eugen
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martedì 2 gennaio 2024
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lo "sfigato"e i ....
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"Il peggiorr Natlae della mia vita"(Alessandro Genovesi, da lui scritto con Fabio de Luigi, protagonista del film, 2012)e'un film comico-gorttesco che parla di un Natale dove il padrone di casa ha fatto grandi inviti per Natale: c'e'la figlia del so amico e probabile successore in azienda, sua figlia, vari altri personaggi,, ma soprattutto il tutto si svolge in un castello, quello della"regina Margherita", a Gressoney, in Valle'e. La figlia del "capo"e'incintam ma non tanto(ossia non al punto da partorire)come la moglie dello "sfigato"in arrivo, bloccato in una macchina vecchiotta e quasi impossibilitato ad arrivate alla destinazione, la moglie di Paolo, il portagonista, fa le supebizze, tutto sembra precipitare e il capo-padrone del castello sembra addirittura morto, tanto che arriva alle pompe funebri, vine quasi imbalsamato, ma"rivive"senza problemi.
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"Il peggiorr Natlae della mia vita"(Alessandro Genovesi, da lui scritto con Fabio de Luigi, protagonista del film, 2012)e'un film comico-gorttesco che parla di un Natale dove il padrone di casa ha fatto grandi inviti per Natale: c'e'la figlia del so amico e probabile successore in azienda, sua figlia, vari altri personaggi,, ma soprattutto il tutto si svolge in un castello, quello della"regina Margherita", a Gressoney, in Valle'e. La figlia del "capo"e'incintam ma non tanto(ossia non al punto da partorire)come la moglie dello "sfigato"in arrivo, bloccato in una macchina vecchiotta e quasi impossibilitato ad arrivate alla destinazione, la moglie di Paolo, il portagonista, fa le supebizze, tutto sembra precipitare e il capo-padrone del castello sembra addirittura morto, tanto che arriva alle pompe funebri, vine quasi imbalsamato, ma"rivive"senza problemi. Gorttesco simpaticamente, con alberi di Natlae caduti, disastri annunciati ma anche avveratisi, il film dimostra che qualcuno(Genovesi e'tra questi ha potenzialita' notevolei, spesso inespresse o almeno rimaste potenziali e non"attuate", che su un tema come il Natale(Iper me , da laico, sacro, ma e'un altro fiscorso)si puo'scherzare con intelligenza e una volta tanto senza volgarita'. Ottimo in quesot caso De Luigi, bene, Diego Abatantuono, il "grande capo", bene Cristina Capotondi(la superincinta)e anche Laura CHiatti, figlia del capo anche lei "embarazada"ma meno della sua amica.nemica(litigano sempre, se le danno di "santa"ragione), Mentre Ale e Franz si limntano a una partecipazione, comunque effiace; Andrea Mingardi, nella parte del padre di de Luigi, va bene come attore e canta bene i classici natalizi in inglese. UNo dei pochi film italiani degli anni postDuemila capace di salvarsi senza problemi... Eugen
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eugen
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lunedì 26 dicembre 2022
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fim pseudogrottesco-scarso
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"IL peaggior Natale della mia vita"(ALesandro Genovesi, scritto con il protagonista Fabio de Luigi, ma nei titoli di coda si cita un non meglio precisata esperienza filmica o televisiva, non meglio precisata, 2012), vuolle porsi come alternativa"gorttesca"ai cinepanettoni senza riuscirvi decisamente. Storia di un Natale in famiglia , dove la famiglia e'oltrmeodo allargata tra nonno, figlia, nipote, generi etc.Arrivati in un castello.resisdenza del tychoon, molti"parenti"(dove vale il detto made in Italy "parenti serpenti", che pero'sembra essere universale, pensiamo alle contraversie e ai delitti per ragioni ereditarie.cfr.Agatha Christie)arrivano sul luogo, anche indirizzati dalle catastofiche notizie relative alla presunta morte del tychhon, dove un luogo "deputato"come le pompe funebri locali(siamo in Valle'e, dove non sappiamo se le autorita'abbiano protestato per un'individuazione"impropria")danno u colorito particolare alla cosa.
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"IL peaggior Natale della mia vita"(ALesandro Genovesi, scritto con il protagonista Fabio de Luigi, ma nei titoli di coda si cita un non meglio precisata esperienza filmica o televisiva, non meglio precisata, 2012), vuolle porsi come alternativa"gorttesca"ai cinepanettoni senza riuscirvi decisamente. Storia di un Natale in famiglia , dove la famiglia e'oltrmeodo allargata tra nonno, figlia, nipote, generi etc.Arrivati in un castello.resisdenza del tychoon, molti"parenti"(dove vale il detto made in Italy "parenti serpenti", che pero'sembra essere universale, pensiamo alle contraversie e ai delitti per ragioni ereditarie.cfr.Agatha Christie)arrivano sul luogo, anche indirizzati dalle catastofiche notizie relative alla presunta morte del tychhon, dove un luogo "deputato"come le pompe funebri locali(siamo in Valle'e, dove non sappiamo se le autorita'abbiano protestato per un'individuazione"impropria")danno u colorito particolare alla cosa. Ma sopattuttto c'e0il catastorifco marito dlela nipote che, volens nollens, provoca guai a non finire, dove Fabio De Luigi caratterizzata bene(nell'ottica comico.grottesca)il personaggio del"fesso", che notoriamente non e'tout court il"cretino", lo"stupido"ma invece parola derivata dal latino"fixus", come dire fissato.imbranato(questa l'etimologia piu'accettabile), dove non si ha possibilita', aLTRI INTERPRETI cRISTINA cAPOTONDI, diEGO aBATANTUONO, Dino Abbrescia(perfomarmce quasi"muta"), Anna Bonaiuto e Laura Chiatti. UN Natale catastorfico, ma i"gringos"nel catastorifoc sono certamente piu bravi. El Gato.EUgen
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gian carlo torre
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sabato 26 settembre 2020
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un insolito..... natale
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Film divertente e coinvolgente soprattutto in un clima natalizio insolito per un film del genere, senza volgarità e sesso extra coniugale, musicalmente al top con Mingardi come attore e cantante. Consiglio a tutti
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fabio57
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lunedì 28 settembre 2015
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spreco di attori di talento
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Guazzabuglio disordinato e rumoroso, Genovesi si cimenta ancora una volta nel maldestro tentativo di riproporre la struttura narrativa della commedia all'italiana, con annesse gag. Il risultato è pessimo, malgrado la presenza di un cast di tutto rispetto, è proprio la sceneggiatura che è carente e sfilacciata, non consentendo a uno stuolo di comici di alto livello di esprimere la propria verve comica.
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enzo70
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domenica 4 gennaio 2015
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film perfetto per il buonismo di de luigi
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Il peggior natale della mia vita è una sorta di cine panettone edulcorato. Passata la moda dei natali di qua e di là, con ricorsi frequenti alla volgarità per strappare le risate ai spettatori, il cinema italiano da qualche anno ha deciso di abbassare i toni e Fabio De Luigi è salito in cattedra. Perfetto per interpretare il ruolo del pasticcione o l’imbranato, in questo film dà il meglio, o il peggio, di sé. La moglie, Cristiana Capotondi, aspetta un figlio e decidono di trascorrere il Natale nel castello del datore di lavoro del padre, al solito ottimo Abatantuono; ed è in questo contesto che emergeranno le incredibili “doti” di imbranato di De Luigi che daranno il là ad una serie continua e crescente di gag.
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Il peggior natale della mia vita è una sorta di cine panettone edulcorato. Passata la moda dei natali di qua e di là, con ricorsi frequenti alla volgarità per strappare le risate ai spettatori, il cinema italiano da qualche anno ha deciso di abbassare i toni e Fabio De Luigi è salito in cattedra. Perfetto per interpretare il ruolo del pasticcione o l’imbranato, in questo film dà il meglio, o il peggio, di sé. La moglie, Cristiana Capotondi, aspetta un figlio e decidono di trascorrere il Natale nel castello del datore di lavoro del padre, al solito ottimo Abatantuono; ed è in questo contesto che emergeranno le incredibili “doti” di imbranato di De Luigi che daranno il là ad una serie continua e crescente di gag. E’ un film di Natale basato sulla commedia familiare che sta riscuotendo un discreto successo di pubblico anche perché la crisi richiede come rimedio disimpegno e semplicità. Esattamente gli ingredienti di questa pellicola.
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stefano bruzzone
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martedì 18 novembre 2014
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il meno peggio
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Commediola spensierata e divertente che ricalca i canoni più classici del divertimento iper leggero. Tra equivoci e battute si ride per situazioni anche drammatiche come la morte, con un De Luigi in ottima forma affiancato da un cast di tutto rispetto e tutti ampliamente sul pezzo. Visto il panorama volgare e desolante della commedia italiana, direi uno dei film più vedibili.
Voto: 6,5
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pier delmonte
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venerdì 24 ottobre 2014
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orrore!
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E insomma siamo al nuovo genere comichorror all’italiana, ma forse il regista (banalotto Alessandro Genovesi) e’ scivolato anziche’ sull’urina tacchinata su una banana demenziale, nel senso che bisogna essere dementi (cinematograficamente parlando, eh) per buttar giu’ un’idea come questa, anche se a volte volevo ridere, beh, quasi mi vergognavo, pure Fabio De Luigi mi e’ risultato antipatico, e credo non per colpa sua. Mi chiedo come ne saranno usciti gli spettatori, visto che si andava verso il Natale. Mah!
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lordbyron
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martedì 31 dicembre 2013
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una malattia mi ha guarito
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Certamente non è un capolavoro cinematografico ,il film fatto di una comicità semplice, di fantozziana memoria direi, con un Fabio de Luigi in splendida forma ed anche un Diego Abatantuono adotto al suo ruolo. Di questi tempi non è facile trovare una commedia italiana che non cada nel volgare; per lo meno questo bisogna darne atto .Alla fine forse è proprio questo che si richiede a questo genere di film , essere spensierati per un ora e mezza circa . Come nota finale c' è l'auspicio di vivere alla meglio ogni attimo della propria vita , in ogni caso e comunque vada, e quale migliora augurio per Natale.
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lordbyron
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martedì 31 dicembre 2013
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una malattia mi ha guarito
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Certamente è la classica commedia Natale , fatta di gag di fantozziana memoria , e non davanti ad un capolavoro della cinematografia mondiale. Ma forse è proprio questo che va richiesto a questi film , un ora e venti di spensieratezza , un Fabio de Lugi davvero in splendida forma, ma con il rispolvero di Diego Abatantuono , ottimo nel suo ruolo .Non è da sottovolature che non viene pronunciata una parolaccia o una frase volgare , oro colato di questi tempi. La nota che si vuol lasciare è di godersi ogni attimo della vita , divertendosi e stando bene sempre e comunque , e penso non ci sia miglior auspicio come augurio di Natale.
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williamd
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lunedì 16 dicembre 2013
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ci si poteva aspettare di più...
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Il bizzarro, sfortunato e distratto Paolo (Fabio De Luigi) è finalmente riuscito a sposarsi, ed ora aspetta anche un figlio dalla sua fedele e comprensiva consorte Margherita (Cristina Capotondi), al nono mese di gravidanza. La coppia è stata nvitata a trascorrere le vacanze natalizia presso il lussuoso castello di Alberto Caccia (Diego Abatantuono), amico di Giorgio (Antonio Catania), padre di Margherita, anch'egli assieme a sua moglie Clara (Anna Bonaiuto) ospiti da Alberto.
Quando è presente Paolo, si sa, ne succedono di tutti i colori, è così è anche stavolta: incredibili equivoci e situazioni paradossali saranno il centro di tutto il film!
A mio parere di tratta di una commedia sufficiente, ma da cui ci si poteva aspettare decisamente di più; ed ora vi spiegherò il perché: il film è tenuto a galla da due gag principali da cui non ci si può astenere dal ridere, mentre tutto il resto l'ho trovato slegato e privo di sintonia.
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Il bizzarro, sfortunato e distratto Paolo (Fabio De Luigi) è finalmente riuscito a sposarsi, ed ora aspetta anche un figlio dalla sua fedele e comprensiva consorte Margherita (Cristina Capotondi), al nono mese di gravidanza. La coppia è stata nvitata a trascorrere le vacanze natalizia presso il lussuoso castello di Alberto Caccia (Diego Abatantuono), amico di Giorgio (Antonio Catania), padre di Margherita, anch'egli assieme a sua moglie Clara (Anna Bonaiuto) ospiti da Alberto.
Quando è presente Paolo, si sa, ne succedono di tutti i colori, è così è anche stavolta: incredibili equivoci e situazioni paradossali saranno il centro di tutto il film!
A mio parere di tratta di una commedia sufficiente, ma da cui ci si poteva aspettare decisamente di più; ed ora vi spiegherò il perché: il film è tenuto a galla da due gag principali da cui non ci si può astenere dal ridere, mentre tutto il resto l'ho trovato slegato e privo di sintonia. Ho trovato gli attori convincenti ed ha mio modo di vedere è la regia che è mancata di originalità e bravura (è solo la mia opinione, non ho le facoltà per esprimere una vera critica).
In conclusione penso quindi che si tratti di un cinepanettone classico, che poteva, ma non l'ha fatto, distaccarsi dagli altri elevandosi ad un gradino superiore.
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