Vita di Pi

Ognuno può trovare il proprio senso in questo magnifico film, ma trovarvi un senso é anche svuotarlo della sua bellezza. Leggerlo come una parabola ci può dare un piacere intellettuale, ma sono le immagini a darci le emozioni più intense. Alcune scene sono straordinarie ed esprimono la potenza del  "Fisheye" del regista, capace di trasformare il mare nel cielo, un'isola in un fiore che galleggia nell'acqua, uno zoo nel tranquillo passeggio di una via del centro.
Chi domerà la tigre? Un tigrotto innamorato impegnato a domare se stesso? La ferocia della natura é dentro ognuno di noi e senza di essa tutto si fa più scuro ed opaco, ma mettendola a frutto diventiamo parte del tutto...o no? Ang Lee é il signore dell'immaginario: é lui che, con la potenza del suo sguardo, affonda la nave, scatena le tempeste, salva la tigre, educa il ragazzo e lo fa diventare padre di famiglia. Forse inutile il racconto nel racconto, un po'troppo didascalico il finale, ma sono dettagli.