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Due anziani ex musicisti trascorrono la loro vecchiaia in un appartamento di Parigi dividendo la loro giornata fra compere, letture, ascolto di cd di musica classica e qualche concerto alla sera. La loro routine viene improvvisamente stravolta dall'improvviso problema di salute che affligge l'anziana signora portandola a perdere rapidamente colpi. Il marito allora deciderà di assisterla fino all'ultimo istante.
Davanti a un'opera del genere non si può fare altro che alzarsi in piedi ed applaudire dopo essersi asciugati gli occhi umidi per la commozione. Sicuramente uno dei migliori film romantici che la storia del cinema ricordi e poco importa se il film è drammatico ma ogni suo attimo è percorso dall'amore che non per niente è anche semplicemente il titolo della pellicola. Un'opera del genere con la meravigliosa rappresentazione dei sentimenti più nobili di un essere umano è capace di bucare letteralmente lo schermo per travolgere lo spettatore con tutta la sua potenza. Infatti non si può non restare incantati di fronte alla figura di un uomo, un tantinello scorbutico, che mette a disposizione anima e il proprio vecchio corpo a disposizione della compagna di una vita che sta ormai imboccando il viale del tramonto. La figlia della coppia è spesso lontana per concerti e l'uomo decide di non affidare la moglie alle cure di un grigio centro per anziani ma, come promessole, la vuole tenere accanto a lui per accudirla fino all'ultimo. E' quì che lo spettatore non rimane insensibile di fronte ad un dramma del genere che potrebbe colpire le persone che più ci stanno a cuore (o che magari ha già colpito). Quale sarebbe la nostra reazione? Quanto è meravigliosamente confortante sapere che accanto a noi c'è una persona disposta a non abbandonarci mai?. Capisco che qualcuno potrebbe obbiettare dicendo che non importava fare un film del genere ma si poteva benissimo andare in un qualsiasi ospedale e girare tutto in presa diretta. Ma quante volte la letteratura e il cinema hanno preso una storia a modello di paradigma affinchè quella in particolare potesse parlare a tutti in modo universale?. E poi la scelta finale; come comportarsi di fronte ad una persona che rifiuta l'acqua che gli viene offerta (una scena assolutamente toccante) perchè ormai vuole solo morire dal momento che ormai non è rimasto più nulla della sua umanità? Davanti a questo interrogativo, il regista dà una sua risposta e chiama lo spettatore a pensare a una situazione del genere per domandarsi quale sarebbe la sua personalissima scelta perchè in questi casi nessun altro può prendere decisioni del genere. Detto del regista che già aveva stregato tutti con il Nastro Bianco bisogna togliersi il cappello davanti alle meravigliose interpretazioni della Riva e di un grande Trintignant tornato sui grandi schermi dopo il gravissimo dramma che lo colpì anni addietro. Spesso è abusata come parola ma davanti a un'opera del genere non si può che parlare di capolavoro.
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