Resident Evil: Retribution

Ogni volta che visiono un film, mi scopro quasi sempre ad essere tendente verso atteggiamenti e/o critiche, mediamente propositive ed in certa misura "costruttive".
Propendo cioè per l' intravedere le migliori sfumature, quello che a volte si cela tra le righe, magari immaginando congetture effettivamente non implementate nello sceneggiato.. A volte anche con film che non risultano forse essere effettivamente eccelsi (vedasi "A cena con un cretino")...
E sulla' onda di questa mia "propensione" riporto le mie impressioni cercando di attenermi a una sorta di canovaccio, di forma.. Cercando di evidenziare i punti salienti, quelli che possono salvare un film insomma, renderlo almeno mediocre; ammortizzando quanto può esservi di opinabile..
Ma credo che per essere realmente franco e garantire l' obbiettività di quanto sto per dire, questa mia remora debba essere accantonata stavolta; pur essendo doveroso e corretto riportare in ultimo che non sono mai stato, non sono e forse mai sarò un estimatore o tantomeno fan di questa "serie cinematografica". Discorso proporzionalmente contrario per la saga videoludica, fonte di lunghe notti nel letto dei vecchi la notte, allorquando questa, madre di ottimi od opinabili episodi ed il sottoscritto, erano ai loro esordi rispettivamente come nuovo brand del survival horror e come giocatore di video games. Ed a questa ottima ed opinabile serie mr. Anderson millanta di ispirarsi, discostandosene completamente.
Ciò che appare sullo schermo alla pressione del tasto play é un accozzaglia assurda, un instabile miscela fra location, villain e aneddoti collati fra loro per richiamo alla storyline originale; un torrente di "reminescenze"  che sfocia in un agglomerato di situazioni che surclassano il termine "ridicolo" ed i limiti già "trascendenti" e labili della serie videoludica, dove la stereotipazione dei personaggi é tanto pronunciata ma allo stesso tempo superficiale, da rendere meno inverosimili gli omologhi poligonali selezionabili in una sessione di gioco, sorpassando di gran lena film del "calibro" di Underworld.. Il che é tutto dire..
Come per i predecessori, per il 99% del tempo le pallottole riempiono la scena e le coreografie di lotta si sprecano al modico prezzo dello stravolgimento assoluto della trama che doveva essere, se non altro il pilastro portante dello sceneggiato; con riassegnazione di ruoli, apparizioni di personaggi mai visti o riadattamento di riciclo per fare cast.
In ultima analisi si potrebbe addirittura pensare che sia stata la serie di videogiochi ad essere adattata al film, per ridimensionare tutto l' esposto rendendolo minimamente lineare, godibile e forse più "plausibile".
È talmente insalvabile che neanche la scena finale tra gatte X-Men sotto steroidi in lattex riesce a far rimediare qualche punto a questo prodotto decisamente scadente.. 
E nonostante tutto ciò il film si conclude con un finale aperto!!!
Beh.. Non che gli altri lavori Andersoniani (Mortal Kombat & co.), brillino di luce propria eh..