Lorax - Il guardiano della foresta

Ottimo film, arrivo al dunque. Una storia che sa spaziare dall'humor a scene abbastanza (oserei dire) toccanti. Soprattutto verso la fine. Non è il classico film ambientalista e moralista. Esso si carica di significati allegorici che vanno al di là dell'ambito ecologico. Già solo il personaggio di Once-ler (che, a mio avviso, essendo stato doppiato da Mengoni, acquista quella freschezza e stravaganza in più capace di interagire meglio anche con un vasto target di pubblico, lui molto capace tra l'altro, pur facendo il cantante per mestiere, di recitare e flettere la sua voce a seconda delle varie scene.) potrebbe esere una storia a parte. E' una figura formativa, che cambia nel corso della storia, in maniera imprevedibile, per non parlare del simpaticissimo Lorax ( simpatia acquisita grazie soprattutto a DeVito che con quel suo accento USA ha incarato a pieno la figura della "nocciolina americana" -citazione del film-) che quasi come un padre, il padre che Once non ha mai avuto del tutto, insegna al ragazzo che non sempre è cosa buona essere disposti a tutto pur di arrivare al successo se poi il prezzo da pagare è la solitudine.  Sono quindi la natura e gli alberi che permettono di respirare aria pura, senza il bisogno che qualcuno, un giorno, inventi addirittura la vendita dell'ossigeno, come accade nel futuro di Ted (uno dei protagonisti), quando ormai Once-ler è in la' con gli anni e sembra essere l'unico lui, che ha eliminato per convenienza tutti gli arbusti, a sapere la soluzione per farli ricrecere. In definitiva ritorna il motivo educativo che non è solo per il pubblico al di sotto dei dieci anni, ma visto con la consapevolezza tipica dell' adulto post moderno, può essere una grande metafora di ciò che sta accadendo ad ogni aspetto del nostro mondo..da quello ecoligico, a quello culturale, a quello UMANO.