Intervista esclusiva al regista Rupert Sanders.
di Luca Volpe
Una favola classica riproposta in chiave moderna, con richiami alla storia, alla mitologia e all'iconografia fantasy. In Biancaneve e il cacciatore, nuova trasposizione dell'opera dei fratelli Grimm, Rupert Sanders rivisita la versione originale guardando al rapporto tra la giovane e colui che avrebbe dovuto ucciderla. Ne evidenzia i caratteri, il coraggio e la determinazione, curando con scrupolosa attenzione gli ambienti in cui i personaggi si muovono. "Volevo che le persone si sentissero trascinate in un mondo di fiaba in cui tutti avessero timore della Foresta Oscura" dichiara il regista in questa intervista; un contributo esclusivo in cui Sunders spiega le sue intenzioni, motiva le scelte stilistiche e non nasconde di esser sempre stato, fin da bambino, un estimatore della popolare fiaba.
Distribuito da Universal Pictures, il film sarà al cinema a partire da mercoledì 11 luglio.