Cloud Atlas |
||||||||||||||
Un film di Tom Tykwer, Lilly Wachowski, Lana Wachowski.
Con Tom Hanks, Halle Berry, Jim Broadbent, Hugo Weaving, Jim Sturgess.
continua»
Fantascienza,
durata 172 min.
- USA, Germania, Singapore, Hong Kong 2012.
- Eagle Pictures
uscita giovedì 10 gennaio 2013.
MYMONETRO
Cloud Atlas
valutazione media:
3,29
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Difetti di contenuto, non di formadi FabalFeedback: 14566 | altri commenti e recensioni di Fabal |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
venerdì 15 gennaio 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Sei vicende ambientate in epoche differenti, dall'America schiavista a un futuro post-atomico. Un denominatore comune: in ciascun episodio il protagonista è in qualche modo portatore di una liberazione e presenta una voglia a forma di cometa sul corpo. La corretta analogia simbolica tra passato-presente-futuro rivela il senso finale del film. La durata di quasi tre ore non inganni. Cloud Atlas non vuole essere un macigno lento e impegnativo, ma un prodotto nuovo e ambizioso. Due termini che calzano a pennello per Tom Tyker, il regista sperimentale di Lola corre che aveva alzato l'asticella con il più celebrativo Profumo. In Cloud Atlas, produzione indipendente, è coadiuvato nientemeno che dai Wachowsky, la cui esperienza matrixiana si vede eccome. Ne risulta un film sorprendentemente agile, dinamico, con una bella fotografia e un'alternanza tra le vicende tutto sommato brillante. I vizi di Cloud Atlas non sono di forma bensì di contenuto. Ci troviamo di fronte a un potenziale visivo ottimamente confezionato dalle immagini ma piuttosto scontato nell'apparato simbolico. Non che Cloud Atlas sia un film modesto o una serie di allegorie elementari. Semplicemente tutta la ricerca analogica tra eventi e personaggi è un lunghissimo dejà vu che ribadisce, citandola oltremisura, molta della cinematografia passata. C'è troppo Matrix nella vicenda di Sonmi, oltre a una trama pressoché trafugata a The Island. Non è originale l'umanità post-apocalittica che adora un passato tecnologico, non è inventiva nemmeno l'idea di introdurre una sorta di totem a far da collante tra le varie epoche: qui è la voglia a forma di cometa, in 2001 Odissea nello spazio era l'enigmatico monolito. Sorge, in buona sostanza, l'impressione che Cloud Atlas sia un collage di idee precedenti, sebbene lustrato a nuovo e con alcuni personaggi dissacranti come il signor Cavendish, una sorta di signor Pignon alla riscossa. Interessante è la riproposizione dei medesimi interpreti nelle varie epoche, sebbene con alcune falle nel makeup che rendono alcuni personaggi poco credibili. Il karma, la reincarnazione, la crescita morale fino alla all'ultima redenzione: in tre ore Cloud Atlas condensa sacro e profano, Oriente e Occidente, le filosofie orientali con le più empiriche lotte di emancipazione. Da quelle sociali a quelle artistiche (il musicista che scrive la sinfonia "Atlante delle Nuvole") fino a quelle più nascoste: la bizzarra evasione degli anziani da un ricovero. Ambizioso e ben confezionato, Cloud Atlas è sicuramente un'opera di grande impatto e potenza visiva, che ha il pregio di coinvolgere con un ritmo serrato e un’ottima fotografia. Ma ha il difetto di essere forse ripetitivo o semplicemente vuoto, dal momento che l’importanza contenutistica delle ultime due vicende, dirette dai Wachowsky, risulta ben più preponderante di tutto il resto. E quello che vorrebbe essere un’ambiziosa sintesi di generi, si trova ad essere un film in cui la spunta nettamente la fantascienza.
[+] lascia un commento a fabal »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di Fabal:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||