Titolo originale Wrath of the Titans.
Avventura,
durata 99 min.
- USA 2012.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 30marzo 2012.
MYMONETROLa furia dei titani
valutazione media:
2,45
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
COME PER IL CAPITOLO PRECEDENTE, LA MIA OPINIONE RESTA LA STESSA ANCHE PER QUESTO FILM. SI TRATTA DI UN FILM ESTREMAMENTE SOTTOVALUTATO DA CRITICA E PUBBLICO. IN REALTA’ IL FILM E’ MOLTO BELLO, INTENSO, TRASCINATO DALLA PRESENZA NEL CAST DI DUE MITI COME LIAM NEESON E RALPH FIENNES. LA PELLICOLA E’ SCORREVOLE, SOSTIENE UN BUON RITMO. SECONDO ME IL CAST E’ PERFETTO, EFFETTI SPECIALI E COSTUMI SONO STRAORDINARI. COME LE LOCATIONS DOVE SI SVOLGE IL FILM. PENSO CHE QUESTO FILM SIA DA VEDERE PER TUTTI COLORO CHE NON L’ HANNO VISTO. BELLO ED ASSOLUTAMENTE GODIBILE. TRE STELLINE MERITATE!
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Dopo aver ucciso il terribile Kraken, Perseo cerca di condurre una vita normale come pescatore e unico genitore del proprio figlio. Ma la lotta tra Dei e Titani è nuovamente esplosa, con i primi che stanno perdendo il controllo sui secondi. Il figlio semidio di Zeus viene richiamato per riportare l'ordine e salvare il mondo, aiutato dalla regina Andromeda, da Efesto e da Agenore per dar vita ad una nuova avventura leggendaria ma poco incisiva, una storia apocalittica a cui il cambio di regia non ha apportato i benefici sperati. La pellicola segue la scia del primo capitolo ma è più (troppo) chiassosa e ricchissima di effetti speciali con i mostri realizzati in motion capture e le esplosioni innescate dal vero nei vari combattimenti.
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Dopo aver ucciso il terribile Kraken, Perseo cerca di condurre una vita normale come pescatore e unico genitore del proprio figlio. Ma la lotta tra Dei e Titani è nuovamente esplosa, con i primi che stanno perdendo il controllo sui secondi. Il figlio semidio di Zeus viene richiamato per riportare l'ordine e salvare il mondo, aiutato dalla regina Andromeda, da Efesto e da Agenore per dar vita ad una nuova avventura leggendaria ma poco incisiva, una storia apocalittica a cui il cambio di regia non ha apportato i benefici sperati. La pellicola segue la scia del primo capitolo ma è più (troppo) chiassosa e ricchissima di effetti speciali con i mostri realizzati in motion capture e le esplosioni innescate dal vero nei vari combattimenti. In particolare quella della Chimera è riuscita benissimo nonostante sia stata girata una sola volta poichè ci sarebbero voluti troppi giorni per sistemare nuovamente gli esplosivi. Il film mescola varie storie mitologiche classiche rilette in stile fanta-action hollywoodiano, una mitologia muscolare in salsa pop, audace e cool che perde però di realismo risultando fasulla e dal sapore decisamente posticcio. Non basta quindi vedere il semidivino Perseo imbracciare il tridente e scendere negli inferi per salvare il padre Zeus catturato dai Titani, s'è fatto troppo rumore e alzata troppa polvere per non arrivare da nessunissima parte.
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Premetto che fin dagli albori del cinema credo sia stato sempre difficile fare dei film sulla mitologia; La furia dei titani è il sequel di scontro tra titani, sicuramente meno pomposo del primo episodio, più leggero, e soprattutto più corto (dura meno di un'ora e mezza), questo film prosegue le avventure di Perseo, che dopo aver sconfitto il kraken, si è dedicato ad una vita da mortale, pur avendo come padre il dio Zeus. Il risveglio del dio Kronos e la cattura di Zeus da parte di Ade ed Ares,portano il nostro valoroso semidio ad impugnare la spada e a cavallo di pegaso sconfiggere il terribile nemico.
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essendo un appasionato di mitologia greca la furia dei titani non è decisamente il film che stavo aspettando e che tutt'ora aspetto ma devo dire che dopo il deludentissimo precedente "scontro fra titani" questa volta si intravede qualcosa di meglio. la storia è un po più lavorata (anche se rimane un po banale) i personaggi ahanno leggermente più carisma, ed ovviamente la cosa fatta meglio di questo film (come quello precedente) rimangono gli effetti speciali che comunque rimangono essenziali per un fil mitologico. certo purtroppo il film va guardato come fosse un fantasy per RAGAZZI con sfondo mitologico, i dialoghi banali mancanti di quella poetica epica che contraddistingue la mitologia greca così come gli dei privi di caratteri e "corpi" appunto divini con uno Zeus che sembra un santone buon samaritano.
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essendo un appasionato di mitologia greca la furia dei titani non è decisamente il film che stavo aspettando e che tutt'ora aspetto ma devo dire che dopo il deludentissimo precedente "scontro fra titani" questa volta si intravede qualcosa di meglio. la storia è un po più lavorata (anche se rimane un po banale) i personaggi ahanno leggermente più carisma, ed ovviamente la cosa fatta meglio di questo film (come quello precedente) rimangono gli effetti speciali che comunque rimangono essenziali per un fil mitologico. certo purtroppo il film va guardato come fosse un fantasy per RAGAZZI con sfondo mitologico, i dialoghi banali mancanti di quella poetica epica che contraddistingue la mitologia greca così come gli dei privi di caratteri e "corpi" appunto divini con uno Zeus che sembra un santone buon samaritano. poi la complicata storia mitologica tramutata in una quasi banale favola fantasy. comunque qualcosa in più rispetto al precedente si è visto. [-]
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Penso che questo sequel, che vede ancora una volta protagonista il semi-Dio Perseo, figlio di Zeus, sia uno dei migliori film epici-mitologici degli ultimi tempi. Certo, bisogna tralasciare il fatto che il film non segue precisamente quello che nel mito era scritto! Però, a parte gli effetti speciali degni di un vero e proprio kolossal, sono le scene e le azioni epiche che rendono questo titolo uno dei migliori del genere. Bisogna fare un'appunto comunque: io preferirei una crudezza ancora maggiore nei combattimenti (per chi come me, ha apprezzato il gioco God of war, capirà cosa intendo...chissà se ne gireranno mai un film...) ed una trama che vada ben oltre la durata di questo film! Gli Dei verranno messi a dura prova da un patto tra il Dio degli Inferi, Ade, e il vecchio padre dello stesso e di Zeus, ovvero il Titano Crono, e solo l'aiuto di un guerriro forte come Perseo potrà impedire la distruzione della Terra.
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Penso che questo sequel, che vede ancora una volta protagonista il semi-Dio Perseo, figlio di Zeus, sia uno dei migliori film epici-mitologici degli ultimi tempi. Certo, bisogna tralasciare il fatto che il film non segue precisamente quello che nel mito era scritto! Però, a parte gli effetti speciali degni di un vero e proprio kolossal, sono le scene e le azioni epiche che rendono questo titolo uno dei migliori del genere. Bisogna fare un'appunto comunque: io preferirei una crudezza ancora maggiore nei combattimenti (per chi come me, ha apprezzato il gioco God of war, capirà cosa intendo...chissà se ne gireranno mai un film...) ed una trama che vada ben oltre la durata di questo film! Gli Dei verranno messi a dura prova da un patto tra il Dio degli Inferi, Ade, e il vecchio padre dello stesso e di Zeus, ovvero il Titano Crono, e solo l'aiuto di un guerriro forte come Perseo potrà impedire la distruzione della Terra. [-]
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E' uno dei film più banali e noiosi che abbia mai visto. Fin dall'inizio si può intuire il finale e tutto il film si sviluppa con una linearità sorprende. Nulla va storto, nessun colpo di scena se non qualche scivolone inutile che distanzia Perseo dagli altri, solo per ritrovarsi 10 secondi dopo. A volte sembra di vedere un videogioco platform in cui i personaggi si limitano a schivare pareti volanti e fiumi di lava. Il gruppo che parte e va negli inferi era abbastanza scontato anche prima che si componesse ma nonostante ciò ci sono personaggi secondari che non si sa per quale motivo li stiano seguendo e che inevitabilmente finiscono nell'anonimato.
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E' uno dei film più banali e noiosi che abbia mai visto. Fin dall'inizio si può intuire il finale e tutto il film si sviluppa con una linearità sorprende. Nulla va storto, nessun colpo di scena se non qualche scivolone inutile che distanzia Perseo dagli altri, solo per ritrovarsi 10 secondi dopo. A volte sembra di vedere un videogioco platform in cui i personaggi si limitano a schivare pareti volanti e fiumi di lava. Il gruppo che parte e va negli inferi era abbastanza scontato anche prima che si componesse ma nonostante ciò ci sono personaggi secondari che non si sa per quale motivo li stiano seguendo e che inevitabilmente finiscono nell'anonimato. I soldati ci sono, l'esercito è anche bello a vedersi, ma ha il solito ruolo marginale di carne da macello: centinaia di soldati cadono trucidati senza riuscire a dare neanche un colpo di lancia, eppure dovrebbero essere addestrati... la regina Andromeda poi è totalmente inutile, non ha un filo di carisma e di personalità e l'unico pseudo discorso fico che fa somiglia a quello di una bambina che vuole il cellulare dal padre. I dialoghi sono tutte frasi fatte, dei personaggi principali non si sa poi molto ed è difficile amarli davvero. Infine, lo scempio della mitologia che vede gettare in un calderone tutte le creature esistenti, togliendole dal loro contesto originario per adattarle alla storia. Trama priva di spessore, così inutile che sulle stesse scene si potrebbe costruire qualsiasi film fantasy in cui gli uomini sfidano un dio. Le scene sono la classica americanata, con esplosioni e lunghissime sequenze di fuoco e fiamme che riempiono pressoché metà del film. Io lo sconsiglio a tutti, è pessimo. Durante la visione non ho fatto altro che guardare quanto mancava alla fine, peggio di una lezione di diritto del lavoro.
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Poteva il cinema americano farsi scappare una traboccante miniera d’oro come spesso lo è il genere fantasy e mitologico? Domanda retorica certamente e la risposta è: No, non poteva. Ed ecco che dopo il successo dei precedenti film mitologici “Scontro fra Titani e il più recente “Immortals” arriva il secondo capitolo “La Furia dei Titani”.
Queste nuove creature sono più grandi e più cattive delle precedenti, in gioco c’è la sopravvivenza degli umani e l’immortalità degli dei.
Dopo aver sconfitto il Kraken, Perseo decide di intraprendere una vita tranquilla, stando accanto al figlio.
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Poteva il cinema americano farsi scappare una traboccante miniera d’oro come spesso lo è il genere fantasy e mitologico? Domanda retorica certamente e la risposta è: No, non poteva. Ed ecco che dopo il successo dei precedenti film mitologici “Scontro fra Titani e il più recente “Immortals” arriva il secondo capitolo “La Furia dei Titani”.
Queste nuove creature sono più grandi e più cattive delle precedenti, in gioco c’è la sopravvivenza degli umani e l’immortalità degli dei.
Dopo aver sconfitto il Kraken, Perseo decide di intraprendere una vita tranquilla, stando accanto al figlio. Il padre Zeus si presenta al suo cospetto per chiedergli aiuto.
Una grave minaccia li attende: Crono, il capo dei Titani, rischia di essere liberato dalla sua lunga prigionia e scombinare gli equilibri esistenti. Ade e Ares, figlio di Zeus, si sono alleati per liberarlo.
Perseo è inizialmente restio a farsi avanti, ma quando la minaccia giunge a mettere in pericolo la vita di suo figlio, le priorità cambiano.
“La Furia dei Titani” prosegue le storie della mitologia greca che tanto affascinano il pubblico. È ricco di sequenze d’azione, effetti speciali e affronta diverse tematiche.
Il motivo per cui la mitologia greca riesce a catturare l’attenzione, rimanendone assorbiti totalmente, lo si deve al fatto che vi si raccontano imprese eroiche, che noi ‘comuni mortali’ possiamo solo sognare di intraprendere, ma anche per i suoi stilemi: c’è la tragedia, grandi passioni, tradimenti e vendette, che seppur in minima parte ritroviamo nella vita di tutti i giorni.
In questo secondo capitolo Perseo è maturato, ha un figlio che ama e che vuol vedere crescere. Il regista Jonathan Liebesman mostra l’amore paterno, esplora il legame tra un padre e suo figlio e la rivalità tra fratelli.
Viene espressa la gelosia e la collera di un figlio nei confronti di un padre, che dedica attenzioni e il proprio bene al fratello, facendo sentire il primo la seconda scelta.
Si prende in considerazione la responsabilizzazione di un individuo nel momento in cui si ha un potere da utilizzare al meglio – situazione familiare a un altro (super)eroe: Spiderman/Peter Parker.
Per ricreare l’antica Grecia, la produzione si è spostata sull’isola di Tenerife, poi in Inghilterra per gli interni e nelle cupe cave del Galles del Sud per dare vita alla sequenza della battaglia finale.
La costruzione dei set ha impiegato tempo e tanta immaginazione. Il labirinto del Minotauro, per esempio, rappresenta “la migliore combinazione di effetti e realtà (…) realizzarlo è stato complicato, difficile, a causa di tutte quelle parti mobili e della necessità di dover apparire uno spazio infinito” ricorda lo scenografo Charlie Wood. Questo labirinto è in effetti sbalorditivo e affascinante.
Il film è stato concepito per il 3D (ma convertito in post-produzione), tutte le scelte adottate nella sceneggiatura e nella pianificazione del lavoro hanno tenuto conto di ciò. Questo per agevolare il modo di lavorare di Liebesman, il quale predilige i movimenti di macchina, la macchina a spalla, rendendo più dinamico il movimento e creando un’azione sinergica di tutti gli elementi a disposizione.
La volontà è stata quella di realizzare un film epico, che appassioni lo spettatore e lo faccia entrare nel mito, dando vita ad un’atmosfera fantastica e spettacolare che riesca a conquistarlo.
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