dario
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sabato 22 agosto 2015
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raffazzonato
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C'è un certo impegno, ma mancano idee e così non c'è una storia ma tante storie che sembrano pretesti. Ben recitato e diretto con buona mano, difetta nella sceneggiatura, cadendo in caricature di vicende e di personaggi. Un filo d'ironia evita il flop totale.
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mayah
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giovedì 1 gennaio 2015
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bellissimo!
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un film che spassoso ma che tratta diversi problemi sociali, anche molto gravi. Le risate non mancano come non manca l'amarezza. è un film con una trama molto forte che tiene sempre sveglia l'attenzione. Bellissimo, godibilissimo. Non riesco a smettere di riguardarlo!
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liuk!
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domenica 7 dicembre 2014
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perplessità
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A parte la bellissima cornice delle isole croate, la pellicola appartiene alla categoria dei film di serie B. Ridere è difficile, appassionarsi alla storia anche meno. Da evitare.
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gabriella
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venerdì 26 settembre 2014
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scherzi da prete
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Il giovane padre Fabijan arriva su un'isoletta dalmata a prestare il suo servizio in veste di viceparroco, affiancando l'anziano Don Jakov, riceve in confessione la confidenza di un suo parrocchiano, un edicolante che vende preservativi, mandato dalla moglie che ritiene criminosa l'attività del marito perchè l'uso del profilattico, non permette ai bambini di
venire al mondo.
Il tasso della natalità nell'isola è in preoccupante diminuzione, mentre il numero dei decessi è in aumento. Da qui l'idea del viceparroco di “dare una mano alla provvidenza” sabotando le confezioni di profilattici con l'aiuto dell'edicolante e del farmacista ,che sostituisce la pillola anticoncezionale con vitamine.
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Il giovane padre Fabijan arriva su un'isoletta dalmata a prestare il suo servizio in veste di viceparroco, affiancando l'anziano Don Jakov, riceve in confessione la confidenza di un suo parrocchiano, un edicolante che vende preservativi, mandato dalla moglie che ritiene criminosa l'attività del marito perchè l'uso del profilattico, non permette ai bambini di
venire al mondo.
Il tasso della natalità nell'isola è in preoccupante diminuzione, mentre il numero dei decessi è in aumento. Da qui l'idea del viceparroco di “dare una mano alla provvidenza” sabotando le confezioni di profilattici con l'aiuto dell'edicolante e del farmacista ,che sostituisce la pillola anticoncezionale con vitamine. I risultati non tardano a venire, ma i problemi non mancano, gravidanze indesiderate e matrimoni riparatori diventano rimedi coercitivi che arrecano danni e malumori tra la popolazione. Il povero padre Fabijan si rende conto tardi che le cose gli stanno sfuggendo di mano, la presunzione di sostituirsi al Padreterno, la libera scelta di una coppia di essere coppia o se avere o non avere figli non dovrebbe permettere intrusioni “ Non commettere atti che non siano impuri, cioè non disperdere il seme, feconda una donna ogni volta che l'ami.. poi la voglia svanisce e il figlio rimane..” non è cosa semplice da gestire quando a gestirla sono gli altri. Tra le altre cose nell'isoletta giungono coppie di stranieri desiderosi di coronare il sogno di diventare genitori, il viceparroco riceve anche il plauso del vescovo, che trova geniale l'espediente di padre Fabijan, poco importa i metodi poco ortodossi a conseguirlo, ciò che conta è che non siano coinvolti minori. Lo spettro della pedofilia viene così scansato a favore della fiorente natalità, i peccati e le omissioni vengono protetti dal segreto confessionale, anche se è un peso pesante da portare per chi ne è depositario ( la catena di Sant'Antonio riguardo il sacramento della confessione è a dir poco esilarante e tragico allo stesso tempo). Hitchock stesso in un suo film del 53 “Io confesso” aveva riadattato un dramma teatrale di Paul Anthelme raccontando di un assassino che rivela a un prete cattolico in confessione un omicidio e quest'ultimo non può denunciarlo perchè vincolato dal segreto della confessione. Anche Il regista croatoVinko Bresan porta sul grande schermo un testo teatrale del drammaturgo Mate Matisic con i toni della commedia , almeno all'inizio, per poi proseguire con una brusca inversione di rotta, caratterizzandola di toni cupi e risvolti drammatici, sferra un duro attacco all'ipocrisia della chiesa, molto rigida e dura sull'uso degli anticoncezionali, ma assai distorta sul tema della pedofilia. Il risultato è un buon film, ricorda un po la comicità di' Kustarica, anche se la mano è meno sicura e rende tutto più “pulito” ( i visi dei personaggi) però bisogna dire che nonostante le incertezze è un film che si fa guardare e che aiuta a riflettere, anche se la denuncia sociale è un po' troppo sbrigativa e meno graffiante di quello che vorrebbe.
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angelo umana
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martedì 5 agosto 2014
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preservativi bucati aiutano il miracolo d. nascite
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Satira divertente e tragica insieme, neanche troppo sferzante, sulla Chiesa, di un film minore, anche se nella sua Croazia ha fatto molto ridere e incassare. L’edicolante e rivenditore di generi vari confessa al nuovo giovane prete, arrivato su quell’isoletta dalmata dove tutti si conoscono, che lui “uccide esseri umani”, la moglie almeno lo accusa di ciò visto che tra la sua mercanzia vende molti preservativi per le tresche dei residenti, che lui ben conosce. E’ lui insomma il responsabile di tanti bambini non nati, causa del forte sbilancio tra nascite e morti, che sta portando all’estinzione la popolazione dell’isola.
Da qui l’idea del prete – condivisa con l’edicolante – di bucare i preservativi prima di rivenderli, del resto bisogna facilitare il miracolo di Dio, di far nascere bambini.
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Satira divertente e tragica insieme, neanche troppo sferzante, sulla Chiesa, di un film minore, anche se nella sua Croazia ha fatto molto ridere e incassare. L’edicolante e rivenditore di generi vari confessa al nuovo giovane prete, arrivato su quell’isoletta dalmata dove tutti si conoscono, che lui “uccide esseri umani”, la moglie almeno lo accusa di ciò visto che tra la sua mercanzia vende molti preservativi per le tresche dei residenti, che lui ben conosce. E’ lui insomma il responsabile di tanti bambini non nati, causa del forte sbilancio tra nascite e morti, che sta portando all’estinzione la popolazione dell’isola.
Da qui l’idea del prete – condivisa con l’edicolante – di bucare i preservativi prima di rivenderli, del resto bisogna facilitare il miracolo di Dio, di far nascere bambini. L’isola diviene famosa per la sopravvenuta fertilità media e meta di visite dal mondo intero. Matrimoni riparatori si celebrano tra i locali e il giovane prete riceve il plauso del suo vescovo, “precipitatosi” nell’isola per timore di un qualche nuovo scandalo pedofilo. Al vedere il lussuoso yacht un residente ignaro di quell’arrivo dice che non può che appartenere a un politico o a un mafioso, e si tratta del vescovo! Qualcuno può aver accusato il film di blasfemia, almeno per il titolo in italiano, dove la seconda O di “vostro” è rappresentata proprio da un preservativo aperto, di ciò si tratta del resto.
Che il Padre sia “vostro” e non “nostro” fa riflettere sulle appartenenze religiose, qui pare che la preghiera (dalla Chiesa cattolica considerata la più bella, che però contiene una bugia ripetuta pedissequamente, cioè che noi “rimettiamo i peccati ai nostri debitori” …) dica soprattutto: affari vostri, sbrigatevela voi, il Padre non può pensare a tutto, mentre un’appartenenza religiosa a volte funge da caratteristica deresponsabilizzante. Film decisamente minore e tanto ingenuo, pur con qualche personaggio che si fa ricordare, come la “matta” o considerata tale che, come spesso è compito dei matti, dice verità senza riverenze.
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fabiofeli
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lunedì 2 giugno 2014
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natalità indifesa
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Padre Vostro di Vinko Brešan
Padre Fabijan (Kresimir Mikic) viene inviato In una isoletta della Dalmazia come viceparroco di Don Jakov (Zdenko Botic), che è impegnato in varie attività con i parrocchiani, alcune chiare ed apprezzate, altre nascoste e meno confessabili. Il giovane prete si preoccupa subito per il numero di decessi non compensato da nuova natalità.
Con la complicità del giornalaio (Niksa Butijer) e del farmacista del posto (Drazen Kuhn) escogita un originale piano per rovesciare il preoccupante fenomeno: basta forare i profilattici con uno spillo, prima della vendita effettuata solo dai due compari, e sostituire le pillole anticoncezionali con corroboranti vitamine.
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Padre Vostro di Vinko Brešan
Padre Fabijan (Kresimir Mikic) viene inviato In una isoletta della Dalmazia come viceparroco di Don Jakov (Zdenko Botic), che è impegnato in varie attività con i parrocchiani, alcune chiare ed apprezzate, altre nascoste e meno confessabili. Il giovane prete si preoccupa subito per il numero di decessi non compensato da nuova natalità.
Con la complicità del giornalaio (Niksa Butijer) e del farmacista del posto (Drazen Kuhn) escogita un originale piano per rovesciare il preoccupante fenomeno: basta forare i profilattici con uno spillo, prima della vendita effettuata solo dai due compari, e sostituire le pillole anticoncezionali con corroboranti vitamine.
Detto e fatto: il boom di gravidanze è tale che richiama sull’isola dall’intera Europa torme di coppie di turisti con problemi procreativi. Ma nascono i problemi di chi cerca i piaceri del sesso senza conseguenze. Un neonato, Josè, viene abbandonato alla vecchia maniera sull’uscio della canonica: il giornalaio e la moglie, coppia infeconda, cercano di tenere per loro il bimbo fingendo una gravidanza che non c’è stata.
Ma altri problemi ben più gravi sorgono come funghi …
La storia, condotta sul filo di una ironia degna del miglior Kusturica e della comicità yiddish e dei colpi di scena del Mihaileanu del bellissimo Train de vie, strappa molte risate e giunge persino a commuovere, quando la madre del neonato abbandonato affida al genitore adottivo il suo bambino.
Uno sguardo amaro e malinconico sulle sovrastrutture ideologiche, sociali e religiose che ci imprigionano.
I protagonisti sono tutti bravi con una menzione speciale per Kresimir Mikic, che sfiora la impassibile bravura di Alec Guinness dei tempi migliori, al quale per altro assomiglia un po’.
Un’ottima sceneggiatura, accompagnata da un montaggio serrato e da una buona fotografia, confeziona un film pienamente godibile.
Valutazione *** ½
FabioFeli
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pressa catozzo
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martedì 27 maggio 2014
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sacramento
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Tra ottimo e discreto. "Toccare il clero può essere causa di peccato" come le diciture riportate sui pacchetti di sigarette. Film scarno ma intenso. Forse i cattolici avranno dei risentimenti? Ma gli eventi e fatti non sono dalla loro parte. Meritevole di visione e riflessione. W IL CINEMA SEMPRE.
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yrock
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giovedì 22 maggio 2014
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dissacrante al punto giusto
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I personaggi sono decisamente bizzarri, ma non improbabili in un ambiente così chiuso, come quello di un isoletta croata. La popolazione ha come unica "giurisdizione" quella della Chiesa cattolica, insomma i due preti della parrocchia sono i punti di riferimento morali e "legislativi". Il film è un profondo attacco alle forme di conservatorismo, effettivamente,non solo sul fronte religioso. C'è il croato nazionalista che odia i bosniaci ( e praticamente tutti i non-croati),genitori oppressivi verso le vite dei figli, persino la "matta del villaggio" è una cattolica bigotta ed in questo scenario, la questione dei preservativi diviene il pretesto per l'attacco alla tradizione. Gli effetti collaterali dell'associazione segreta di padre Fabjian per incrementare le nascite, sono bizzarri e danno un certo ritmo alla narrazione.
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I personaggi sono decisamente bizzarri, ma non improbabili in un ambiente così chiuso, come quello di un isoletta croata. La popolazione ha come unica "giurisdizione" quella della Chiesa cattolica, insomma i due preti della parrocchia sono i punti di riferimento morali e "legislativi". Il film è un profondo attacco alle forme di conservatorismo, effettivamente,non solo sul fronte religioso. C'è il croato nazionalista che odia i bosniaci ( e praticamente tutti i non-croati),genitori oppressivi verso le vite dei figli, persino la "matta del villaggio" è una cattolica bigotta ed in questo scenario, la questione dei preservativi diviene il pretesto per l'attacco alla tradizione. Gli effetti collaterali dell'associazione segreta di padre Fabjian per incrementare le nascite, sono bizzarri e danno un certo ritmo alla narrazione. Il finale è duro e netto, di quelli inaspettati.
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francescosole
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mercoledì 21 maggio 2014
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strepitoso
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francescosole
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mercoledì 21 maggio 2014
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sorprendente
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