumetti Marvel Super Heroes pubblicati per la prima volta nel 1969 e mescola azione e tanto umorismo. I Guardiani sono la squadra "concorrente" dei Vendicatori, ne sono completamente diversi, ma essendo figli di un fumetto poco conosciuto in Italia possono rappresentare una gradita (a mio parere graditissima) sorpresa per gli spazi ed i margini di invenzione. Il manipolo di antieroi colpisce (e diverte) innanzitutto perchè a prima vista sembrano un branco di idioti maleassortiti, indisciplinati, spacconi e pasticcioni, con una sola, grandissima specialità: mettersi nei guai! Invece, quando c'è da fare sul serio, con un po' di impegno, non sbagliano un colpo, trasformandosi in un team affiatato e vincente, anche al botteghino. Piace la storia ma piacciono soprattutto i personaggi, ben congegnati, in particolare Gamora e Peter. Lei appare molto complessa e digrande spessore, una guerriera spietata che non si fa problemi ad uccidere, lui è (forse si crede) un tipo cool e sexy, chiacchierone, un moderno "sborone" che si fa chiamare Star Lord e ama la cultura pop anni Ottanta. L'umorismo è sfrenato e si vena di follia, gli effetti speciali si mescolano ad atmosfere vintage e le due ore di durata scorrono fluide e veloci tra duelli, inseguimenti, battaglie, battute a raffica e guasconate come se piovesse. Il regista James Gunn, noto per opere scanzonate e b-movie pulp e trash, fa centro aiutato da un cast che diverte e si diverte senza prendersi sul serio, lanciando la nuova star, Chris Pratt. Difficile chiamarli eroi, difficile se non impossibile affermare (come qualcuno ha fatto) che siano il miglior prodotto in assoluto Marvel, ma questi fantastici 5 male in arnese legano perfettamente con le altre pellicole di casa madre, ed anzi, per certi versi, si fanno preferire ai più noti supereroi per l'umorismo anarchico e per quella vena nostalgica che pervade tutta la pellicola. Ultima, bellissima sorpresa, l'universo weirdo/cartoonesco creato è davvero innovativo e imbattibile!
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