Allacciate le cinture

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Un film di Ferzan Ozpetek. Con Kasia Smutniak, Francesco Arca, Filippo Scicchitano, Francesco Scianna, Carolina Crescentini.
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Commedia, durata 110 min. - Italia 2013. - 01 Distribution uscita giovedì 6 marzo 2014. MYMONETRO Allacciate le cinture * * 1/2 - - valutazione media: 2,72 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
fabrizio costa domenica 16 marzo 2014
non buono Valutazione 0 stelle su cinque
57%
No
43%

non mi è piaciuto. troppo drammatico

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tavololaici domenica 16 marzo 2014
si! Valutazione 0 stelle su cinque
83%
No
17%

Si,sono totalmente daccordo con quanto scrivi. Gianni

[+] per marylene (di tavololaici)
[+] @tavololaici (di marylene)
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paolopicelli domenica 16 marzo 2014
decisamente no Valutazione 1 stelle su cinque
50%
No
50%

Dopo i primi 60 minuti avrei desiderato abbandonare la sala. La pellicola presenta una trama apocalittica, dove tutte le strutture create nei primi momenti, appassionanti, ma ultra viste, purtroppo, ormai, nel cinema "comico" italiano contemporaneo, vengono letteralmente disintegrate non da una generica "turbolenza", come le recensioni "ufficiali" comunicano, ma da una malattia grave che colpisce un protagonista con la quale il resto del cast ed il pubblico in sala sono costretti a condividerne tutta la sofferenza: di fatti questo elemento viene ben reso nel corso della cronologia e con "ben reso" intendo che proprio "fa soffrire". Non lo consiglio assolutamente, a meno che proprio non abbiate voglia di deprimervi e amareggiarvi. [+]

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roberto val sabato 15 marzo 2014
ozpetek autoreferenziale e nulla di più Valutazione 2 stelle su cinque
40%
No
60%

Ozpetek oramai è la copia sbiadita di sè stesso. Prendete LE MINE VAGANTI, un piccolo capolavoro, traslatelo tristemente qualche anno dopo, conditelo di salsedine e di bagliori leccesi, e in questo frullatore di stereotipi , di machismo che si lega ai soliti clichè gay, di questo film che tra identici protagonisti e stesso casto, a mò di quasi sequel, non rimane che un lento a tratti inguadabili, banale e a volte imbarazzante polpettone. Un film che di bello ha solo la confezione, ma che per manierismi e quant'altro lascia davvero pochissimo allo spettatore. Ottima prova di attrice di Kasia Smutniak che salva il resto del cast davvero poco sorprendente stavolta. Menzione speciale per la sua prova di totale inettitudine va a Francesco Arca che avrebbe meritato di esser doppiato. [+]

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marykioto venerdì 14 marzo 2014
allacciate le cinture... dei pantaloni? (spoiler) Valutazione 2 stelle su cinque
47%
No
53%

Il fulcro dell'ultima fatica del buon Ozpetek è il cerchio della vita che si apre e si chiude, è un film sul tempo che passa e che non lascia scampo. Arca oggi è forse alla sua più grande scommessa come attore e purtoppo in questo film, non sono riuscita a farmene un'idea per via del suo ruolo quasi marginale e quasi muto. Grandissima padrona per tutta la pellicola invece, la Smutniak che fa anche da traino al resto dei personaggi, a mio avviso, scarsamente valorizzati. Se non fosse per le deliziose battute che strizzano l'occhio al sarcasmo di Almodovar, il film sarebbe pieno di dialoghi troppo brevi e spesso di dubbia utilità. Alcuni dettagli che poi si rivelano fondamentali, non vengono ben sviluppati: per esempio, dal bando del concorso per aggiudicarsi il pub, si passa alla scena in cui se lo sono ovviamente aggiudicato, e, cosa ancora più scontata, va alla grande!! Un altro imbarazzante neo è, ahimè, la scelta dell'ambientazione: Lecce. [+]

[+] sono pienamente d'accordo (di fiorenero72)
[+] non sono d'accordo... (di pigal)
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teresina3 venerdì 14 marzo 2014
mah......ma soprattutto lei si salva???? Valutazione 2 stelle su cinque
33%
No
67%

dunque....dunque...
"siamo alle solite"...ormai purtroppo Ozpetek  non ci sorprende più ahimè!
Storia di vita di etero e omosessuali in cui i secondi sono sempre i migliori..."ahhh la sensibilità degli omosessuali" ogni scena sembra ululare ad ogni fotogramma!...
POI....le lacrime forzate volute a tutti i costi per una morte o una malattia distruttiva...è al solito la volontà di sottofondo.... condita di cinismo e sarcasmo basico di alcuni dialoghi e battute...che anche qui come al solito sono date in mano alle solite due commari e/o sorelle e/o zitelle sempre di mezza età....
La location? il salento. [+]

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luciaiannotta venerdì 14 marzo 2014
state pronti (estote parati) Valutazione 0 stelle su cinque
63%
No
38%

state pronti (estote parati) State pronti (Estote parati) Forse non è il film più bello di Ozpetek ma il contenuto non è banale. Anche se la critica non lo ha apprezzato, coinvolge lo spettatore che non si ritrova nel giornalista in crisi de "La grande bellezza" ma ha nostalgia di un figura umana come Elena. Mi sono soffermata su un aspetto che potrebbe essere il tema centrale del film: "la persona". Il dottore in ospedale dice pressappoco: Se non ci sono i malati non ci sono i medici ma rimangono le persone. La protagonista è una " persona" che valorizza, potenzia,arricchisce tutti gli altri che sono esseri inutili,diversi,automi e numeri. Nella prima scena Elena prende le parti della donna nera. [+]

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luciaiannotta venerdì 14 marzo 2014
state pronti (estote parati) Valutazione 0 stelle su cinque
100%
No
0%

State pronti (Estote parati) Forse non è il film più bello di Ozpetek ma il contenuto non è banale. Anche se la critica non lo ha apprezzato, coinvolge lo spettatore che non si ritrova nel giornalista in crisi de "La grande bellezza" ma ha nostalgia di un figura umana come Elena. Mi sono soffermata su un aspetto che potrebbe essere il tema centrale del film: "la persona". Il dottore in ospedale dice pressappoco: Se non ci sono i malati non ci sono i medici ma rimangono le persone. La protagonista è una " persona" che valorizza, potenzia,arricchisce tutti gli altri che sono esseri inutili,diversi,automi e numeri. Nella prima scena Elena prende le parti della donna nera. Il suo matrimonio non è fatto di tanti discorsi, ama Antonio così come è. [+]

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jaimesommers venerdì 14 marzo 2014
quando allacciamo le cinture? Valutazione 4 stelle su cinque
55%
No
45%

..le allacciamo al decollo e all'atterraggio! Splendido. Infatti, metaforicamente, i protagonisti allacciano le cinture proprio nelle due fasi del film: all'inizio e alla fine. E' proprio nelle fasi di vulnerabilità che paradossalmente sentono di essere vivi, protetti e di avere coraggio: al decollo di una storia d'amore, tra incertezze del futuro e la sicurezza di una passione da vivere; e all'atterraggio, tra la certezza della malattia e la protezione offerta dalla proprie radici, dagli affetti sinceri, dalla famiglia. Credo non sia casuale il buco temporale di 13 anni...può rappresentare una fase di crociera, l'assenza di problemi, la vita che scorre, tra turbolenze, alti-bassi, ma quasi. [+]

[+] da leggere (di pixidixi)
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penehlope venerdì 14 marzo 2014
ti ho amato dal primo momento... Valutazione 4 stelle su cinque
47%
No
53%

Sapevo che mi sarebbe piaciuto, come per tutti i suoi film pensavo di doverlo ri-vedere prima di esprimermi e invece mi ha colpito la semplicità con cui arriva dritto dentro e.....fuori dei suoi personaggi. Mi è piaciuto e pure tanto, scenografia e fotografia sposate in un perfetto connubio di contrasti emozionali, caldo e freddo, colore e scale di grigi, e che dire dei primi piani dedicati ai particolari dei visi, degli occhi, delle mani, il dettaglio che evidenzia ed esprime il tutto. Delicato e violento come il mare diverso della stessa spiaggia, errore e accettazione dell'amore incondizionato che sia di uomo o donna, di vita o di morte. Questo film fatto di netti contrasti coesistenti in un equilibrio dolce e amaro dove il passato è parte del presente con flashback in cui cambia la stagione conservando l'atmosfera. [+]

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