renato volpone
|
domenica 19 febbraio 2012
|
crudeltà innata
|
|
|
|
Forse durante la visione non te ne rendi conto, c'è tensione, c'è il bisogno di capire che cosa succederà, si è distratti dai diversi spazi temporali in cui si svolge la storia, ma quando esci ti porti dietro una lieve contrazione muscolare, un leggero malessere: l'insicurezza dell'essere. Kevin è un bambino difficile, quasi diabolico, che si atteggia in Modo opposto rispetto al padre e alla madre, con grande abilità psicologica da far crollare le sicurezze della donna. Bello e dannato non sai se condannarlo o assolverlo per la sua crudeltà innata. Bellissimo film, non per tutti
|
|
[+] lascia un commento a renato volpone »
[ - ] lascia un commento a renato volpone »
|
|
d'accordo? |
|
il saggio
|
sabato 18 febbraio 2012
|
la verita' e' senza motivo
|
|
|
|
Subito dopo Shame arriva nelle sale un'altro piccolo capolavoro non solo di cinema ma anche di vita vera.Il titolo lo si può benissimo girare a noi stessi...E ora parliamo di...!Il regista ci prende la mano e ci porta a percorrere insieme alla protagonista(dal titolo sembrerebbe kevin ma è di chi parla che in effetti stiamo parlando)una strada piena di pericoli e difficoltà che è quella dell'autoanalisi-autogiudizio...insomma del vero e propio ESAME DI COSCIENZA.Ebbene sì..convinti che siamo gli unici registi della nostra vita ci sentiamo anche fautori della vita di chi ci stà vicino...in effetti tutto il film è un vedersi allo specchio della protagonista per capire se noi esseri umani siamo responsabili delle scelte dei nostri simili.
[+]
Subito dopo Shame arriva nelle sale un'altro piccolo capolavoro non solo di cinema ma anche di vita vera.Il titolo lo si può benissimo girare a noi stessi...E ora parliamo di...!Il regista ci prende la mano e ci porta a percorrere insieme alla protagonista(dal titolo sembrerebbe kevin ma è di chi parla che in effetti stiamo parlando)una strada piena di pericoli e difficoltà che è quella dell'autoanalisi-autogiudizio...insomma del vero e propio ESAME DI COSCIENZA.Ebbene sì..convinti che siamo gli unici registi della nostra vita ci sentiamo anche fautori della vita di chi ci stà vicino...in effetti tutto il film è un vedersi allo specchio della protagonista per capire se noi esseri umani siamo responsabili delle scelte dei nostri simili.Ogni essere umano ha il suo ruolo(anche più di uno) su questo pianeta:una donna è allo stesso tempo una mamma,una moglie,una sorella etc...ma quello che probabilmente la razza umana non riesce a capire bene è che il proprio ruolo è tale a prescindere i ruoli e le azioni degli altri.La protagonista,invece,accetta il suo ruolo di mamma sin dall'inizio andando contro la vuotezza e la cattiveria del figlio.La prima inquadratura è un totale su una folla sporca di salsa di pomodoro(probabilmente una festa tipica spagnola)dove il rosso è il principale conduttore della vita di lei(passione libertà etc) mentre l'ultima inquadratura è il bianco della luce esterna al penitenziario che detiene kevin.Questo percorso dal rosso al bianco non è una strada di redenzione della protagonista ma è semplicemente un cercare di far luce dentro se stessa per trovare un po di pace(le cose vanno come vanno senza motivi...l'esistere delle cose è il motivo stesso).Sembra che nel finale la trovi, perchè arriva a capire che il suo dovere di mamma lo ha sempre fatto e più di tutti e più del figlio stesso ha capito i sentimenti di kevin.Musiche coinvolgenti,montaggio frenetico,accattivante e spossante,recitazione degli attori più che convincente.Un'opera da non perdere e da vedere assolutamente al cinema e non in tv.
[-]
[+] salve
(di pinoalfredo)
[ - ] salve
|
|
[+] lascia un commento a il saggio »
[ - ] lascia un commento a il saggio »
|
|
d'accordo? |
|
numenoreano
|
sabato 18 febbraio 2012
|
... e ora parliamo della maternità
|
|
|
|
voto 3,5 su 5
…E ora parliamo di Kevin è un film che, a parer mio, ha diversi buoni motivi per esistere ed essere visto ed alcuni per venire, infine, parzialmente ridimensionato.
Mi sono presentato al cinema avendo letto in suo proposito una recensione pubblicata su Nocturno, dove tale A. Nazzaro lo definiva “il fratellino autoriale de L’innocenza del diavolo con Macaulay Culkin”. Bhe, la prima cosa che ho pensato una volta partiti i titoli di coda è stata che verrebbe più facile trovarci punti in comune con Brood – La covata malefica (comunque estremamente pochi) che non con quel film.
Sui motivi per andarlo a vedere:
Ha il pregio, destreggiandosi attraverso particolari di trama e risvolti finali già battuti per esempio da Van Sant, di riuscire a distaccarsene completamente provando invece ad interrogarsi sul delicato tema della maternità e del suo essere, molto più che il matrimonio, “in salute ed in malattia” e, soprattutto, decisamente più forte del “finchè morte non vi separi”.
[+]
voto 3,5 su 5
…E ora parliamo di Kevin è un film che, a parer mio, ha diversi buoni motivi per esistere ed essere visto ed alcuni per venire, infine, parzialmente ridimensionato.
Mi sono presentato al cinema avendo letto in suo proposito una recensione pubblicata su Nocturno, dove tale A. Nazzaro lo definiva “il fratellino autoriale de L’innocenza del diavolo con Macaulay Culkin”. Bhe, la prima cosa che ho pensato una volta partiti i titoli di coda è stata che verrebbe più facile trovarci punti in comune con Brood – La covata malefica (comunque estremamente pochi) che non con quel film.
Sui motivi per andarlo a vedere:
Ha il pregio, destreggiandosi attraverso particolari di trama e risvolti finali già battuti per esempio da Van Sant, di riuscire a distaccarsene completamente provando invece ad interrogarsi sul delicato tema della maternità e del suo essere, molto più che il matrimonio, “in salute ed in malattia” e, soprattutto, decisamente più forte del “finchè morte non vi separi”.
E’, quello della madre, secondo la Ramsay un compito estremamente delicato in cui tutte le cose fatte/dette - ed in ugual modo quelle non fatte/non dette – possono influenzare il carattere e la vita di un figlio. Come in Paranoid Park di Van Sant si cerca di capire in continuazione quante siano le colpe, in merito alla deriva finale, del genitore e del figlio, del DNA (“chissà a chi somiglio?”), della società (qui molto meno). Come in Elephant,sempredi Van Sant, è possibile che anche la mancanza di colpe ed il non esserci un motivo se non la banale quotidianità possa influire sul disastro in stile massacro della Columbine (come prova a suggerire il bravo protagonista in un video di provocazione in cui espone quanto sia banale e ripetitiva la vita dei genitori e delle persone che stanno davanti alla tv).
Ancora, di Elephant ci sono alcuni altri particolari come l’ambito scolastico della tragedia e l’indugiare di continuo su un colore per suggerire un’ossessione, un avvenimento o uno stato d’animo: qui il rosso strage (a volte il pomodoro, altre la marmellata, la vernice, la maglietta di Kevin); di là il giallo che ha simbologia di possibile pericolo (per es. semaforo giallo, bandiera gialla, codice giallo).
Sui motivi per ridimensionarlo (parzialmente):
Non i particolari presi singolarmente, ma la sua indecisione di genere, o filologica.
Indecisione sull’essere a tratti un sobrio thriller psicologico, a tratti un horror vacui in cui qualsiasi cosa ragionevole si faccia il risultato è inevitabile e soprattutto sconosciuto, alieno. Tanto quanto alieno sembra essere un lattante capace, ancora molto piccolo, di rancori degni di un carattere adulto.
Come se la mente di un bambino fosse decisa, costante, fredda e del tutto spoglia di istinti verso le emozioni: paura, gioia.
Sarebbe più concesso in un horror. Ma questo film non lo è ed è apprezzabile che non lo sia.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a numenoreano »
[ - ] lascia un commento a numenoreano »
|
|
d'accordo? |
|
enrique
|
sabato 18 febbraio 2012
|
un pugno allo stomaco
|
|
|
|
E' come un pugno allo stomaco, ti lascia senza respiro. Film impeccabile. Sublime Tilda Swinton. Incredibile l'interpretazione del piccolo Kevin.
|
|
[+] lascia un commento a enrique »
[ - ] lascia un commento a enrique »
|
|
d'accordo? |
|
riccardo76
|
sabato 18 febbraio 2012
|
perché in toscana non è uscito????!!!!!
|
|
|
|
Come si fa a non distribuire almeno in tutte le regioni un film che ha avuto una nomination ai Golden Globes e ad altri festivals???!!!! Ma come ragionano le case di distribuzione????!!!!
[+] ma infatti,
(di eles )
[ - ] ma infatti,
|
|
[+] lascia un commento a riccardo76 »
[ - ] lascia un commento a riccardo76 »
|
|
d'accordo? |
|
|