erika
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domenica 19 settembre 2021
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tenerezza pura
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Visto per caso, un film ben fatto, ben recitato, credibile se si tralascia il fatto che una bambina non può essere lasciata qua e là, nonostante il divorzio dei genitori...Ma verosimile se si pypassa la legge, come spesso accade, in sordina. Attori molto bravi. Ipnotizza la dolcezza di Lincoln che subito appare distaccato e Margo. E la tenerezza di Onata/Maisie. Bellissima. Mi è piaciuto un sacco.
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ca55p
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mercoledì 22 aprile 2020
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ottimo film,bendiretto,ben interpretato.bella foto
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ottimo film scoperto grazie a rai5,una storia attuale di una bambina vittima di 2 genitori divorziandi,preoccupati soprattutto di se stessi,mentre la figlia viene usata come
utile arma nei confronti dell'ex coniuge e solo in qualche momento come un bambolotto da abracciare in cerca di un affetto altrimenti mancante.
Ottima la regia che trovo coinvolgente,bravi gli interpreti,credibili nei loro caratteri.
Direi che la storia sia molto realistica in questa epoca,smuova la nostra sensibilità,e se ciò induca alla tenerezza non ci trovo nulla di male.
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giovanni
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mercoledì 22 aprile 2020
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film carino ma storia non credibile
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Il personaggio di Maisie non è credibile! Una bambina in quell'ambiente familiare arido e litigioso non può essere dolce, amichevole, tollerante e affettuosa.
Sembra un film per bambini, non per tutte le età.
La storia ricorda la fantasy di Walt Disney (Biancaneve, Cenerentola ...) e anche le sdolcinatezze di Shirley Temple. Ma, santo cielo, siamo nel 2000!
Comunque un fim "buono" per chi è di bocca buona, ma molto buona.
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martedì 21 aprile 2020
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impeccabile critica
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Apprezzo in particolare l eleganza della descrizione e il raffronto tra l’opera di Henry James e la trasposizione cinematografica.
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no_data
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venerdì 12 agosto 2016
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non è un film sul divorzio
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è un film sull'egoismo, sulla superficialità, sulla rabbia e sull'immaturità.
è un film sulla ingenuità, sulla tenerezza, sull'affetto, l'amore e i valori. Ed infine è una favola.
è un film che mi ha fatto piangere ma mi ha reso più forte, mi sono posto tante altre domande, ma ho avuto anche tante risposte.
grazie a chi è riuscito a renderlo così vero, anche forse solo per me che il divorzio lo conosco. e purtroppo anche mia figlia.
Belissimo
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oldboy muzza
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venerdì 15 aprile 2016
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ottimo e toccante
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Il divorzio visto finalmente e interamente dalla parte della persona che più ne paga le conseguenze, ovvero una bambina. Di questo film restano infatti le immagini di quegli occhi tristi, del volto sconsolato della piccola, sbatacchiata a destra e a sinistra da genitori che si interessano a lei per ripicca o per sfizio (la madre) o che si curano assai poco del suo benessere e la vedono come un intralcio a vita e carriera (il padre). L'intero turbinio di sospetti, angherie, cattiverie di vario genere è visto e vissuto dalla piccola in prima persona, che ha il tempo di affezionarsi e di soffrire, di cadere e rialzarsi, di veder andare in frantumi la sua piccola e fragile esistenza senza nemmeno conoscere e capire fino in fondo il senso di quel che sta vivendo.
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Il divorzio visto finalmente e interamente dalla parte della persona che più ne paga le conseguenze, ovvero una bambina. Di questo film restano infatti le immagini di quegli occhi tristi, del volto sconsolato della piccola, sbatacchiata a destra e a sinistra da genitori che si interessano a lei per ripicca o per sfizio (la madre) o che si curano assai poco del suo benessere e la vedono come un intralcio a vita e carriera (il padre). L'intero turbinio di sospetti, angherie, cattiverie di vario genere è visto e vissuto dalla piccola in prima persona, che ha il tempo di affezionarsi e di soffrire, di cadere e rialzarsi, di veder andare in frantumi la sua piccola e fragile esistenza senza nemmeno conoscere e capire fino in fondo il senso di quel che sta vivendo. Ed è questa la grandezza del film: offrirci la possibilità di vivere il dramma inconsapevole di una piccola vita, che patisce le scelte altrui e non ne comprende la ragione né se la domanda. Bellissima prova di Julianne Moore, sempre a suo agio in ruoli del genere, ma pregevole opera corale in cui ognuno è satellite e tutti sono importanti.
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lbavassano
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venerdì 29 gennaio 2016
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la giusta misura oltre la caricatura
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Ennesimo film di coppia scoppiata e figlia contesa, con tasso di lacrimosità decisamente inferiore alla media però. Finale troppo telefonato e personaggi (genitori autentici e facenti funzioni) sull'orlo del caricaturale, ma l'insieme risulta comunque estremamente piacevole, ed il punto di vista della bambina, dichiaratamente fatto proprio dai registi, mi pare più che adeguatamente rappresentato e trattato con la giusta misura. Scena di culto la presentazione del patrigno ai compagni d'asilo: in fondo sta proprio qui il senso del titolo e di tutto il film.
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vanessa zarastro
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venerdì 22 gennaio 2016
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uno spot sulla voglia di tenerezza
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Film leggermente stucchevole come spesso succede quando tutto gira attorno a una bambina con la tartarughina, il finto cavallino, il monopoli e la spiaggia...tutto ciò che una bimba può desiderare oltre alla voglia di tenerezza. Padre business-man e madre cantante rock, divorziati e pieni di impegni, si fanno la guerra per ottenere l'affidamento della figlia Maisie, ma una volta ottenuto, non hanno purtroppo tempo per passare con lei. Quindi alla fine la bimba si trova ad affezionarsi alla seconda moglie di papà e al secondo marito di mamma che, non si sa come è, non avendo nulla da fare, passano 24 ore su 24 a sollazzare la piccola.
Forse poteva essere un bel romanzo dalla parte dei bambini ma trasposto in film è diventato un polpettone non riscattato neanche da Julianne Moore poco convincente sia come madre sia come rockstar.
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filippo catani
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sabato 12 settembre 2015
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un divorzio vissuto con gli occhi di una bimba
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Maise è la figlia di una rockstar ormai in declino e di un commerciante d'arte. Quando i due genitori, al termine di una serie infinita di litigi, decidono di separarsi, la bimba si trova a suo agio solo quando è in compagnia dei rispettivi nuovi compagni dei genitori.
L'intento del regista è nobile ed è quello di cercare di raccontare il dramma di una separazione dal punto di vista di una bambina. Tra l'altro una separazione complicata dal fatto che le due parti in causa sono due adulti non esattamente irreprensibili. La mamma sta cercando di rilanciare la carriera da musicista ed è fragile, rabbiosa e insicura. Lui è un commerciante d'arte sempre in giro per affari.
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Maise è la figlia di una rockstar ormai in declino e di un commerciante d'arte. Quando i due genitori, al termine di una serie infinita di litigi, decidono di separarsi, la bimba si trova a suo agio solo quando è in compagnia dei rispettivi nuovi compagni dei genitori.
L'intento del regista è nobile ed è quello di cercare di raccontare il dramma di una separazione dal punto di vista di una bambina. Tra l'altro una separazione complicata dal fatto che le due parti in causa sono due adulti non esattamente irreprensibili. La mamma sta cercando di rilanciare la carriera da musicista ed è fragile, rabbiosa e insicura. Lui è un commerciante d'arte sempre in giro per affari. Questa buona idea unita alla solita grande interpretazione della Moore non bastano a tenere a galla un film decisamente scontato e in cui i due compagni dei geniori non sono il massimo dell'espressività. La pellicola si consegna così a un finale un po' banalotto e decisamente prevedibile. Peccato perchè gli ingredienti per fare meglio c'erano anche se comunque in generale il film si può comunque vedere.
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alexlaby
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sabato 25 luglio 2015
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ben fatto e bravi gli attori
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Di questo film a emozionare, a parte la storia, è la contrapposizione "sentimenti della bambina" - "superficialità dei genitori".
I 5 attori principali sono stati tutti bravissimi a rappresentare il loro personaggio.
Anche Julianne Moore è da "9" pieno.
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