Lockout

Un film che dovrebbe essere firmato Luc Besson, ma invece viene affidato a due altri registi.
Abbastanza steriotipato, con personaggi e trama che ha pochi colpi di scena o scelte imprevedibili. I cattivi hanno anche come direbbe Lombroso i tratti fisici che li fanno risconoscere. Idea dell'agente segreto tradito dall'interno, arrestato e poi liberato con lo scopo di salvare la figlia di un presidente, ricorda per qualche verso i personaggio di Jena Pinsky, di fuga da N.Y.
La figlia del presidente bella e con voglia di crescere e dimostrare di voler essere protagonista anche senza ombra del padre....è una cosa vista e rivista.
Azzeccate alcune scelte di montaggio e di regia, ma che fanno arrivare il film alla soglia di essere vedibile, ma nulla di più