pat bateman
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mercoledì 15 febbraio 2023
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un film a dir poco abominevole
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Ragazzi, io non so come facciate a promuovere un film del genere. Spazzatura della peggior specie.
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dandy
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martedì 22 settembre 2015
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tentare va bene,ma riuscire?
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Ispirato alle vere gesta di un trio di "soliti idioti"a metà anni '90,di cui vediamo le foto nei titoli di coda(due sono stati giustiziati),l'ennesima storia di chi vuole avere tutto e finisce per perdere tutto,inseguendo il sogno americano secondo una visione distorta e malata(più o meno,la causa di ogni fattaccio di sangue negli U.S.A.).Una black comedy che graduatamente diventa più tragica,dove il punto di vista è rigorosamente neutro.Nessuno dei protagonisti suscita(e merita)simpatia,e il concetto di banalità del male(o sarebbe meglio dire idiozia del male in questo caso)fa presto capolino.Il regista sembra aver cercato di liberarsi dell'etichetta di reazionario girando con un budget ridotto rispetto ai suoi film precedenti e raccontando una storia ben poco eroica.
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Ispirato alle vere gesta di un trio di "soliti idioti"a metà anni '90,di cui vediamo le foto nei titoli di coda(due sono stati giustiziati),l'ennesima storia di chi vuole avere tutto e finisce per perdere tutto,inseguendo il sogno americano secondo una visione distorta e malata(più o meno,la causa di ogni fattaccio di sangue negli U.S.A.).Una black comedy che graduatamente diventa più tragica,dove il punto di vista è rigorosamente neutro.Nessuno dei protagonisti suscita(e merita)simpatia,e il concetto di banalità del male(o sarebbe meglio dire idiozia del male in questo caso)fa presto capolino.Il regista sembra aver cercato di liberarsi dell'etichetta di reazionario girando con un budget ridotto rispetto ai suoi film precedenti e raccontando una storia ben poco eroica.Ma non rinuncia al solito stile concitato zeppo di inquadrature bizzarre e sofisticate che non sono di alcuna utilità per la storia.Le varie voci off che scandiscono gli eventi(inclusa quella dell'odioso Kershaw)sono fastidiose,come le didascalie che introducono i personaggi,spiegano le situazioni e ci ricordano nei momenti più truci che "E' ANCORA UNA STORIA VERA".Sminuiscono il senso della tragedia.Gli attori fanno il loro dovere.Johnson,in particolare,ha fatto decisamente parecchi progressi dopo insulsi action movies e commediacce scarse.Ma il tentativo di distruggere valori e miti portanti del sistema americano si ferma alla superficie.Il pomparsi con gli steriodi per esempio,malgrado le conseguenze tragiche di cui fa spese Doorbal,non è particolarmente criticato.E così tutto il resto,dall'avidità al bigottismo alla droga e alla palese stupidità di certe donnine che sembrano ragionare solo con le parti intime.Il divertimento c'è ma viene appesantito dalla grevità e dalla lunghezza eccessiva.Con più coraggio Bay avrebbe potuto girare il suo film migliore,ma va anche detto che il pubblico,voltandogli le spalle(incassi scarsi)sicuramente l'avrà fatto tornare sui suoi passi.Molto meglio incassare che cercare di girare qualcosa che abbia sostanza autentica.
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eugenio98
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martedì 18 agosto 2015
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la disperata ricerca d'un sogno inesistente
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Daniel Lugo è un istruttore di fitness deciso a inseguire il sogno americano e vivere nel successo. Quando un ricco imprenditore si presenta alla sua palestra, Daniel decide di mettere in scena un rapimento e sottrargli tutti gli averi con l’aiuto degli amici Paul e Adrian.
Commedia nera, diretta da Michael Bay, Pain & Gain si ispira a fatti reali per raccontare una parabola umana sull’avidità e il superamento del punto di non ritorno. Daniel Lugo è un uomo senza principi morali, freddo e determinato a raggiungere il suo obiettivo: vuole essere un vincente e crede che l’unico modo per esserlo sia avere il denaro. Compagno di Daniel è Adrian Doorbal che, a causa di un massivo uso di steroidi, si ritroverà con un problema piuttosto grave: grazie alle chiacchiere del suo “maestro”, verrà invischiato in una questione più grande di lui.
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Daniel Lugo è un istruttore di fitness deciso a inseguire il sogno americano e vivere nel successo. Quando un ricco imprenditore si presenta alla sua palestra, Daniel decide di mettere in scena un rapimento e sottrargli tutti gli averi con l’aiuto degli amici Paul e Adrian.
Commedia nera, diretta da Michael Bay, Pain & Gain si ispira a fatti reali per raccontare una parabola umana sull’avidità e il superamento del punto di non ritorno. Daniel Lugo è un uomo senza principi morali, freddo e determinato a raggiungere il suo obiettivo: vuole essere un vincente e crede che l’unico modo per esserlo sia avere il denaro. Compagno di Daniel è Adrian Doorbal che, a causa di un massivo uso di steroidi, si ritroverà con un problema piuttosto grave: grazie alle chiacchiere del suo “maestro”, verrà invischiato in una questione più grande di lui. Paul Doyle è un ragazzone che crede di aver trovato la via del Signore, ma si unirà comunque agli altri due delinquenti a causa di guai finanziari.
Michael Bay riesce a mascherare, anche grazie all’abilità degli sceneggiatori, un soggetto estremamente triste ma in cui, tuttavia, si ride per il grottesco. I protagonisti si spingeranno talmente oltre da ritrovarsi con due cadaveri e braccati dalla polizia. Il regista esemplifica tutto ciò in una semplice eppure complessa sequenza: un solidissimo movimento di macchina abbraccia ogni cosa, di stanza in stanza, aumentando il pathos e la tensione fino ai due omicidi, così sgretolando quel sapore di commedia nera avuto fino a quel momento.
Se in The Wolf of Wall Street Martin Scorsese ci mostra l’avidità della finanza descrivendo l’elegante mostro di Jordan Belfort, Michael Bay ci serve un dramma sulla stupidità e l’incompetenza con le loro conseguenze. In questo scenario, azzeccatissimo è Ed Harris nel ruolo del poliziotto: una sorta di Clint Eastwood/Challagan che veglia sulla metropoli, riportando l’ordine dal caos. Mark Wahlberg, Dwayne Johnson e Anthony Mackie sono strabilianti nel serrato ritmo narrativo e incarnano, alla perfezione, i ruoli di “malviventi dilettanti”.
Un film che mostra il lato oscuro e privo di cervello dell’America, rappresentato benissimo: è il miglior Bay.
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enzo70
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sabato 6 dicembre 2014
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bay centra l'obiettivo anche grazie a wahlberg
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Tratto da una storia vera, Pain & Gain è uno dei tanti viaggi che il cinema dedica al mondo della criminalità e dei suoi deliri. Un istruttore di fitness, interpretato benissimo da Mark Wahlberg, cerca il successo e l’affermazione nella palestra di gente facoltosa non è sufficiente. Decide, quindi, che per vivere alla grande occorre pensare alla grande e non si pone problemi se per arrivare all’obiettivo deve sequestrare un suo facoltoso cliente. Come complici sceglie due suoi colleghi, come lui dotati di molti muscoli ma di poca intelligenza. Dal sequestro all’omicidio la strada è molto breve. Per quanto per molti profili paradossale, la capacità di Michael Bay di narrare la storia con una grande semplicità che salta anche le debolezze dei muscolosi protagonisti e l’ottima prova di Wahlberg rendono questo film estremamente avvincente, centrando l’obiettivo per un film di questo tipo.
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Tratto da una storia vera, Pain & Gain è uno dei tanti viaggi che il cinema dedica al mondo della criminalità e dei suoi deliri. Un istruttore di fitness, interpretato benissimo da Mark Wahlberg, cerca il successo e l’affermazione nella palestra di gente facoltosa non è sufficiente. Decide, quindi, che per vivere alla grande occorre pensare alla grande e non si pone problemi se per arrivare all’obiettivo deve sequestrare un suo facoltoso cliente. Come complici sceglie due suoi colleghi, come lui dotati di molti muscoli ma di poca intelligenza. Dal sequestro all’omicidio la strada è molto breve. Per quanto per molti profili paradossale, la capacità di Michael Bay di narrare la storia con una grande semplicità che salta anche le debolezze dei muscolosi protagonisti e l’ottima prova di Wahlberg rendono questo film estremamente avvincente, centrando l’obiettivo per un film di questo tipo.
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bluberry
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domenica 6 luglio 2014
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orrore
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Noioso, noioso, noioso. L'idea di base è carina, persone che vivono una vita mediocre e credomo di meritare di più. Ma è strutturato male, è lento, dialoghi scontanti, per nulla stimolanti... è stata una fatica arrivare fino alla fine de film xD
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filippo catani
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martedì 10 giugno 2014
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una storia da non credere
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Miami. Tra l'inverno del '94 e l'estate del '95 un gruppo di palestrati decide di cambiare vita e per farlo decidono di rapire un facoltoso cliente della palestra per portargli via tutti i soldi e le proprietà. Tratto da una storia vera.
Probabilmente se fosse stata un'opera di finzione lo spettatore avrebbe abbandonato la visione con una sonora risata su un film ritraente dei palestrati che combinano disastri a destra e a manca. Il fatto è che la storia è tratta da fatti realmente accaduti e si rimane perciò incollati alla visione per vedere fin dove la stupidità umana può spingersi. Il capo, Lugo, è trascinato dai consigli di uno dei mille motivatori a stelle e strisce ed è animato da un distorto patriottismo.
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Miami. Tra l'inverno del '94 e l'estate del '95 un gruppo di palestrati decide di cambiare vita e per farlo decidono di rapire un facoltoso cliente della palestra per portargli via tutti i soldi e le proprietà. Tratto da una storia vera.
Probabilmente se fosse stata un'opera di finzione lo spettatore avrebbe abbandonato la visione con una sonora risata su un film ritraente dei palestrati che combinano disastri a destra e a manca. Il fatto è che la storia è tratta da fatti realmente accaduti e si rimane perciò incollati alla visione per vedere fin dove la stupidità umana può spingersi. Il capo, Lugo, è trascinato dai consigli di uno dei mille motivatori a stelle e strisce ed è animato da un distorto patriottismo. Gli altri due sono personaggi altrettanto borderline: uno crede di essere una sorta di pseudo messaggero di Dio mentre l'altro è alle prese con una disfunzione erettile probabilmente derivata dall'eccessivo uso di steroidi. Insomma una banda che più sgangherata non si potrebbe e animata da una serie di mosse demenziali che ovviamente non porteranno nulla di buono. Bene il cast con Wahlberg e Johnson in grande spolvero e l'ottimo innesto di Ed Harris ma soprattutto a stupire è Micheal Bay che a fronte dei film "spaccatutto" ad alto budget riesce a regalarsi una pellicola ben fatta rendendo alla perfezione l'aria tragicomica dell'intera vicenda. Buona anche la scelta della colonna sonora.
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jacopo b98
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sabato 10 maggio 2014
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eccellente michael!
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Miami, 1995. Daniel Lugo (Wahlberg), un personal trainer, decide di inseguire il sogno americano e di diventare un vincente. Per farlo, seguendo la scaletta insegnatagli da un cinese (Jeong) diventato ricco, decide di rapire un ricchissimo e antipaticissimo cliente (Shalhoub) della palestra in cui lavora per estorcergli tutti i suoi beni. Si fa aiutare nell’impresa da altri due body-builder deficienti (Mackie e Johnson). Naturalmente nulla andrà come previsto e la vicenda finirà in una macabra strage. Attualmente due dei tre rapitori sono condannati a morte, il terzo, poiché ha collaborato con la giustizia, ha scontato una pena di quindici anni e ora è libero, con l’impegno a chiedere scusa.
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Miami, 1995. Daniel Lugo (Wahlberg), un personal trainer, decide di inseguire il sogno americano e di diventare un vincente. Per farlo, seguendo la scaletta insegnatagli da un cinese (Jeong) diventato ricco, decide di rapire un ricchissimo e antipaticissimo cliente (Shalhoub) della palestra in cui lavora per estorcergli tutti i suoi beni. Si fa aiutare nell’impresa da altri due body-builder deficienti (Mackie e Johnson). Naturalmente nulla andrà come previsto e la vicenda finirà in una macabra strage. Attualmente due dei tre rapitori sono condannati a morte, il terzo, poiché ha collaborato con la giustizia, ha scontato una pena di quindici anni e ora è libero, con l’impegno a chiedere scusa. Si ride, e anche parecchio, in questo nuovo film di Mr. Transformers Michael Bay. Ma alla fine, quando cala il sipario e appare la scritta Directed by Michael Bay, si prova solo disgusto, orrore, sconvolgimento. Perché quella di Pain & Gain è una storia vera. Verissima. E più volte il regista ha l’accortezza di ricordarcelo con una serie di cartelli (esemplare la scena in cui Doyle [Johnson] brucia le mani per strada e compare la scritta Questa è ancora una storia vera). Anche perché se no davvero si farebbe fatica a credere a ciò che si vede. Ma, a parte l’orrore per gli agghiaccianti eventi narrati, Pain & Gain è bello. Anzi, molto bello! E questo non è un aggettivo molto usato per i film di Michael Bay. Tuttavia questo è l’unico film che non mi sarei mai visto uscire dalla sua testa: è un film che fondamentalmente condanna e prende in giro l’intero american dream, e Bay è probabilmente il regista più patriottico che mai abbia portato le sue opere sul grande schermo…fino a ieri almeno. È la storia di tre idioti fondamentalmente che inseguono un sogno, quello di diventare dei vincenti, che non si è mai realizzato, per nessuno. È la folle storia in cui tre polli cercano di diventare ricchi e falliscono cadendo tra e grinfie della violenza. E di violenza ce n’è tanta, tantissima. Con ciò il film è fondamentalmente una parodia dell’intero sistema americano, in cui si ride per non piangere. E al tutto contribuiscono tre attori in gamba, perfetti per i rispettivi ruoli, una regia eccessiva e senza dubbio la colonna sonora di Steve Jablonsky. E alla fine, il siparietto demente della prima parte è rotto da quello spaventoso inseguimento finale che abbandona la comicità. La battuta finale poi è perfetta: “Mi chiamo Daniel Lugo, e credo nel fitness”. Ennesima controprova dell’imbecillità di una società intera e di un tipo di uomini. E così Pain & Gain senza dubbio il più bel film di Bay, ma anche uno dei migliori film dell’anno! Da non perdere!
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liuk!
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domenica 19 gennaio 2014
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elogio alla stupiditá
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Se non avessero dimostrato che la storia é effettivamente vera, avrei pensato ad una brutta copia di un film tarantiniano, ma, se pur incredibile, il plot é tratto da un caso realmente avvenuto. Da non crederci.
La narrazione è veloce, non lascia tregua. I colori vivaci e lo stile é il solito di Bay, con i suoi pro ed i suoi contro. Bravissimi i tre protagonisti che rendono bene i killer palestrati e microcefali.
Il risultato finale é buono, divertente ed agghiacciante al tempo stesso.
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kyotrix
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domenica 5 gennaio 2014
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non ho retto
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Mi sono fermato a metà film, proprio non ce la facevo a continuare per la stupidaggine dei protagonisti. Boh, potrà piacere, a me no di sicuro.
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fragiacomo.tzar96
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martedì 31 dicembre 2013
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bello!!
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Devo dire che è un film dove all'inizio avevo molti pregiudizi negativi ma quando lo sono andato a vedere mi sono ricreduto tantissimo.
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