figliounico
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mercoledì 4 ottobre 2023
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noioso polpettone geriatrico
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Unico lungometraggio di Hoffman come regista e meno male visto il risultato ossia un polpettone sentimentale che vorrebbe essere una commedia brillante senza riuscirvi per mancanza di battute divertenti girato tutto in un ospizio di ex musicisti e cantanti d’opera lirica che cercano di sfuggire alla vecchiaia preparando un’ultima esibizione che dovrebbe salvare il geriatrico dalla bancarotta se ho capito bene il plot che forse ha ispirato tre anni dopo Sorrentino per Youth - La giovinezza ma con ben altro cast perché ben presto mi sono distratto e l’ho seguito facendo altro.
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elgatoloco
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mercoledì 24 marzo 2021
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bellissimo meta-meta-spettacolo
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"QUartet"(Dustin Hoffman, dalla pièce teatrale di Ronald Harwood, autore anche della sceneggiatura, 2012)propone la casa di riposo Beecham House,per musicisti e cantanti lirici, in cui ogni anno si svolge una sorta di gala verdiano in occasione del compleanno del grande musicista. Quando nella casa arriva Jean Horton(soprano)ex moglie di Reggie, sorgono molti problemi, anche per il fatto che Jean si rifiuta di cantare al gala , anche per indispettire l'ex-marito. Fino a un insperato happy end con un rinnovato e inatteso matrionio, succede un"pandemonio", anche considerando l'età e le condizioni di salute dei/dlle "degenti". IN questa finora unica regia di Dustin Hoffman, che rispetta pienamente la pièce di Harwood, dunque la sua origine teatrlae, nei tempi e nelle modalità.
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"QUartet"(Dustin Hoffman, dalla pièce teatrale di Ronald Harwood, autore anche della sceneggiatura, 2012)propone la casa di riposo Beecham House,per musicisti e cantanti lirici, in cui ogni anno si svolge una sorta di gala verdiano in occasione del compleanno del grande musicista. Quando nella casa arriva Jean Horton(soprano)ex moglie di Reggie, sorgono molti problemi, anche per il fatto che Jean si rifiuta di cantare al gala , anche per indispettire l'ex-marito. Fino a un insperato happy end con un rinnovato e inatteso matrionio, succede un"pandemonio", anche considerando l'età e le condizioni di salute dei/dlle "degenti". IN questa finora unica regia di Dustin Hoffman, che rispetta pienamente la pièce di Harwood, dunque la sua origine teatrlae, nei tempi e nelle modalità. IMpagabili alcune battute(rispondendo a un collega che rimpiange di non aver cantato Wagner e in particolare il suo"Tristano", un cantante lirico afferma, non si sa se per celia o per demenza senile: "I cantanti inglesi dovrebbero cantare i loro musicisti, come Vergi, Rossin, Puccini"....), ma soprattutto una tessitura filmico-teatrale(nel rispetto totale di quanto auspicava Bazin nella sua"Ontologie du cinéma")straordinaria, emerge questo film che ha un clima decisamente britannico anche sul piano architettonico(la"House"sembra parente di Downton Abbey e Maggie Smith, inteprete principlae, dl celebre telefilm è stata la"Queen", in qualche modo...)m our goedndo dell'eccezionale regia di un grande americano quale lo straordinario interprete di tanti film e di varie pièces teatrali. Proprio in virtà delle sue esperienze filmiche come teatrali, Hoffman ha costruito un film assolutamewnte unico, straordinario, che oltre alla prova della Smith nel ruolo di Jean Horton, si avvale dell'interpretazione di Tom Courtenay di Billy Connellly, di Pauline Collins, ma anche delle altre/degli altri, che erano state(i)vere(i interpreti di mjusica lirica, tanto che anche i"non lirici"-atgori puri Smith, Courtenay, Connelly e Collins, seguendo il metodo dell'"Actor' Studio"che è anche, come ben noto, quello di Hoffman, si sono documentate(i), prendendo lezione di canto, , doceumentandosi e esercitandosi. Decisamente un risultato straordinario, per un grande film che mostra ancora chiaramente come , oltrea al cinema"commerciale"vi siano spazi notevoli per il vero e grande cinema, fatto di sguardi, motvimenti anche minimi, di posture, prossemica, del"non detto"..... El Gato
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red is the rose
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mercoledì 24 marzo 2021
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i migliori attori americani...
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D'accordo, non tutti conoscono Billy Connolly, o Tom Courtenay (già più grave).
Ma definire americana Maggie Smith vuol dire saperne veramente poco di cinema, ed infatti la tua recensione tradisce questa scarsissima conoscenza, indipendente dai gusti.
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onufrio
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sabato 18 marzo 2017
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una piacevole casa di riposo
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Beecham House è una casa di riposo per anziani musicisti, soprani, tenori, tutti autori di una splendida carriera calcando i palcoscenici più importanti durante la loro vita. Ogni anno a Beecham House si tiene un Concerto di queste vecchie glorie ancora arzille e vivaci, un Concerto di beneficienza che serve anche a mantenere l'agiatezza in cui versa la splendida casa di riposo in cui si respira musica dalla mattina alla sera diretta dalla bella quanto simpatica dottoressa interpretata da Sheridan Smith. Debuto alla regia di Dustin Hoffman che basandosi su di una piéce teatrale realizza una piacevole opera dal forte significato, un inno alla vita in cui si dimostra che non è mai troppo tardi per rimediare ai propri errori.
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Beecham House è una casa di riposo per anziani musicisti, soprani, tenori, tutti autori di una splendida carriera calcando i palcoscenici più importanti durante la loro vita. Ogni anno a Beecham House si tiene un Concerto di queste vecchie glorie ancora arzille e vivaci, un Concerto di beneficienza che serve anche a mantenere l'agiatezza in cui versa la splendida casa di riposo in cui si respira musica dalla mattina alla sera diretta dalla bella quanto simpatica dottoressa interpretata da Sheridan Smith. Debuto alla regia di Dustin Hoffman che basandosi su di una piéce teatrale realizza una piacevole opera dal forte significato, un inno alla vita in cui si dimostra che non è mai troppo tardi per rimediare ai propri errori.
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sergiofi
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lunedì 4 aprile 2016
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la terza età raccontata a suon di musica
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Quartet racconta, con tocchi magistrali e la giusta dose di disincanto, storie di ordinaria quotidianità a Beecham House. Una casa di riposo per musicisti e cantanti, immersa nella campagna inglese, dove la vita di tutti i giorni scorre secondo ritmi mai banali perchè conformi all'eccezionalità dei suoi anziani ospiti. Dustin Hoffman, alla sua prima prova da regista, assembla un cast di grandi attori inglesi e li fa muovere al suono della grande musica operistica (e non solo) che ci accompagna dall'inizio alla fine del film. Non ci sono prime donne. Tutti trascorrono le loro giornate in comunione con gli altri, condividendo rimpianti e maliconia. Un tripudio di battute e di personaggi, al servizio di un'idea tratta dalla pièce di Ronald Harwood, che si gustano ancora meglio nella versione originale.
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Quartet racconta, con tocchi magistrali e la giusta dose di disincanto, storie di ordinaria quotidianità a Beecham House. Una casa di riposo per musicisti e cantanti, immersa nella campagna inglese, dove la vita di tutti i giorni scorre secondo ritmi mai banali perchè conformi all'eccezionalità dei suoi anziani ospiti. Dustin Hoffman, alla sua prima prova da regista, assembla un cast di grandi attori inglesi e li fa muovere al suono della grande musica operistica (e non solo) che ci accompagna dall'inizio alla fine del film. Non ci sono prime donne. Tutti trascorrono le loro giornate in comunione con gli altri, condividendo rimpianti e maliconia. Un tripudio di battute e di personaggi, al servizio di un'idea tratta dalla pièce di Ronald Harwood, che si gustano ancora meglio nella versione originale. Ne esce un film elegante, raffinato, spesso divertente e altre volte velato da un filo di tristezza, prevedibile nel suo sviluppo eppure coinvolgente. La conferma, come sempre, che la classe non è acqua. Sia davanti che dietro la cinepresa.
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v
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sabato 2 aprile 2016
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albert finney
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Albert Finney non risulterebbe nel cast. Potreste controllare?
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dario
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giovedì 2 luglio 2015
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delizioso
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Attenzione, cinema vero non operazione bonaria pro senectute. Sorprendente la regia di Hoffman, semplicemente grandiosa per sensibilità di tocco e commozione incorporata, non senza consapevolezza e orgoglio. Un inno alla vita senza sbavature e una simpatia per l'essere umano che non ha molti confronti. Attori meravigliosi. Tutti.
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rita branca
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venerdì 7 febbraio 2014
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"la vecchiaia non è roba da femminucce"
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Quartet film (2012) di Dustin Hoffman con Maggie Smith, Tom Courtnay, Billy Connolly, Pauline Collins, Michael Gambon, Sheridan Smith, Luke Newberry, Trevor Peacock, David Ryall, Michael Byrne
Delizioso film basato sull’omonima opera teatrale di Ronald Harwood, che ne cura la sceneggiatura e diretto magnificamente da Dustin Hoffman.
Dalla prima all’ultima sequenza, “Quartet” è perfetto in ogni dettaglio (fotografia, colonna sonora, recitazione, intreccio in ugual misura drammatico e altamente umoristico) e regala costanti emozioni allo spettatore coinvolto in una situazione dei nostri tempi che è facilmente riconoscibile: il tema è quello della terza età di un gruppo di ex musicisti di successo, ormai quasi dimenticati e privi di mezzi di sostentamento e della salute, nonché di legami familiari solidi, costretti a trascorrere l’ultimo tratto dell’esistenza a Beecham House, un pensionato che vive di beneficenza e che rischia di chiudere per insufficienza di fondi.
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Quartet film (2012) di Dustin Hoffman con Maggie Smith, Tom Courtnay, Billy Connolly, Pauline Collins, Michael Gambon, Sheridan Smith, Luke Newberry, Trevor Peacock, David Ryall, Michael Byrne
Delizioso film basato sull’omonima opera teatrale di Ronald Harwood, che ne cura la sceneggiatura e diretto magnificamente da Dustin Hoffman.
Dalla prima all’ultima sequenza, “Quartet” è perfetto in ogni dettaglio (fotografia, colonna sonora, recitazione, intreccio in ugual misura drammatico e altamente umoristico) e regala costanti emozioni allo spettatore coinvolto in una situazione dei nostri tempi che è facilmente riconoscibile: il tema è quello della terza età di un gruppo di ex musicisti di successo, ormai quasi dimenticati e privi di mezzi di sostentamento e della salute, nonché di legami familiari solidi, costretti a trascorrere l’ultimo tratto dell’esistenza a Beecham House, un pensionato che vive di beneficenza e che rischia di chiudere per insufficienza di fondi.
Il bel pensionato situato nel verde, gestito in maniera lodevole, in stile molto British, dalla dott.ssa Lucy Cogan, non è però sufficiente a colmare gli assalti della solitudine e gli attimi di malinconia che, nonostante la vivacità degli ospiti, di tanto in tanto fa capolino nell’animo di qualcuno di essi. La minaccia di imminente chiusura dell’istituzione porta a pianificare un concerto in cui i vecchi musicisti si esibiranno ed è durante le difficili fasi di tale realizzazione, complicata dai temporanei attacchi di demenza senile, che è possibile conoscere tutti i meravigliosi personaggi con le loro fragilità e bizzarrie e magari riconoscersi e ridere di sé stessi.
Dustin Hoffman, anche grazie alla scelta di grandi professionisti, mette in scena la commedia umana inondandoci di grande poesia: APPLAUSI per un indiscutibile capolavoro.
Rita Branca
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rampante
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giovedì 17 ottobre 2013
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casa di riposo
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Dustin Hoffman, grande attore americano, a 70 anni diventa regista di una brillante commedia di successo che è un inno alla vita
Un film dolce, commovente, tanto divertente, per un pubblico amante della musica.
Beecham una incantevole, confortevole casa di riposo per musicisti e cantanti nella campagna inglese rischia di essere chiusa. Per sostenerla occorre trovare dei soldi
In occasione dell'anniversario di nascita di Verdi gli ospiti, ogni anno, lavorano per organizzare un gala a pagamento ma improvvisamente la loro routine viene sconvolta dall'arrivo della leggendaria Jean Horton
ex moglie di Reggie uno degli organizzatori che per rincorrere il successo di solista aveva sciolto il quartetto con gli altri componenti l'ex marito Reggie, Wilf, Cissy tutti presenti a Beecham
La storia è esile, sbrigativa.
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Dustin Hoffman, grande attore americano, a 70 anni diventa regista di una brillante commedia di successo che è un inno alla vita
Un film dolce, commovente, tanto divertente, per un pubblico amante della musica.
Beecham una incantevole, confortevole casa di riposo per musicisti e cantanti nella campagna inglese rischia di essere chiusa. Per sostenerla occorre trovare dei soldi
In occasione dell'anniversario di nascita di Verdi gli ospiti, ogni anno, lavorano per organizzare un gala a pagamento ma improvvisamente la loro routine viene sconvolta dall'arrivo della leggendaria Jean Horton
ex moglie di Reggie uno degli organizzatori che per rincorrere il successo di solista aveva sciolto il quartetto con gli altri componenti l'ex marito Reggie, Wilf, Cissy tutti presenti a Beecham
La storia è esile, sbrigativa. Il regista si limita ad assemblare un cast di grandi attore inglesi fra i più celebri interpreti del cinema e del teatro, anziani briosi e vitali, ragazzi irresistibili dal passato luminoso e li lascia liberi di improvvisare
Il Quartetto tra capricci e stravaganze di vecchie anziane star, acciaccate nel fisico ma sempre grandi dentro riesce ad avere un grande successo e i protagonisti vivono la loro vecchiaia presente senza rinunciare a speranze future
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goldeneagle
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martedì 8 ottobre 2013
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quando il cast degli attori è incredibile......
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Trovo il film non un'opera modesta come soprariportato. Al contrario su una storia lieve viene costruita una pièce deliziosa.
Certamente la regia non incide, ma con un cast del genere....
La fotografia incantevole
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