Birdman |
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Un film di Alejandro G. Iñárritu.
Con Michael Keaton, Zach Galifianakis, Edward Norton, Andrea Riseborough, Amy Ryan.
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Commedia,
Ratings: Kids+13,
durata 119 min.
- USA 2014.
- 20th Century Fox Italia
uscita giovedì 5 febbraio 2015.
MYMONETRO
Birdman
valutazione media:
3,64
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il backstage di uno spettacolo e della vitadi atacama86Feedback: 123 |
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giovedì 12 febbraio 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Birdman è un uccello rapace che ti trasporta dietro le quinte di Hollywood, di Broadway, della vita di un attore e forse anche della vita senza ulteriori specificazioni. La sua voce fuori campo fa da alter ego, da doppio interiorizzato del personaggio principale (interpretato da Michael Keaton) per tutta la durata del film. E' una guida che ti conduce nel mondo, per nulla fittizio, che Inarritu riesce a creare. Un iperuranio dalle Idee perfette e perfettamente concretizzate che nulla ha a che vedere con il fissare ombre confuse in quella caverna che troppo spesso sembra essere diventata la cinematografia contemporanea. E il film non lesina nemmeno di sottolineare questo aspetto, lanciando un'ironica, sarcastica e nemmeno troppo velata critica alla Hollywood del 3D e dei grandi effetti speciali. A partire anche dalla locandina che, in parte, sembra chiamare in causa, parodiandoli, action movies e supereroi di turno. Passando, poi, attraverso le parole di Mike (Edward Norton) che parla addirittura di un "genocidio culturale" di una generazione. In questa dimensione artistica parallela di Innarritu, che a tratti è quasi metafisica, l'unica cosa ad essere in 3D sono le emozioni, i pensieri e le anime dei personaggi, spesso dilaniate e in bilico tra la loro insostenibile pesantezza e leggerezza, tra la ricerca della fama e un equilibrio mai raggiunto nei propri affetti personali, nelle relazioni. Si crea così una confusione interiore che scambia l'adulazione e la popolarità per amore, fino a spingere Riggan sull'orlo di un precipizio da cui l'attore decaduto, che tenta il tutto per tutto nella sua messa in scena a Broadway, non è per nulla sicuro di poter spiccare il volo, pur essendo stato un tempo un supereroe cinematografico, Birdman appunto. In pratica, si dipana un intreccio perfetto che è un film, che è una rappresentazione teatrale, che è la messa in scena di una vita o di varie vite. Si perché oltre ai mille dubbi che tormentano Riggan, sotto ai riflettori ci sono anche i suoi rapporti con la ex moglie, con l'attuale compagna, con la sua attrice di punta (Naomi Watts), con il sarcastico attore newyorchese Mike, che lo introduce al mondo della critica teatrale di Broadway, con il suo agente e soprattutto con la figlia, Sam (Emma Stone), ex tossicodipendente, che più di tutti ha pagato le conseguenze del continuo inseguimento della gloria da parte di uno padre per lei mai davvero presente. In questo intrigo che, in fondo, riflette sull'esistenza (e lo fa magistralmente) nessuno si sentirà escluso, tanto meno lo spettatore, chiamato in causa quasi direttamente a porsi la domanda che inizia e conclude la pellicola: ho davvero ottenuto quello che volevo nella vita? Ma soprattutto: ho davvero capito cosa fosse? E nel cercare il bandolo della matassa, i personaggi sembrano quasi auto-annientarsi e sparire, in una risoluzione del dubbio amletico essere o non essere, per lasciare spazio solo alla verità. Siamo tutti Icaro, con le nostre ali incerte, in cerca di quel qualcosa che faccia la differenza in un battito di ali chiamato vita.
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