All Is Lost - Tutto è perduto

Le immagini più belle sono le riprese subacquee che inquadrano i pesci al di sotto della zattera autogonfiabile. Da marinaio, sono rimasto infastidito dalle incongruenze fisiche riprese dal regista, forse per dovere di scena, del comportamento del mare e della barca. Durante l'affondamento della barca l'acqua all'interno del pozzetto è allo stesso livello della superficie del mare, quindi la barca aveva peso apparente pari a zero, due piombi li avrei messi.... Torna a galla tre volte...! Dopo una scuffa a tambucio chiuso non si può riempire metà barca, con tanta acqua così non navigherebbe e affonderebbe quindi non passerebbe i "capsize test" imposti dal RINa. Sono disponibili anche su youtube per i più curiosi come me. Se un solitario facesse una sequenza di errori così evidente come descritta morirebbe molto prima di metà film. Quindi, nel complesso, storia troppo distante dalla realtà; il protagonista, se si fosse trovato su una barca vera nell'oceano indiano, sarebbe morto a metà film; il regista ha stravolto la fisica che coinvolgeva la formazione di strane onde solitarie, una in particolare che ha disalberato l'imbarcazione senza il susseguirsi di altre gemelle quando lui è uscito a tagliare le drizze che trattenevano pericolosamente l'albero; barca con pescaggio normale nonostante ci sia mezza imbarcazione allagata; batteria che restituisce ancora speranze carica elettrica dopo una giornata nell'acqua di mare; barca che stenta di affondare, la barca era già affondata quando lui è uscito a poppa ed il mare stava alla stessa altezza dell'acqua nel pozzetto. Film scadente...