enzo70
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venerdì 8 gennaio 2016
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un viaggio nel disagio dell'uomo
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Jimmy Picard è un uomo in cerca d’identità e i frequenti attacchi di mal di testa gli rendono la vita impossibile. Reduce di guerra e di etnia indiana Jimmy viene ricoverato a Topeka in un centro neurologico specializzato nelle cure delle patologie dei veterani. Ma gli specialisti di Topeka non riescono a comprendere le ragioni dei malesseri di Jimmy e chiamano Georges Deveraux, un antropologo e psicoanalista ungherese, per indagare meglio sulle ragioni dei mal di testa di Jimmy. Inizia così un lungo ed intenso percorso relazionale tra i due che porterà ad individuare in un profondo disagio psico sociale la causa primaria dei dolori dell’indiano.
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Jimmy Picard è un uomo in cerca d’identità e i frequenti attacchi di mal di testa gli rendono la vita impossibile. Reduce di guerra e di etnia indiana Jimmy viene ricoverato a Topeka in un centro neurologico specializzato nelle cure delle patologie dei veterani. Ma gli specialisti di Topeka non riescono a comprendere le ragioni dei malesseri di Jimmy e chiamano Georges Deveraux, un antropologo e psicoanalista ungherese, per indagare meglio sulle ragioni dei mal di testa di Jimmy. Inizia così un lungo ed intenso percorso relazionale tra i due che porterà ad individuare in un profondo disagio psico sociale la causa primaria dei dolori dell’indiano. Film complesso di grande intensità narrativa, anche tenendo conto che la storia di Jimmy P. è vera, Arnaud Desplechin può avvalersi di Benicio Del Toro che è semplicemente perfetto in questa parte. Le visioni di Jimmy P. rappresentano un lungo viaggio nelle paure dell’uomo, nei fantasmi del vissuto spesso combattuti con la fuga nelle droghe e nell’alcool. Ma qualcosa rende questo film, come detto di grande complessità, piatto, come le pianure del Montana dice la critica, forse un po’ noioso dico io. E la stratosferica interpretazione di Del Toro rende a creare un disagio interiore che ad un certo punto si trasferisce allo spettatore.
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beatrice
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domenica 17 agosto 2014
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" ...donne dal cuore virile..."
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UN FILM PROFONDO, POETICO,IPNOTIZZANTE.
SEPPUR AMBIENTATO IN AMBIENTI CIRCOSCRITTI E CON POCA AZIONE, IL FILM TIENE COMUNQUE ALTA LA TENSIONE, COME SE DOVESSE SUCCEDERE SEMPRE QUALCOSA...E IN QUESTA ATTESA SI DISPISEGA IL DIALOGO E LA CONOSCENZA DI QUESTI DUE UOMINI SPECIALI...TENERI, DISARMATI E OSSESSIVI, GRANDI NELLE LORO ACCETTAZIONE DEL MALE PROFONDO, OFFRENDO LA POSSIBILITA DI UN ETERNO RISCATTO.
INTERPRETAZIONE MAGNIFICA DI ENTRAMBI GLI ATTORI IN UNA PIECE QUASI TEATRALE.
TANTO GOFFO E INGOMBRANTE BENICIO DEL TORO, QUANTO PICCOLO E APPARENTEMENTE SVAMPITO L'ALTRO.
UN INTRECCIO FORMIDABILE DOVE LE PAROLE LASCIANO IL POSTO ALLE ESPRESSIONI INTIME E INEQUIVOCABILI DI CHI ATTRAVERSA QUEL TIPO DI PERCORSO.
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UN FILM PROFONDO, POETICO,IPNOTIZZANTE.
SEPPUR AMBIENTATO IN AMBIENTI CIRCOSCRITTI E CON POCA AZIONE, IL FILM TIENE COMUNQUE ALTA LA TENSIONE, COME SE DOVESSE SUCCEDERE SEMPRE QUALCOSA...E IN QUESTA ATTESA SI DISPISEGA IL DIALOGO E LA CONOSCENZA DI QUESTI DUE UOMINI SPECIALI...TENERI, DISARMATI E OSSESSIVI, GRANDI NELLE LORO ACCETTAZIONE DEL MALE PROFONDO, OFFRENDO LA POSSIBILITA DI UN ETERNO RISCATTO.
INTERPRETAZIONE MAGNIFICA DI ENTRAMBI GLI ATTORI IN UNA PIECE QUASI TEATRALE.
TANTO GOFFO E INGOMBRANTE BENICIO DEL TORO, QUANTO PICCOLO E APPARENTEMENTE SVAMPITO L'ALTRO.
UN INTRECCIO FORMIDABILE DOVE LE PAROLE LASCIANO IL POSTO ALLE ESPRESSIONI INTIME E INEQUIVOCABILI DI CHI ATTRAVERSA QUEL TIPO DI PERCORSO.
MAGARI TUTTI GLI PSICOTERAPEUTI FOSSERO COSI TRASGRESSIVI......., E COMUNQUE UN INVITO AD AFFRONTARE LA PAURA.
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brian77
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sabato 15 marzo 2014
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purtroppo noioso
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L'ho trovato veramente noioso, a tratti quasi estenuante. In originale, poi, l'interpretazione di Benicio Del Toro era faticosissima da subire. Certi pregi sulla carta, teorici o di professionalità purtroppo non reggono quando ogni minuto di film dura un quarto d'ora perché non riesce a interessare.
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