L'ultima corsa

La storia del comandante partigiano Lanciotto Ballerini, ucciso il 3 gennaio 1944 in uno scontro a fuoco con i fascisti a Valibona, sui Monti della Caldana, in Toscana. Nato a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, nel 1911, Ballerini è stato uno dei più importanti partigiani toscani. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, fu inviato con le truppe di occupazione in Grecia e Jugoslavia. Rimpatriato nel 1943, si distinse per aver avvertito le popolazioni civili di allontanarsi dalle zone di operazioni belliche. Proprio lì prese contatto con i partigiani di Tito e, dopo l'armistizio, si inquadrò nelle brigate partigiane Garibaldi. Dal Monte Morello organizzò e diresse una delle prime formazioni partigiane che si costituirono in Toscana. Il 3 gennaio 1944 il gruppo fu aggredito da due colonne, che accerchiarono il borgo di Valibona in seguito a una segnalazione. Ballerini affrontò con determinazione l'avversario, dando modo alla maggior parte dei compagni di liberarsi e infliggendo grosse perdite ai nemici, che alla fine lo uccisero.