Se chiudo gli occhi non sono più qui

Mi è piaciuto moltissimo, dall'inizio alla fine, senza un momento di distrazione o di stanchezza, neanche minimo. All'inizio osservavo Kiko e ciò che gli ruotava intorno con interesse, ma un filo di distanza. Un ragazzo filippino, un bus sgangherato al di là di una rete, una situazione familiare anomala... Poi di colpo sono stata catapultata nel suo mondo. E' stato il momento preciso in cui Kiko apre le porte dell'autobus a Ettore. Non so perché sia stato proprio quel momento lì, né se sia voluto,però a me ha fatto questo effetto. Da allora è stato un crescendo di empatia, di emozione e anche di commozione (confesso che a un certo punto ho pianto, e che la gola si è stretta a più riprese). Il film ha toccato tante corde. E le ha toccate con delicatezza. Delicatezza, intensità, profondità. Difficile tirare in ballo quelle domande universali senza inciampare nella banalità. Invece il film non l'hai mai sfiorata. Non c'è una parola fuori posto, una risposta inadeguata. E trovo splendida ed efficace l'idea dei sassi. Infine gli attori, davvero bravissimi. Tutti.