Die Hard - Un buon giorno per morire

Film 2013 | Azione, +16 97 min.

Regia di John Moore. Un film con Bruce Willis, Jai Courtney, Sebastian Koch, Radivoje Bukvic, Cole Hauser, Yuliya Snigir. Cast completo Titolo originale: A Good Day To Die Hard. Genere Azione, - USA, 2013, durata 97 minuti. Uscita cinema giovedì 14 febbraio 2013 distribuito da 20th Century Fox Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 - MYmonetro 2,25 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 27 febbraio 2013

Ritorna John McClane nelle sue esaltanti avventure, stavolta sarà di scena in Russia. In Italia al Box Office Die Hard - Un buon giorno per morire ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 2,1 milioni di euro e 976 mila euro nel primo weekend.

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Consigliato nì!
2,25/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 1,50
PUBBLICO 2,75
CONSIGLIATO NÌ
Grado zero dell'intrattenimento action, ma Bruce Willis rimarrà per sempre l'ultimo boyscout.
Recensione di Boris Sollazzo
mercoledì 13 febbraio 2013
Recensione di Boris Sollazzo
mercoledì 13 febbraio 2013

Il Muro di Berlino è caduto, il comunismo è crollato e John McClane, però, si sente ancora benissimo. E i soliti nemici sono sempre i russi. E ce li ripropone rispolverando una tragedia di 27 anni fa, ma soprattutto "disegnandoli" come ai tempi della Guerra Fredda. Il poliziotto che ama sgominare qualsiasi pericolo solo contro tutti, questa volta ha un compagno, si tratta del figlio John jr, detto Jack (Jai Courtney, inespressivo come pochi: non lo aiuta il collo taurino che non crea discontinuità con mascella e viso quadrato). Papà scopre che lo hanno arrestato per omicidio a Mosca e corre nella capitale russa per liberarlo, senza sapere che il piccolo di casa è un agente Cia sotto copertura che vuole sventare i progetti criminali di un politico potentissimo attraverso il suo sodale pentito. Naturalmente i rischi sono, come sempre, da Terza Guerra Mondiale. Ma due McClane possono riuscire in qualsiasi cosa, anche se non si parlano da tempo. Perché con pistole in mano, pugni e inseguimenti se la intendono alla grande.
In ogni caso prima di vedere il film è utile, anzi necessaria, un'avvertenza: questo capitolo è meglio del penultimo, ma peggiore degli altri. Quindi non c'è da esaltarsi: il giovane coprotagonista ha il carisma di una sagoma da poligono, il regista John Moore, dopo il discreto esordio di Dietro le linee nemiche è andato sempre peggiorando. E qui la mediocrità di entrambi si fa sentire. Il punto è che la saga di Die Hard è qualcosa che va oltre la critica cinematografica, è uno tra i pochi fenomeni di genere e generazionali che ha creato dei discepoli, prima ancora che degli appassionati. E per loro conta solo che Bruce Willis sia in forma, con un'arma carica in pugno e la battuta sempre pronta. Hippy ya ye compreso, anche se pronunciato una volta sola.
Fa niente se le scene d'azione sono tutte coreografia, macchine generosamente devastate, salti attraverso i vetri e schemi militari tanto elementari quanto già visti. Non puoi non divertirti con John McClane che ripete ossessivamente di essere in vacanza, con i simboli del comunismo che fermano il tempo (l'Aeroflot all'inizio, la statua di Lenin che guarda le esplosioni provocate dagli americani, il mercenario con la sigla CCCP tatuata sulla schiena), con i nomi dei nemici storpiati di proposito. Sarà anche il grado zero dell'intrattenimento action, ma il buon John ci conquistò proprio così in quel grattacielo - anche grazie al grande McTiernan - e continua a farsi voler bene anche per questo. Sarà, forse, perché rimarrà sempre l'ultimo boyscout. Il consiglio, quindi, è di godervelo nel caso amiate la saga e il suo (anti)eroe, altrimenti non ne apprezzerete la regia di (scarso) servizio né la sceneggiatura striminzita.
A chi, invece, avesse intenzione di regalarci altri capitoli della storia di questo sbirro duro e puro, il consiglio è di lasciarlo solo, com'è sempre stato. McClane non è fatto per avere un partner, men che mai un figlio non alla sua altezza.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 17 febbraio 2013
Mickey97

Bruce Willis, nonostante la sua veneranda età di ben 57 anni si mostra al pubblico come l'ideale e arzillo Boyscout, colmo di energia e vitalità, privo di arrese ed esitazioni, ma spinto all'interno del nucleo action ad alto tasso andrenalinico. Un action-movie con i fiocchi, con tanta azione curata ai minimi dettagli e con una corretta dose di ironia che all'interno del film [...] Vai alla recensione »

domenica 17 febbraio 2013
renato volpone

Riecco Bruce Willis in un film d'azione dove deve riallacciare i rapporti con il figlio che vive a Mosca. Guarda caso il figlio è un agente della CIA coinvolto in una missione pericolosissima. Si parte con un inseguimento più simile ad uno tzunami che non ad una corsa in auto e non sorprenda una Mosca priva di esercito e polizia. Nonostante questo ci si diverte molto, si ride dell'assu [...] Vai alla recensione »

martedì 9 aprile 2013
tonysamperi

SULLA SCENEGGIATURA Nel quinto episodio, Die Hard non si smentisce, presentandosi nelle vesti del più classico film d’azione, dove la trama non è particolarmente elaborata e l’adrenalina la fa da padrona. C’era grande attesa per quest’episodio, in quanto sarebbe stato decisivo nel decretare le sorti di questa saga, visto il pesante calo che si ha avuto con il [...] Vai alla recensione »

giovedì 28 marzo 2013
nedevil

Come da titolo: purtroppo Sollazzo ha,in parte ,ragione. Il film, escludendo i tanti fuochi d'artificio, offre poco... Bruce Willis è sempre un Mito ma qui deve fare i conti con la mediocrità dellla cornice (regia,sceneggiatura,personaggi). Tuttavia è un film d'azione "dimenticabile" ma piacevole. Mi fa ridere Boris Sollazzo che si preoccupa di misurare il [...] Vai alla recensione »

venerdì 22 febbraio 2013
donni romani

La serie di Die Hard, arrivata al quinto capitolo, difficilmente può stupire o spiazzare lo spettatore che sa esattamente ciò che avverrà sullo schermo e ne è ben contento, quasi che ritrovare Bruce Willis alle prese con catastrofi sempre più immani sia un piacevole e rassicurante ritorno al passato. Questa volta poi i Mc Clane sono addirittura due, perchè [...] Vai alla recensione »

domenica 14 aprile 2013
ultimoboyscout

Non si può certo dire che John McClane abbia avuto una vita comoda! Giunto a Mosca per aiutare il figlio, si ritrova la ma fia russa addosso. A 25 anni dal primo capitolo, questo è il quinto del personaggio ispirato ai romanzi di Roderick Thorp. La saga era già in affanno, questo capitolo non la risolleva ma nemmeno la affossa del tutto grazie al sempre super Bruce Willis e alla [...] Vai alla recensione »

giovedì 14 febbraio 2013
PaoloPettinato

"E' SEMPRE PER I SOLDI" dice con tono sconfortato il Detective McClane. E' da poche ore arrivato in terra straniera, non ha avuto neache il tempo di comprendere cosa stesse realmente acadendo al figlio Jack, che il Nostro Cowboy di NewYork si ritrova in uno spettacolare inseguimento lungo le fredde strade di Mosca. Una storia semplice ma dai ritmi serratissimi e con alcuni momenti [...] Vai alla recensione »

domenica 3 marzo 2013
santovito

un film adrenalinico attori ottimi ed effetti speciali particolari tuttavia come in molti film del genere si spettacolarizza non tenendo conto delle reali condizioni dei personaggi e della fisica e in questo caso troviamo rocambolesche situazioni in cui i protagonisti non riuscirebbero mai e poi mai ad uscirne illesi nella realtà assumendo caratteristiche più supereoic che reali e dove [...] Vai alla recensione »

sabato 9 marzo 2013
muttley72

L'ultima puntata della serie "Die Hard" (giustamente molto amata dai patiti degli "action movies") questa volta si svolge in Russia (a Mosca e poi a Chernobil) e non manca certo di azione: si tratta di inseguimenti su strada (molto spettacolari) e di due scene che coinvolgono 2 diversi elicotteri russi (non manca il famoso Mil Mi-24 "Hind"), con sparatorie varie dall'inizio alla fine del film.

lunedì 18 novembre 2013
a.arde93

avevo grandi aspettative per questo film cosi sono andato a vederlo al cinema e ho buttato via un pomeriggio e i soldi del bigletto, non centra niente con gli altri die hard. per me per far almeno bella figura non dovevano chiamarlo cosi questo film. dovevano chiamarlo in un altro modo. poi questo non è il seguito di niente per me la scenografia la hanno scritta in una giornata fa veramente pieta'. in [...] Vai alla recensione »

domenica 17 febbraio 2013
Trinitron

...la trama è troppo lineare ed i personaggi comprimari risultano appena abbozzati. Guardando ai precedenti "Die Hard" questo è il più (troppo) fantasmagorico per gli effetti speciali. Date un'arma a nonno McLane, sempre in grande spolvero, e questo comincia a sparare a quelli che lo "importunano" in un qualsiasi contesto sociale. Ora possiamo mandare John in Messico, in Sud Africa, in Australia.

giovedì 14 febbraio 2013
Edivad84

Beh, un grande partner lo ha avuto: Zeus Carver nel capitolo 3.

lunedì 15 luglio 2013
Lindo

Ma dai!!!! Perche dovete sempre stroncare ogni boiata del film!?  Tutto il film e' una boiata. E' proprio per questo suo essere del tutto Inverosimilissimo, che lo rende una figara pazzesca!😳😳

martedì 18 giugno 2013
mister_rh

Abbastanza noioso in confronto agli altri episodi.. La storia è troppo veloce e scontata. Guardatelo se proprio non c'è nient'altro, ma secondo me non ci si perde niente di che. Gran pubblicità alla mercedes..

lunedì 10 giugno 2013
Border

Allora, tiriamo un bel respiro... Dunque: io già avevo delle avvisaglie che qualcosa non quadrasse in questo film quando, spulciando in internet dettagli tecnici del film, ho letto che la durata era di appena 97 minuti. E lì mi si è acceso un piccolo campanello d'allarme, ma ancora non stavo dando sfogo a isterismi. Dico io: 97 minuti?!?!!?!? Dal primo al quarto capitolo il [...] Vai alla recensione »

mercoledì 17 aprile 2013
latino heat

sicuramente il meno riuscito della serie ma bruce willis ha dimostrato di avere ancora qualcosa da dire

sabato 19 settembre 2015
elgatoloco

Se togliessimo a"DIe Hard... Un buon giorno per morire"la riterritorializzazione ossia il desiderio(inconscio, negato, rimosso)del figlio agente CIA di tornare dal padre e quello, invece esplicito, del padre(che non era stato"un buon padre", lo dice egli stesso)di tornare dal figlio, rimarrebbe poco o nulla: qualche scena d'azione azzeccata, moltissime scene d'azione da [...] Vai alla recensione »

lunedì 17 febbraio 2014
Valersus

Mi accingevo a vedere scalpitante questo nuovo capitolo della saga del poliziotto più "hard" di sempre, John McClane, essendone un fan...ma devo dire che quest'ultimo capitolo mi ha molto deluso, e come me, immagino abbia deluso davvero tutti gli amanti della serie. La delusione più cocente è data dalla poca cura con cui hanno voluto realizzare la pellicola: dialoghi [...] Vai alla recensione »

lunedì 15 luglio 2013
Onufrio

L'ennesimo action-movie targato John Mcclane(B.Willis), che pur avanti con l'età rimane sempre al passo coi tempi e si ritrova con un figlio agente della Cia in missione in Russia per motivi legati ancora all'esplosione di Chernobyl e a vecchi attriti di guerra fredda Usa vs Russia; insomma, gira e rigira, il tema è sempre lo stesso, ci mancava solo l'erede in famiglia [...] Vai alla recensione »

martedì 9 luglio 2013
Cenox

Mc Lane, uno degli eroi duri e puri più famosi della storia del cinema, viene un po' bistrattato dagli ultimi due film della saga: il penultimo, che era assolutamente incredibile (non nel senso positivo della parola!) per le azioni mostrate (James Bond è mille volte più credibile...e qui dico tutto!) mentre l'ultimo, che recupera un poco di credibilità viene rovinato [...] Vai alla recensione »

lunedì 8 luglio 2013
davidenko95

C'è poco da dire: film ignobile. La trama di basa sul nulla cosmico, Bruce Willis mantiene lo stesso identico ghigno per tutta la durata del film, avrebbe potuto girarlo meglio un infante; i primi quindici minuti sono da dimenticare: tutorial su come distruggere una città e nient'altro. Per il resto vuoto... scene che trascendono l'assurdo, ben peggiori di paralleli come "I mercenari" che almeno strappano [...] Vai alla recensione »

sabato 18 maggio 2013
latino heat

bruce willis troppo forte

domenica 17 febbraio 2013
opidum

daccordissimo con il grande sollazzo. se , come me , amate john mac clane troverete ottimo questo film. ma visto che una critica va fatta per contratto non ne posso più di vedere nei film americani tanta pubblicità occulta. in questo film a farla da padrone è una nota marca di auto. jay courtney ce la mette tutta e secondo me un 6 se lo merita.

venerdì 15 febbraio 2013
opidum

ho appena letto la recensione e nei prossimi giorni andrò a vedere il film. Chiedo ufficialmente che i prossimi film della saga di James Bond vengano recensiti dal grande Boris Sollazzo. Grazie

venerdì 25 aprile 2014
Gattaiolato

Preambolo: sono un adoratore di Willis. I "Die Hard" sono i miei film d'qzione preferiti, hanno per protagonista  un violento, logorroico e pazzo che sembra non capire mai la gravità della situazione e delle sue azioni. Le trame, per essere film d'azione, son sempre state piuttosto elaborate e basate su idee interessanti.

giovedì 4 luglio 2013
arturo s

Visto oggi. Da fan John McClaine non posso essere che deluso da questo prodotto scadente. Le due stelle sono per l'action e gli effetti speciali che hanno reso questo film guardabile fino alla fine. Per il resto non ci siamo proprio. Mi domando quale malato di mente abbia potuto concepire un plot del genere. E' vero che le imprese del nostro eroe sono al limite dell'improbabile come negli [...] Vai alla recensione »

venerdì 17 maggio 2013
emmebierre

Una perla geografica nel dialogo: bisogna andare a Cernobyl... la stazione sciistica in Svizzera? No quella è GRENOBLE!!! (Francia) Una perla geografica nel film: Cernobyl non è in RUSSIA, è in UCRAINA... frontiere, passaporti, spazi aerei Inoltre, i cattivi volano a Cernobyl in elicottero, loro li raggiungono in auto... KM 1.000 (circa 12 ore di vettura).

giovedì 7 marzo 2013
pressa catozzo

Così esordisce il DAYLY NEWS autorevole quotidiano Newyorchese di critica cinematografica riguardo a quello che in italia viene annoverato come CAPOLAVORO. THIS LEADEN . LETHARGICH. ACTION FLICK - Un film piombale , letargico che non ha niente a che vedere con il precedente del 1988. Una stella tutto quì .

mercoledì 9 ottobre 2013
M.Raffaele92

 Capitolo 5: Mosca. I nemici ora sono russi, come capitava in molti film degli anni ’80, per ovvi motivi/tendenze derivanti dal clima politico della Guerra Fredda (si veda, tra i tanti, “Rocky IV”). Al di là di questo tema ormai (per forza di cose) obsoleto, dimentichiamoci stavolta ogni riferimento politico o sociale (che non è poi mai stato il piatto forte neppure [...] Vai alla recensione »

venerdì 27 settembre 2013
Liuk

Die hard é sempre Die hard, con un Bruce Willis carico ed un ritmo incessante. Grandiosa la scena dell'inseguimento su strada. Il resto non é gran cosa ma sicuramente la pellicola é divertente.

domenica 22 settembre 2013
asrdrubale03

mi è piaciuto un sacco questo film divertente e pieno di effetti speciali,fatti anche di molto bene

venerdì 1 marzo 2013
vandamme84

il film si guarda solo per le tante scene d'azione che almeno non annoiano, ma è veramente troppo cavolata. Bruce Willis è anche molto invecchiato, si di volto che di fisico ed è inadatto a continuare a fare film del genere. E poi basta con tutti questi seguiti!

venerdì 1 marzo 2013
francecavour

Il film è un classico die hard, ma quese scene sono veramente troppo banali!

martedì 12 marzo 2013
SPLEEN_L0ve

Premettendo che non sono andato al cinema aspettandomi chissà cosa, ma devo amettere che il trailer prometteva le solite cose che un die hard offre (e che lo spetatatore si aspetta): azione spettacolare e inverosimile, buone coreografie , un buon cattivo e sopratutto le battute divertenti di mclean. E qui devo dire purtroppo manca quasi tutto.. Le scene d' azione sono anonime e ridicole paragonate [...] Vai alla recensione »

domenica 17 febbraio 2013
pressa catozzo

Di nuovo...pif può paf...bang ...bung.... Crick e crack. La storia? Bhoooo, se questo e il cinema del futuro meglio la Tv. Non vincendo nessuna stella , a molti piace questo genere. D altronde rambo ci aveva preparato al cambiamento. W il cinema sempre anche quello dei botti di capodanno

lunedì 18 febbraio 2013
Henry90

Premetto che sono un grande fan della saga. Ho visto anche tutti e 4 i film precedenti, ma con questo capitolo proprio hanno toppato. Anche nei film precedenti spesso si trovavano esagerazioni, ma questa volta è davvero troppo! Salti nel vuoto senza nemmeno sapere cosa ci sia sotto, incidenti (soprattutto all'inizio) dove si esce dai veicoli indenni e senza nemmeno un graffio.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Francesco Alò
Il Messaggero

E sono 5: torna John McClane, l'unico action hero che negli anni '80 piangeva oltre che sparare. Dalla Russia con radiazione: il figlio agente della Cia rimane invischiato in una lotta tra cattivoni che lucrarono su Chernobyl e McClane è costretto a farsi una gita a Mosca per recuperare il rapporto... e pure il figlio finito in manette. L'ex videoclipparo Moore fa la scelta giusta: dimentica il bruttissimo [...] Vai alla recensione »

Massimo Bertarelli
Il Giornale

Lo sbirro veterano John McClane è sbarcato a Mosca per ritrovare il figlio Jack. Il ragazzone è un agente della Cia, deciso a mettere in salvo un gangster pentito e recuperare un prezioso file, che fa gola a un avido paperone malavitoso. Un divertente poliziesco, dal ritmo esasperato e dalla trama inconsistente, quinta, simpatica puntata di un'antica saga.

Maurizio Acerbi
Il Giornale

Venticinque anni e sentirli, purtroppo, tutti. Era il 1988 quando nelle sale irrompeva il personaggio di John McClane, protagonista assoluto della saga di Die Hard, interpretato da un Bruce Willis in forte ascesa. Un agente di polizia (diventato, nel tempo, prima tenente e poi detective) che, per le sue caratteristiche, aveva creato subito una notevole empatia con il pubblico di ogni latitudine.

Roberto Nepoti
La Repubblica

John McClane va in Russia a cercare notizie del figlio Jack, che non vede da anni. Scopre che il ragazzo è diventato un agente della Cia ed è coinvolto in un intrigo poco chiaro (anche per lo sceneggiatore, si direbbe), tra spietati oligarchi, che sono i veri responsabili del disastro di Cernobyl, e quantitativi industriali di uranio arricchito da riciclare.

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