Titolo originale | Anuncian Sismos |
Anno | 2014 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Argentina |
Durata | 68 minuti |
Regia di | Rocio Caliri, Melina Marcow |
Attori | Jacinto Bonillo, Juan Castro Olivera, Mariana Ferro, Agustina Guerra, Melina Marcow José Morales, Ana Oroño, Maxi Pato, Leandro Sala, Sabrina Sala, Gabriela Salinas, Jimena Sivila Soza, Joaquín Sosa, Rosario Traico. |
MYmonetro | 2,80 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento mercoledì 17 giugno 2015
Un film che racconta il caso di un'epidemia di suicidi tra gli adolescenti e il tentativo della scuola di recuperare la situazione.
CONSIGLIATO SÌ
|
In un paese dell'Argentina è in corso quella che pare un'epidemia di suicidi tra gli adolescenti. Per cercare di ristabilire la normalità il corpo docente della scuola organizza un corso di recupero speciale coinvolgendo i casi più a rischio.
Un piccolo film parzialmente irrisolto nelle sue ambizioni che svelano una preparazione accademica verniciata di fresco, ma la voglia di strafare (inquadrature che passano sotto la suola di una sneaker, montaggio non lineare) non compromette totalmente ciò che di buono è possibile intuire nel percorso futuro di Rocìo Calira e Melina Marcow. Le due registe prendono spunto da una storia vera, quella di un paese dell'Argentina caratterizzato da una sinistra statistica, per esplorarne l'humus, senza cercare semplificazioni o facili quanto erronee spiegazioni. Se da un lato alcune soluzioni visive paiono fuori luogo, dall'altro scelte non banali a livello di ellissi narrative e caratterizzazioni dei ragazzi spiazzano positivamente lo spettatore, senza palesare ciò che è leggibile tra le righe.
Non c'è bisogno di evocare i desaparecidos o di sottolineare il disagio sociale dei protagonisti a chiare lettere: le ragioni precise di uno stato di cose restano invisibili, ma comunque presenti, come la mancanza di prospettive che si smarrisce all'orizzonte nei campi lunghissimi prediletti dalle registe. Una desolazione arida in cui gli unici colori sgargianti sono quelli dei fiori del cimitero e in cui anche il tema dell'A-Team - saggio di prova per l'orchestrina dei ragazzi problematici - suona come la più triste delle marce funebri. Terremoti annunciati e silenziosamente incombenti.