Prossima Fermata - Fruitvale Station |
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Un film di Ryan Coogler.
Con Michael B. Jordan, Octavia Spencer, Melonie Diaz, Ahna O'Reilly, Chad Michael Murray.
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Titolo originale Fruitvale Station.
Drammatico,
durata 85 min.
- USA 2013.
- Wider Films
uscita giovedì 13 marzo 2014.
MYMONETRO
Prossima Fermata - Fruitvale Station
valutazione media:
3,10
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Una morte ingiusta ed inaspettatadi FlyantoFeedback: |
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giovedì 20 marzo 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Film che narra la reale storia di Oscar Grant, un ventiduenne californiano di colore, che la notte tra il 31 Dicembre 2008 e le prime ore della mattina dell' 1 Gennaio 2009 viene ucciso con un colpo di pistola da un poliziotto che lo aveva fermato sulla metropolitana, alla stazione di Fruitvale di San Francisco, in seguito ad una nascente rissa. Nel corso della vicenda è filmata l'intera giornata che il giovane ha trascorso prima di festeggiare il Capodanno all'aperto e si viene a conoscenza che egli è legato ad una ragazza portoricana da cui ha avuto anni prima una bimba, che è da poco uscito di prigione per questioni di spaccio di droga, che ha perso il lavoro al supermercato per mancanza di disciplina e di volontà, e che vorrebbe tanto ravvedersi e cominciare a condurre una vita da persona matura e responsabile. Purtroppo una lite nascente con un ex-galeotto, suo compagno di prigione, nella metropolitana determinerà l'arrivo della polizia e l'incidente in cui egli soccomberà mortalmente ed ingiustamente.
L'esordiente regista Ryan Coogler filma un 'opera prima che si rivela essere interessante e di pregio in quanto essa risulta perfettamente inserita e completa nella lunghezza temporale ideale di circa 90 minuti. In essi egli ha infatti condensato tutta la storia dandoci dello sfortunato protagonista un ritratto completo e quanto mai esauriente, che ben rappresenta quale persona realmente fosse. Lo spettatore così si fa un'idea chiara e precisa dei rapporti che egli aveva con la famiglia, con gli amici, con l'ambiente che abitualmente frequentava e delle sue aspirazioni e proponimenti, sino alla sua morte accidentale ed ingiusta che non viene però presentata in forma di aperta denuncia od accusa ma, come nel corso appunto dell'intera pellicola, con uno stile lineare, asciutto ed obiettivo che giunge direttamente allo scopo di far riflettere lo spettatore e condurlo inevitabilmente alla conclusione del cattivo operato della polizia in questo preciso frangente e del conseguente decesso dello sfortunato giovane di colore. Ed il pregio di quest'opera prima, a mio parere, sta proprio in ciò: nessuna accusa diretta, nessun commento a favore o meno, bensì la pure e semplice, ma quanto mai efficace, rappresentazione oggettiva dei fatti accaduti. Ed il regista vi riesce in pieno consegnando un film crudo e toccante allo stesso tempo.
Una vera sorpresa giustamente premiata al Sundance Festival.
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