Ieri sera ero al cinema, non mi ha stupito affatto trovare in sala sia nostalgici sia giovanissimi, i Doors sono amati da tutte le generazioni in quanto gruppo di assoluto livello qualitativo. Il film o meglio il concerto (perchè è come se fossi lì) è un emozione dietro l'altra, sentire Robby Krieger, ottimo compositore e chitarrista, capace di spaziare dal flamenco a un particolare genere di chitarrismo "bottleneck", Ray Manzarek, tastierista e organista in grado di comporre ed eseguire anche melodiche linee di basso, John Densmore, batterista jazz in perfetta sintonia con i tempi teatrali e i rituali ipnotici della band, tutto questo viene catalizzato in maniera dirompente dalla voce mistica e sensuale di Jim Morrison.