dario
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lunedì 27 luglio 2015
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rivelatore
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Cosa non nuova, ma diretta con un certo impegno, con un grande senso civile. Narrazione lenta, un po' faticosa, ripetitiva, tuttavia intrigante ed efficace, specialmente nella parte conclusiva. Attori mediocri, tranne la ragazzina e l'amica, semplici e spontanee.
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marione
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sabato 29 novembre 2014
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un bel film che fa amaramente riflettere
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Gran bel film, ben girato, ottimamente interpretato, ma è stato un pugno forte nello stomaco. Anche nella Svezia illuminata e progressista degli anni '70 una volta ancora il Potere si dimostra corrotto, violento, impunito. Lascia un sapore amaro la scena finale della giovane Iris (bravissima) col volto devastato da un' angoscia che non troverà pace in fuga su un autobus che non porta da nessuna parte. Anch'io come natadiluglio non conoscevo i fatti, e mi è crollata l'illusione sulla decantata magnifica civiltà Scandinava. Quel che è molto ben descritto è la ingenua e completa inadeguatezza degli adulti "buoni", la madre e gli operatori sociali, incapaci di affrontare e evitare una tragica esperienza a un' adolescente nemmeno tanto difficile o problematica.
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Gran bel film, ben girato, ottimamente interpretato, ma è stato un pugno forte nello stomaco. Anche nella Svezia illuminata e progressista degli anni '70 una volta ancora il Potere si dimostra corrotto, violento, impunito. Lascia un sapore amaro la scena finale della giovane Iris (bravissima) col volto devastato da un' angoscia che non troverà pace in fuga su un autobus che non porta da nessuna parte. Anch'io come natadiluglio non conoscevo i fatti, e mi è crollata l'illusione sulla decantata magnifica civiltà Scandinava. Quel che è molto ben descritto è la ingenua e completa inadeguatezza degli adulti "buoni", la madre e gli operatori sociali, incapaci di affrontare e evitare una tragica esperienza a un' adolescente nemmeno tanto difficile o problematica.
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natadiluglio
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mercoledì 22 ottobre 2014
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anche in svezia?
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Inatteso, quasi incredibile questo "Call girl", che approda in tv stasera. Ingenua? Sicuramente poco documentata: chissà a cosa pensavo nella giovinezza degli anni '70. Da noi si snodava il variegato carnevale di violenza e deformazione mentale che è stato chiamato "il 68", durato poi più di vent'anni, da cui abbiamo ereditato una inarrestabile dissoluzione politica, civile e culturale. Ora questo film richiama uno scandalo reale, che ha tolto molte illusioni sulla fredda, equilibrata Svezia. Io, mi si perdoni, l'ho appreso stasera: pregi e meriti del cinema! Un'altra illusione è crollata. Non esiste dunque un luogo, per civile e virtuoso che sia, esente da corruzione, eccessi, sbandamenti e incoerenza fra ciò che viene proclamato come volontà di progresso, di bene per la comunità, e il comportamento personale, il vissuto che tracima in vero e proprio reato, in vera e propria immoralità barbarica, senza connessione con la coscienza, che resta anestetizzata.
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Inatteso, quasi incredibile questo "Call girl", che approda in tv stasera. Ingenua? Sicuramente poco documentata: chissà a cosa pensavo nella giovinezza degli anni '70. Da noi si snodava il variegato carnevale di violenza e deformazione mentale che è stato chiamato "il 68", durato poi più di vent'anni, da cui abbiamo ereditato una inarrestabile dissoluzione politica, civile e culturale. Ora questo film richiama uno scandalo reale, che ha tolto molte illusioni sulla fredda, equilibrata Svezia. Io, mi si perdoni, l'ho appreso stasera: pregi e meriti del cinema! Un'altra illusione è crollata. Non esiste dunque un luogo, per civile e virtuoso che sia, esente da corruzione, eccessi, sbandamenti e incoerenza fra ciò che viene proclamato come volontà di progresso, di bene per la comunità, e il comportamento personale, il vissuto che tracima in vero e proprio reato, in vera e propria immoralità barbarica, senza connessione con la coscienza, che resta anestetizzata. Tutto questo il bel film di un regista svedese senza grande fama da noi e senza orpelli di festival all'attivo, ci viene porto come un piatto denso, articolato e sorprendente. Ben diretto, forse un po' allungato, ma pienamente giustificato, attori da noi ignoti, tutti bravi, belle concise immagini esterne che rendono una Stoccolma monumentale e attraente, con la mezza luce del nord.
La penetrazione nel mondo del consumo sessuale, accompagnato da droga e alcol, la triste eccitazione che accompagna il mestiere della superba figura della metresse, l'ondivago calarsi delle giovanissime protagoniste nei gorghi di sbandamento da cui vorrebbero poi uscire, le figure ambigue e disonorevoli degli uomini di potere che ne abusano, sono una vera dimostrazione insieme di talento e di volontà di denuncia, senza eccessi, senza menzogna, in alta quota di stile. Sempre considero un merito in un film l'allargare la conoscenza di luoghi, epoche, situazioni, questo film ci fa conoscere realtà sociali da noi deperite, come i Servizi Sociali. La possibilità di sostenere giovani in gravi carenze familiari, il sostegno di accoglienze che possano agevolare la maturazione, da noi sono un ricordo, mentre pare che in Svezia, come in molti altri Paesi esistano. Ma, e il film è qui esplicito, non sono sempre risolutivi. Ci viene mostrato come neppure un'assistente sociale attenta e affettiva, riesca a preservare un'adolescente bella e di forte carattere, dal percorrere una via tortuosa e perdente. Ci indica anche che l'asse portante era e rimane la famiglia, ci sollecita a riflettere su questa traballante istituzione: dove è carente, come per Iris e tante altre creature in difetto di strutturazione, l'impatto con le storture sociali e la deformazione della coscienza morale è una vera condanna.
Anna Maestri
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alex2044
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mercoledì 5 dicembre 2012
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in svezia non dimenticano , in italia forse
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In Svezia non dimenticano e non perdonano . Dopo lo scandalo politico/sessuale,di cui il film parla, il partito al governo perse le elezioni.Per quanto riguarda il film si può dire che è girato bene, interpretato bene, ambientato bene. In una parola un film riuscito. Pernilla August interpreta così bene la sua parte così spregevole che ti viene voglia di prenderla a schiaffi. In Italia avremo un giorno il coraggio di fare un film sui nostri recenti scandali politico/ sessuali ?
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