Le belve

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Un film di Oliver Stone. Con Blake Lively, Taylor Kitsch, Benicio Del Toro, Emile Hirsch, Salma Hayek.
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Titolo originale Savages. Thriller, Ratings: Kids+16, durata 131 min. - USA 2012. - Universal Pictures uscita giovedì 25 ottobre 2012. - VM 14 - MYMONETRO Le belve * * 1/2 - - valutazione media: 2,80 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
writer58 domenica 4 novembre 2012
dimenticare rousseau... Valutazione 3 stelle su cinque
85%
No
15%

L'ultimo film di Oliver Stone ("Savages", tradotto con il titolo bruttino "Le belve") è pieno di difetti, ma è un'opera trascinante, che incatena l'attenzione dello spettatore. Iniziamo dai difetti, dagli squilibri. La contrapposizione tra una California descritta come un patinato paradiso in terra e un Messico feroce e primitivo, in balia dei cartelli della droga, è decisamente manichea e abbastanza irritante, soprattutto per chi, come me, conosce bene il Messico. In secondo luogo, tutta la narrazione pecca di inverosimiglianza: due produttori indipendenti non potrebbero avere mai la meglio su organizzazioni strutturate e con forti agganci istituzionali come quelle dei "narcos" messicani. Terzo elemento: il rapporto "a tre" tra i due protagonisti con O. [+]

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antonio montefalcone martedì 30 ottobre 2012
un’opera d’effetto, riuscita a metà! Valutazione 3 stelle su cinque
80%
No
20%

A metà tra il thriller appassionato e il western contemporaneo, l’ultima fatica di Oliver Stone, “Le belve (Savages)”, risulta un coinvolgente e piacevole spettacolo d’intrattenimento, ma nel complesso una pellicola troppo banale e pasticciata. Accantonato il sequel di “Wall Street”, il regista americano torna al cinema con un film dai toni più “spensierati” e con storie di narcotrafficanti, agenti corrotti, sparatorie, sangue e belle donne. Seppur non tutto è convincente e perfettamente riuscito, si può comunque apprezzare il suo lato adrenalinico, avvincente e godibile. L’opera poi, formalmente, è ineccepibile: montaggio dinamico e vivace, fotografia accaldata e iperrealista, dialoghi surreali, ritratto di tanti personaggi diversi tra loro (molto sfaccettati, seppur poco credibili), estetica patinata e attenta ai dettagli, cast molto efficace (su tutti John Travolta). [+]

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xander15 lunedì 29 ottobre 2012
belve all'uscita dalla sala Valutazione 2 stelle su cinque
70%
No
30%

 Il film mi ha decisamente deluso, anche se non mi ci ero approssimato con chissà quale aspettativa. La trama in fondo prometteva bene, l'azione sembrava non mancare (ed in effetti c'era), ma ci son cose che non mi sono andate giù per niente. In primis, il doppio finale: senza quello avrei perdonato i vari altri difettucci al film e l'avrei gradito molto di più. A partire dal fatto che, a mio parere, nessuno dei due finali aveva senso, il primo, quello "finto", era inspiegabile. Da aggiungere che la voce fuori campo della ragazza all'inizio copriva quasi la pellicola per poi scomparire per una buona mezz'ora e ricomparire solo verso la fine. [+]

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carlo vecchiarelli sabato 19 gennaio 2013
il falò delle banalità Valutazione 1 stelle su cinque
72%
No
28%

California, Laguna Beachtra surfisti, hippy, marines, trafficanti di marijuana e polizia. Un “Blow” tarantinato dalla regia di O.Stone, interpreti - non protagonisti - del calibro di J.Travolta e B.Del Toro e il divieto ai minori di 14 anni. Ora provate a immaginare che tutti questi elementi vadano mischiati nel peggior modo possibile. Per quanto vi sforziate... non avrete mai una visione altrettanto irritante e stereotipata di quella che offre “Le belve”.

Il triangolo amoroso per niente conturbante, che lega Ophelia, Ben e Chon, è libero e puro come il traffico di marijuana che hanno messo in piedi. Una materia prima troppo superiore agli standard per non poter far gola a chi nel narcotraffico americano detta legge: il cartello messicano, in mano a una spietata quanto improbabile S. [+]

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moulinsky martedì 12 febbraio 2013
histoire d’o Valutazione 1 stelle su cinque
58%
No
42%

Belve, più corretto sarebbe stato tradurre l’inglese “savages” col bignabaricchiano barbari – tanto lo spunto antropologico si riduce al farsi le canne e a scannare e lo Stato di Natura, sul dizionario Winslow-Stone, è l’elementare livello primordiale dove giocare ai crudeli e ai brutali vivendo come bellissimi vanziniani selvaggi pieni di dané – visto che “Le belve” è l’omonimo pecoreccio film del ’71 con Ira Fürstenberg, Buzzanca e la Borboni e  primitivi, più letterale, suonava male agli  espertoni nazionali di marketing cinematografaro per  le memorie, forse postume forse no, comunque omodiegetiche, della bionda Blake Lively, qui ragazza del clan, sirenetta di Laguna Blubeach, ma sempre assai gossip girl per vezzi, traumi infantili irrisolti, schizzinerie, sessualmente condivisa dal duo dei gelatai di fascia alta Ben&Chon, come li targetizza il sicario messicano Lado (un Benicio del Toro che sembra Brad Pitt col parruccone  e i baffi da Pancho Villa), abili produttori di maria dop(e) e non di dozzinale gangia da Wall Mart, ribattezzandoli “caviale” e “niente di personale”, uno reduce killer dall’Aghanistan l’altro freak dal Congo, metallo freddo e legno caldo, terra e spirito, uno scopa l’altro fa l’amore (ahahah), probabilmente anche portatori di fatale attrazione gay oriented come sagacemente intuisce la narcos Elena e al dunque rivelano gli stessi deuteragonisti citando gli immortali Blues Brothers (“Te l’ho mai detto che ti voglio bene?”). [+]

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jacopo b98 venerdì 18 ottobre 2013
bel film dal finale cerchiobottista Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

 In California, a Laguna Beach, vivono Ben (Taylor-Johnson) e Chon (Kitsch). Hanno una casa sul mare e vivono da milionari. Come? Producono la migliore marjuana del mondo. Condividono anche la bellissima O (Lively), la fidanzata di entrambi. Si amano. Sono un trio di innamorati. E quando un potente cartello del narcotraffico messicano gli propone un affare e loro lo rifiutano, si scatena una guerra tra i brutali messicani, capitanati dal cattivissimo Lado (Del Toro), e gli americani che a loro volta diventeranno delle belve. Il nuovo film di Stone ha diviso. E non poteva non dividere d’altra parte. Tratto dal romanzo di Don Winslow, anche sceneggiatore con il regista e Shane Salerno; è un film sulla guerra senza quartiere tra cartelli narcotrafficanti. [+]

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the thin red line martedì 25 febbraio 2014
stone torna (quasi) ai suoi livelli... Valutazione 3 stelle su cinque
75%
No
25%

Tre giovani americani vivono beati a Miami facendo soldi a palate con lo spaccio della miglior erba del paese. Vengono cosi addocchiati dal cartello messicano della droga che propone loro un lavoro senza possibilità di risposta negativa. Inizia cosi Le Belve di Oliver Stone che torna dietro la macchina da presa e lo fa senza avvalersi di grandi protagonisti ma sfrutta un contorno di grande qualità (Del Toro, Travolta e Hayek) che alza notevolmente il livello recitativo della pellicola. La trama appare scontata sin dall'inizio ma non annoia mai ed è ricca di azione. Quasi un action trhiller vecchia maniera che tanto manca al cinema americano di oggi e rivive in questo più che apprezzabile film. [+]

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fabal giovedì 21 settembre 2017
innatural born savages Valutazione 2 stelle su cinque
100%
No
0%

Le migliori qualità di marijuana sono originarie dell’Afghanistan dove Chon, ex militare, ha prelevato alcuni pregiatissimi semi per iniziare una coltivazione in California, insieme all’amico Ben, botanico. I due avviano un proficuo traffico di erba che ben presto frutta non pochi milioni, ma i loro affari attirano l’attenzione di un potentissimo clan di messicani decisi a convincere i due giovani a lavorare per loro. Con le buone o, soprattutto, con le cattive.

Film piuttosto sottotono di Oliver Stone, che vorrebbe coniugare la sregolatezza narrativa di Assassini Nati, con il tratto più realistico di un crudo thriller sul narcotraffico. [+]

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ultimoboyscout sabato 15 dicembre 2012
chi sono le vere belve? Valutazione 3 stelle su cinque
50%
No
50%

La storia è ambientata nel sude della California, a Laguna Beach, e vede due diversissimi amici, Ben pacifista fricchettone e Chon ex soldato, dividersi tutto, dal commercio di una specialissima alla fidanzata O, che starebbe per Ophelia (il suo nome) ma anche per orgasmo (la sua specialità). Don Winslow (attenzione a questo nome, si dice sia il nuovo Ellroy!) è un ex detective della Polizia ed è anche l'autore del romanzo da cui è tratto il film di cui è anche sceneggiatore: è un mix di generi, droga si, ma anche  e soprattutto noir, thriller, western sullo sfondo di una fortissima love story. Più che gli attori la vera star è Oliver Stone (convintissimo paladino della liberalizzazione delle droghe) che rimanda, a livello estetico e di contenuti, ad "Assassini nati" anche se con saturazioni differenti ed alterazioni di colore. [+]

[+] ciao (di kondor17)
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elgatoloco lunedì 27 febbraio 2017
adrenalico e lisergico, "savages" Valutazione 0 stelle su cinque
0%
No
0%

Adrenalico e "lisergico", "Savages"presenta alcuni elementi "stonesiani"come il doppio(i due amanti della girl, uno duro, l'altro pacifista-budhista, quasi "post-hippie"e la gestione della violenza, comunque esistente, ineliminabile, ma confesso di preferire i ritratti filmici di figure emblematiche, siano esse"The Doors"(Jim Morrison, ovvio, più che altro...)ovvero gli"emblemi"della storia americana, le figure epocali. Sarà che la distensione storico-monografica(mai solo"biografica")e la ricerca di una riflessione sul"reale"intriga maggiormente, se è di Stone ed è fatta con il bagaglio culturale e conoscitivo che porta con sé, oltre alle capacità tecniche indubbie, ma direi che qui, invece, c'è talora qualche"svolazzo"di troppo, qualche esibizione"violenta"extra moenia, per così dire. [+]

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