flyanto
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giovedì 30 ottobre 2014
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come affrontare la vita con il giusto atteggiament
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Film in cui si racconta di un uomo di mezza età a cui viene prorogata l'età della pensione e pertanto viene costretto dall'ufficio presso cui lavora di continuare a lavorare per qualche anno. A questo proposito egli viene trasferito in un'altra sede della compagnia lavorativa e per giunta dal centro della capitale in un dislocamento situato in una periferia remota. Qui verrà a contatto con alcuni colleghi di lavoro di vario genere: il suo vicino di scrivania, un tipo sottomesso ed insicuro ma di buon cuore con cui egli lega immediatamente, la collega belloccia ma assai imbranata nelle proprie mansioni lavorative, il capoufficio antipatico e la direttrice distante e diplomatica, e molti altri.
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Film in cui si racconta di un uomo di mezza età a cui viene prorogata l'età della pensione e pertanto viene costretto dall'ufficio presso cui lavora di continuare a lavorare per qualche anno. A questo proposito egli viene trasferito in un'altra sede della compagnia lavorativa e per giunta dal centro della capitale in un dislocamento situato in una periferia remota. Qui verrà a contatto con alcuni colleghi di lavoro di vario genere: il suo vicino di scrivania, un tipo sottomesso ed insicuro ma di buon cuore con cui egli lega immediatamente, la collega belloccia ma assai imbranata nelle proprie mansioni lavorative, il capoufficio antipatico e la direttrice distante e diplomatica, e molti altri. Nel corso dei vari avvenimenti che si succederanno il protagonista piano piano troverà la propria giusta collocazione con la decisione di cambiare definitivamente il proprio atteggiamento nei confronti del prossimo e facendosi rispettare di più. Il lieto fine è conseguente.
Questa terza commedia di Gianni Di Gregorio ancora una volta si proclama vincente e molto gradevole a vedersi. Come le due precedenti, "Pranzo di Ferragosto" e "Gianni e le Donne", anche quest'ultima opera è stata scritta, diretta ed interpretata dallo stesso Gianni Di Gregorio e come le due precedenti lo vede alle prese con il vario genere umano, per lo più femminile, in un tipo di rapporto dove la comunicazione è "stralunata" e dove ognuno parla il proprio linguaggio e soprattutto vive nel proprio mondo. Questa terza commedia, però, risulta più ottimista (anche nel finale) delle precedenti e soprattutto vede alla fine una sorta di riscatto sia per il protagonista che anche per gli altri personaggi di contorno.
Concludendo, il lavoro di Di Gregorio risulta senza alcun dubbio ancora una volta molto ben diretto, con una trama sempre originale e spassosa, fresco, equilibrato nei toni ed intriso di un'ironia quasi sorniona che ormai, si può affermare, ne costituisce la caratteristica principale e pertanto esso non può non piacere al pubblico. Inoltre, anche la scelta oculata che Di Gregorio fa degli attori è sempre azzeccata e contribuisce sicuramente al successo del film. Qui gli attori da menzionare, tutti professionisti rispetto alle opere precedenti in cui erano stati scelte persone comuni, sono: MArco Mazzocca, Gianfelice Imparato, Marco Messeri, Anna Bonaiuto, Valentina Lodovini ed altri....
Altamente consigliabile come scacciapensieri intelligente.
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pfei69
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sabato 8 novembre 2014
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una conferma per un bravo di gregorio
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Altro film azzeccato per Gianni Di Gregorio e per i suoi personaggi. In questo caso Gianni e la sua mitezza si scontrano con l'attualità del mondo del lavoro e dei suoi imprevisti. Nello specifico gli viene comunicato dal suo direttore che la sua andata in pensione è stata prolungata in base a varie leggi e leggiucole di 3 anni e per di più che il suo ufficio è stato spostato dalla parte opposta di Roma. Questa notizia è la bomba che esplode nella pacata vita di Gianni e che mette tutto in discussione. Viene catapultato in una nuova reatà lavorativa, quindi nuovi colleghi tra i quali spicca Marco, magistralmente interpretato da Marco Mazzocca. Gianni trova in un contesto così estremizzato una forza inaspettata che gli permette di reagire e quasi a primeggiare in ufficio, di prendere posizione con una famiglia che vuole prendere il suo appartamento a vantaggio della figlia appena sposata, e perchè no a trovare un nuovo amore al ritmo di balli latino americani.
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Altro film azzeccato per Gianni Di Gregorio e per i suoi personaggi. In questo caso Gianni e la sua mitezza si scontrano con l'attualità del mondo del lavoro e dei suoi imprevisti. Nello specifico gli viene comunicato dal suo direttore che la sua andata in pensione è stata prolungata in base a varie leggi e leggiucole di 3 anni e per di più che il suo ufficio è stato spostato dalla parte opposta di Roma. Questa notizia è la bomba che esplode nella pacata vita di Gianni e che mette tutto in discussione. Viene catapultato in una nuova reatà lavorativa, quindi nuovi colleghi tra i quali spicca Marco, magistralmente interpretato da Marco Mazzocca. Gianni trova in un contesto così estremizzato una forza inaspettata che gli permette di reagire e quasi a primeggiare in ufficio, di prendere posizione con una famiglia che vuole prendere il suo appartamento a vantaggio della figlia appena sposata, e perchè no a trovare un nuovo amore al ritmo di balli latino americani. Marco, il collega e nuovo amico, si affiancherà in questa sua rivalsa e riuscirà anche lui a conquistare l'amore. Il tutto mi è sembrato perfettamente confezionato in una commedia che parte lenta ma che conquista a poco a poco l'attenzione suscitanto anche qualche simpatica risata.
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melvin ii
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venerdì 24 ottobre 2014
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non fate arrabbiare i buoni
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Il biglietto d’acquistare per “Buoni a nulla” è: 3)Di pomeriggio 4)R
“Buoni a Nulla” è un film del 2014 di Gianni di Gregorio, scritto da Gianni di Gregorio, prodotto da Bibi film e Rai cinema con :Gianni di Gregorio, Marco Marzocca,Valentina Lodovini, GianFelice Imparato, Marco Messeri, Anna Bonaiuto.
Regola d’oro:Mai fare arrabbiare una persona buona, non proverà poi pietà o compassione.
Si può passare una vita a subire umiliazioni e soprusi sul lavoro e nella vita privata senza mai reagire?
In un mondo stracolmo di cattiveria e ipocrisia per sopravvivere il classico “bonaccione” deve imparare a fare lo stronzo?
Questa è la storia di Gianni (Di Gregorio) impiegato pubblico prossimo alla pensione, che ha trascorso la sua vita a subire in silenzio le angherie dei vicini e i capricci dell’ex moglie e della figlia.
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Il biglietto d’acquistare per “Buoni a nulla” è: 3)Di pomeriggio 4)R
“Buoni a Nulla” è un film del 2014 di Gianni di Gregorio, scritto da Gianni di Gregorio, prodotto da Bibi film e Rai cinema con :Gianni di Gregorio, Marco Marzocca,Valentina Lodovini, GianFelice Imparato, Marco Messeri, Anna Bonaiuto.
Regola d’oro:Mai fare arrabbiare una persona buona, non proverà poi pietà o compassione.
Si può passare una vita a subire umiliazioni e soprusi sul lavoro e nella vita privata senza mai reagire?
In un mondo stracolmo di cattiveria e ipocrisia per sopravvivere il classico “bonaccione” deve imparare a fare lo stronzo?
Questa è la storia di Gianni (Di Gregorio) impiegato pubblico prossimo alla pensione, che ha trascorso la sua vita a subire in silenzio le angherie dei vicini e i capricci dell’ex moglie e della figlia.
Quando il direttore dell’ufficio gli comunica che in base alla nuova riforma delle pensioni, la sua è rinviata di tre anni e che viene inoltre riassegnato in una nuova sede sul raccordo anulare, per Gianni la misura è colma.
Spinto dal dentista Raffaele(Messeri)compagno dell’ex moglie, comincia a togliersi qualche sassolino dalle scarpe, imparando a dire anche dei No.
Nel nuovo ufficio così riesce a conquistare le simpatie della nuova direttrice(Bonaiuto) conquistando privilegi invidiati dagli altri colleghi.
La nuova “filosofia” di vita Gianni cerca di insegnarla anche al mite e ingenuo amico d’ufficio Marco(Mazocca) che da anni viene sfruttato per le sue capacità da gli altri colleghi e in particolare dall’appariscente e lavativa Cinzia(Lodovini).
Ma se Gianni rifiorisce trovando anche un nuovo amore, per Marco è più difficile con suo animo gentile essere “bastardo dentro” e dire dei no.
Una sceneggiatura semplice, lineare, senza guizzi creativi,ma che fa della sua semplicità la sua forza. Di Gregorio racconta con delicatezza un mondo dove il cattivo e il furbo spesso vince sull’uomo buono e corretto.
Il film ha però un ritmo blando, sonnacchioso che dà la sensazione di una storia stiracchiata con poca profondità e incisività. I personaggi e i loro caratteri sono appena accennati lasciando solo in parte soddisfatto lo spettatore.
Una storia forse più adatta a una platea televisiva per temi, struttura narrativa e regia, ed è assai discutibile il marchio di “Interesse Nazionale” dato al film.
Nel cast di discreto livello merita sicuramente una menzione particolare Marco Marzocca per essere stato capace di dare al suo Marco nello stesso tempo delicatezza, goffaggine e malinconia in maniera convincente e coinvolgente.
Il finale forse un po’ precipitoso e forzatamente a lieto fine comunque lascia allo spettatore un sorriso e la consapevolezza che ogni è giusto e liberatorio dire dei no e arrabbiarsi, ma troverai sempre qualcuno più cattivo e arrabbiato come è la ruota della vita.
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stefano capasso
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sabato 1 novembre 2014
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cambiare per riscoprirsi
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Gianni vive in una grande casa nel centro di Roma. È un dipendente statale e raggiunge il posto di lavoro, dove non fa niente, a piedi. Aspetta di andare in pensione entro 6 mesi, ma una nuova legge sposta la data di 3 anni e viene trasferito in nuovi uffici di periferia, dove apparentemente si lavora sul serio.
Gianni, che è un uomo mite e abitudinario, non prende bene il cambiamento; inoltre sua figlia spinge perché traslochi e lasci la grande casa a lei. Per superare la crisi, decide di “arrabbiarsi”, di manifestare liberamente i propri sentimenti. E effettivamente qualcosa cambia, al lavoro si ritaglia un posto importante, trova un amico, nuovi interessi e un nuovo amore.
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Gianni vive in una grande casa nel centro di Roma. È un dipendente statale e raggiunge il posto di lavoro, dove non fa niente, a piedi. Aspetta di andare in pensione entro 6 mesi, ma una nuova legge sposta la data di 3 anni e viene trasferito in nuovi uffici di periferia, dove apparentemente si lavora sul serio.
Gianni, che è un uomo mite e abitudinario, non prende bene il cambiamento; inoltre sua figlia spinge perché traslochi e lasci la grande casa a lei. Per superare la crisi, decide di “arrabbiarsi”, di manifestare liberamente i propri sentimenti. E effettivamente qualcosa cambia, al lavoro si ritaglia un posto importante, trova un amico, nuovi interessi e un nuovo amore. Ma proprio con il nuovo amico, non saprà frenare il suo nuovo modo di comunicare e lo ferirà. Si apre una nuova crisi che richiederà una nuova soluzione
Un film, questo di Gianni Di Gregorio, che racconta con ironia la sorte di quelle persone che non hanno trovato un vero perché alla loro vita, e che vengono trasportati dagli avvenimenti. Il tema si svolge nelle aree più importanti della vita, l’amicizia, la famiglia, l’amore e il mondo del lavoro. Tenteranno con approssimazioni successive di costruirsi una nuova identità, di ergersi a protagonisti, e questo li aiuterà, dopo aver scoperto il limite, ad accettare meglio la loro: con qualche risorsa in più.
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iltrequartista
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lunedì 10 luglio 2017
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imparare a dire no
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C'è molto garbo in questa commedia di De Gregorio.
Egli stesso e Marco Marzocca hanno modi e fisionomie gentili,ed interpretano al meglio due persone fin troppo buone con il prossimo,che una volta fatta amicizia,cercheranno di dire no agli arrivisti,ai prepotenti,agli sgarbati vicini o colleghi di turno ,con alterne fortune.
La sceneggiatura non tocca vette epiche,diciamolo subito,con Gianni che cerca di sondare i gusti della nuova direttrice in fatto di colazioni e Marco che annaspa di fronte al seno generoso della collega nullafacente(la bella e brava Lodovini).
Tuttavia un minimo di riscatto caratteriale riusciranno a portarlo a casa,trovando nuovi stimoli,nuovi amori e magari non si scotteranno più la lingua con pizzette caldissime che il malvagio fornaio di turno vuole a tutti i costi proprinare.
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C'è molto garbo in questa commedia di De Gregorio.
Egli stesso e Marco Marzocca hanno modi e fisionomie gentili,ed interpretano al meglio due persone fin troppo buone con il prossimo,che una volta fatta amicizia,cercheranno di dire no agli arrivisti,ai prepotenti,agli sgarbati vicini o colleghi di turno ,con alterne fortune.
La sceneggiatura non tocca vette epiche,diciamolo subito,con Gianni che cerca di sondare i gusti della nuova direttrice in fatto di colazioni e Marco che annaspa di fronte al seno generoso della collega nullafacente(la bella e brava Lodovini).
Tuttavia un minimo di riscatto caratteriale riusciranno a portarlo a casa,trovando nuovi stimoli,nuovi amori e magari non si scotteranno più la lingua con pizzette caldissime che il malvagio fornaio di turno vuole a tutti i costi proprinare.
Quasi novanta minuti di buona educazione,anche stilisticamente parlando,oltre non si va.
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