lu pichi
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giovedì 19 ottobre 2023
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non mi è piaciuto
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Premetto che non ho visto il primo film che introduce questo personaggio ma ad ogni modo non sarebbe cambiato niente, io sono rimasto ai cannibali degli anni 80' tipo Cannibal Holocaust, trovo questo film disgustoso, insensato, e brutto nonostante è fatto bene, di bello ce solo il seno di Pollyanna Mclntosh mostrato al 1:09:00 circa. C'è per esempio il film "la fiera delle illusioni- Nightmare Alley " di Gugliermo del Toro pure lì c'è un uomo mezzo cannibale seppur non si spinge a mangiare le persone però il film è ambientato un contesto giusto, nel 1939 in una condizione povera, rozza e sporca è perfetto. Io preferisco più vedere un film di streghe, di fantasmi e vampiri che questo, un uomo che nel 2023 avvocato con una buona posizione una bella famiglia si porta a casa una cannibale brutta, sporca e puzzolente con lo scopo di civilizzarla All'inizio del film c'e una scena fa vedere che mentre la cannibale esce dal lago scoperta sul petto lui la trova sexy, ma che schifo, li ho spento la TV ma cosa sto a vedere! Poi mi ci sono rimesso il giorno dopo ma era meglio che non lo finivo a vedere, un ragazzino che si diverte a torturare una donna, padre psicopatico che uccide l'insegnante che gli dice che la figlia è incinta, uja bambina di 5 anni civilizzata che segue un indigena come se fosse la maestra dell'asilo, a me tutto ciò mi sembra folle, al di sopra di qualsiasi immaginazione.
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Premetto che non ho visto il primo film che introduce questo personaggio ma ad ogni modo non sarebbe cambiato niente, io sono rimasto ai cannibali degli anni 80' tipo Cannibal Holocaust, trovo questo film disgustoso, insensato, e brutto nonostante è fatto bene, di bello ce solo il seno di Pollyanna Mclntosh mostrato al 1:09:00 circa. C'è per esempio il film "la fiera delle illusioni- Nightmare Alley " di Gugliermo del Toro pure lì c'è un uomo mezzo cannibale seppur non si spinge a mangiare le persone però il film è ambientato un contesto giusto, nel 1939 in una condizione povera, rozza e sporca è perfetto. Io preferisco più vedere un film di streghe, di fantasmi e vampiri che questo, un uomo che nel 2023 avvocato con una buona posizione una bella famiglia si porta a casa una cannibale brutta, sporca e puzzolente con lo scopo di civilizzarla All'inizio del film c'e una scena fa vedere che mentre la cannibale esce dal lago scoperta sul petto lui la trova sexy, ma che schifo, li ho spento la TV ma cosa sto a vedere! Poi mi ci sono rimesso il giorno dopo ma era meglio che non lo finivo a vedere, un ragazzino che si diverte a torturare una donna, padre psicopatico che uccide l'insegnante che gli dice che la figlia è incinta, uja bambina di 5 anni civilizzata che segue un indigena come se fosse la maestra dell'asilo, a me tutto ciò mi sembra folle, al di sopra di qualsiasi immaginazione. E vero che gli States con il Canada ci hanno regalato psicopatici di tutti i tipi, Manson, una bomber, BTK, Assassini in camion, in auto, in aereo, maschi, donne, al cinema poi hanno toccato di tutto assassini in sogno, assassini bambini, preti, suore, diavoli, però qui siamo proprio all'insensato. A me non è piaciuto.
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elgatoloco
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lunedì 30 marzo 2015
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film in cui si può scoprire molto
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Sarà deformazione, perversione politicistica mia, ma leggo il film in chiave non tanto morale e neppure solo"etica"quanto invece politica: il padre-padrone-ditattore è l'imperialista oppressore, le donne oppresse e"in rivolta"sono quelle in apparenza "selvagge", "incivili", che in realtà poi si fanno carico del compito di stanare ed elimiare l'imperialismo e chi lo rappresenta. In forma metaforica, l'horror pesantemente grandguignolesco-para/cannibalesco nasconde la metafora anti-yankee. L'unico modo per dire le cose nella"democrazia"a stelle e strisce. El Gato
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giorgio brunelli
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lunedì 14 luglio 2014
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enorme buco nell'acqua
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Liofilizzando il plot di questo pluripremiato movie, Christopher Cleek è un principe del foro con la faccia da mandriano sociopatico il quale emulando Heidi, ama cazzeggiar pei boschi del Maine imbracciando un’ inquietante cannemozze. Un bel giorno in uno di ‘sti boschi, scova un lemure con sembianze vagamente muliebri, nella fattispecie l’unica sopravvissuta di una blasonata dinastia di cannibali. (vedi il precedente Off springs.) Allorchè riempie il congegno animatronico di legnate, lo carica sui deltoidi come fosse un daino e lo schiaffa nello scantinato di casa intenzionato a civilizzarlo riprogrammandogli lo status quo. Lo scemo però, sullo stato famiglia ingloba tre componenti assolutamente refrattari ad accogliere il raccapricciante fenomeno da baraccone, condicio sine qua non, per lo start ad incalzanti ferali scazzi che condurranno l’intiera famigliuola alla conclamata psicogenesi penosamente splatter.
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Liofilizzando il plot di questo pluripremiato movie, Christopher Cleek è un principe del foro con la faccia da mandriano sociopatico il quale emulando Heidi, ama cazzeggiar pei boschi del Maine imbracciando un’ inquietante cannemozze. Un bel giorno in uno di ‘sti boschi, scova un lemure con sembianze vagamente muliebri, nella fattispecie l’unica sopravvissuta di una blasonata dinastia di cannibali. (vedi il precedente Off springs.) Allorchè riempie il congegno animatronico di legnate, lo carica sui deltoidi come fosse un daino e lo schiaffa nello scantinato di casa intenzionato a civilizzarlo riprogrammandogli lo status quo. Lo scemo però, sullo stato famiglia ingloba tre componenti assolutamente refrattari ad accogliere il raccapricciante fenomeno da baraccone, condicio sine qua non, per lo start ad incalzanti ferali scazzi che condurranno l’intiera famigliuola alla conclamata psicogenesi penosamente splatter. Il regista Lucky Mc Kee (ma kee cazzo è costui?) recluta l’inserviente del V° braccio del manicomio criminale di San Quentin State Prison a cui affida sprovvedutamente il casting. Detto fatto, l’operatore carcerario seleziona alla cazzodicane un nugolo di degenti tramutandoli in attori scaraventati sul set d’emblee ottenendo assunti credibili grazie solo alle rappresentative fisiognomiche di settore. Comunque, il suddetto regista responsabile di questo epico ciarpame di cellulosa, ci rivela in tutto il runtime uno script elementare medesimo alla licenza scolastica da egli presumibilmente conseguita, catapultando l’indefettibile raffronto dello spettatore a distanza siderale da quella narrazione cronicista che vi trovò diversamente ammantata nell'istituzionalizzato cult, “Non aprite quella porta”. Poiché il fine esiziale d’ogni bobina horror-bimbominkia che si rispetti è quello di far levitare lo spettatore dalla poltrona con le orbite oculari fuoribordo e con le mutande imbarazzate di appiccicosa massa tiepida, ebbene nel caso di “The woooman”, il ‘fruitore’ lascia bellamente il cinematografo con gli occhi ancora alloggiati nell’osso frontale e rimandando comodamente la seduta evacuativa al mattino successivo per altro fortemente promossa dalla scorsa purgativa visione. Tuttavia la noia in fieri annichilente, viene agevolmente stemperata grazie all’indice preposto all’abluzione nasale- fungente pertanto da scacciapensieri- e dalla gommapiuma della poltrona che salvificamente omaggia l’astante -giunto al the end con lo scroto martoriato- una sonora ronfata. Relativamente degna di menzione ma forse tutto sommato anche no, s’appalesa la pappata efferatamente consumata da la bête della fresca muscolatura dello psicopatico figliuolo dell’avvocato demente.
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dave69
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martedì 27 maggio 2014
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occasione mancata
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Horror-movie tratto dall'omonimo romanzo scritto da Jack Ketchum. Forse, se fosse stata sviluppata diversamente, l'idea iniziale avrebbe anche potuto dar vita a qualche spunto interessante, ma - ahimè - il regista McKee non sembra preoccuparsi troppo di dare un qualche spessore psicologico ai propri personaggi che appaiono poco credibili e anonimi, sfiorando talvolta il ridicolo. Stranamente, dato che non parla quasi mai, l'unico personaggio "vivo" del film è proprio la donna del titolo. Finale grottesco e sanguinario. Peccato, nonostante i riconoscimenti ricevuti, trovo sia un'occasione davvero mancata.
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fabio1957
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martedì 11 marzo 2014
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disturbante
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film sgradevole, da tutti i punti di vista.Non capisco a chi possa piacere una pellicola cruenta, brutale senza significato, un vero e proprio pugno nello stomaco.
Sconsigliato, soprattutto alle persone delicate di stomaco.
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critichetti
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lunedì 8 luglio 2013
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buone le idee,pessima la realizzazione
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Quando ho visto il trailer del film,devo dire che mi ispirò molto,anche perchè un film sui cannibali in questi ultimi anni non è una cosa semplicissima.E le idee per realizzare un buon filmhorror di questo genere c'erano tutte,ma poi sono state tutte realizzate male,a mio parere.La trama scorre poco,spesso il film è pieno di inutili riempitivi,che rendono il film abbastanza noioso.Per non parlare della recitazione,specialmente quella degli attori più giovani:raramente ho visto livelli così bassi,anche se,ad essere onesti,questo livello è alzato dal doppiaggio italiano.Altre cose abbastanza disturbanti sono alcuni forti ronzii dovuti credo ad uno sbagliato uso dei microfoni o roba simile.
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Quando ho visto il trailer del film,devo dire che mi ispirò molto,anche perchè un film sui cannibali in questi ultimi anni non è una cosa semplicissima.E le idee per realizzare un buon filmhorror di questo genere c'erano tutte,ma poi sono state tutte realizzate male,a mio parere.La trama scorre poco,spesso il film è pieno di inutili riempitivi,che rendono il film abbastanza noioso.Per non parlare della recitazione,specialmente quella degli attori più giovani:raramente ho visto livelli così bassi,anche se,ad essere onesti,questo livello è alzato dal doppiaggio italiano.Altre cose abbastanza disturbanti sono alcuni forti ronzii dovuti credo ad uno sbagliato uso dei microfoni o roba simile.E per finire le musiche nella magior parte dei casi sono canzoni anche magari musicalmente carine(anche se non tutte),ma sono iinadatte alla scena in cui vengono messe.Peccato:c'erano tutte le promesse per fare un buon lavoro
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ffgff
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venerdì 3 maggio 2013
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ottimo horror
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Lucky Mckee, regista che ci aveva già regalato un altro film interessante come May, è anche stato scelto da mick garris tra i 13 "masters of horrors" tra grandi nomi come carpenter o argento, cosa che lo rende un regista comunque da tenere in considerazione per tutta questa celebrità nel campo con una filmografia così povera. Questo film è la conferma che è uno che l'horror lo conosce, ne conosce i meccanismi, e sa adottare i classici temi con uno sfondo iniziale più da horror adolescenziale creando un lm potentissimo. Terribilmente disturbante dall'inzio alla fine (forse più prima che cominci la violenza fisica un po' gratuita, registrato DA DIO (il vero punto di forza del film) e con una critica pesante e ben costruita all'ipocrisia del nucleo familiare americano, al maschilismo e alla società contemporanea in generale.
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Lucky Mckee, regista che ci aveva già regalato un altro film interessante come May, è anche stato scelto da mick garris tra i 13 "masters of horrors" tra grandi nomi come carpenter o argento, cosa che lo rende un regista comunque da tenere in considerazione per tutta questa celebrità nel campo con una filmografia così povera. Questo film è la conferma che è uno che l'horror lo conosce, ne conosce i meccanismi, e sa adottare i classici temi con uno sfondo iniziale più da horror adolescenziale creando un lm potentissimo. Terribilmente disturbante dall'inzio alla fine (forse più prima che cominci la violenza fisica un po' gratuita, registrato DA DIO (il vero punto di forza del film) e con una critica pesante e ben costruita all'ipocrisia del nucleo familiare americano, al maschilismo e alla società contemporanea in generale. Molto originale e diverso da tutto il resto della produzione di genere degli ultimi anni, una vera chicca, che non deluderà ne gli amanti dell'horror psicologico e metacinematografico, ne quelli della violenza gratuita e fighissima (anche se in una cornice così stona leggermente). Teniamo d'occhio Mckee nei prossimi anni
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no_data
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domenica 23 settembre 2012
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non è solo un "horror movie"!
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La presentazione del film non mi sembra corretta. Innanzitutto il protagonista maschile, il "padre di famiglia che deve mettere al sicuro i suoi cari", risulterà essere uno psicopatico, violento e sessista. La donna cannibale che lui rapisce e segrega nella cantina sootoponendola ad inaudite violenze, è l'archetipo femminile della donna cacciatrice e diventa nel film l'eroina che merita la sua libertà. E' un film che ricorda molto lo svilupo drammatico dei films di un altro grande regista, Hanneke. Anche lui tratta dela violenza come fenomeno sociologico e non per compiacersene. Anche se "Woman" cede al genere horror con qualche compiacimento, mi sembra che la vera progressione di violenza avviene nel protagonista maschile, il padre di famiglia, che alla fine vuole uccidere la moglie, la figlia(che tra l'altro ha violentato e messa incinta)e la sua insegnante.
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La presentazione del film non mi sembra corretta. Innanzitutto il protagonista maschile, il "padre di famiglia che deve mettere al sicuro i suoi cari", risulterà essere uno psicopatico, violento e sessista. La donna cannibale che lui rapisce e segrega nella cantina sootoponendola ad inaudite violenze, è l'archetipo femminile della donna cacciatrice e diventa nel film l'eroina che merita la sua libertà. E' un film che ricorda molto lo svilupo drammatico dei films di un altro grande regista, Hanneke. Anche lui tratta dela violenza come fenomeno sociologico e non per compiacersene. Anche se "Woman" cede al genere horror con qualche compiacimento, mi sembra che la vera progressione di violenza avviene nel protagonista maschile, il padre di famiglia, che alla fine vuole uccidere la moglie, la figlia(che tra l'altro ha violentato e messa incinta)e la sua insegnante. Il figlio, segue il padre e ne mita i comportamenti, ma è evidente che anche in lui c'è una sofferenza psicopatica. Senza sapere che fosse un sequel ho visto il film come un corpo unico e credo che così si apprezzi meglio l'enorme potenza e mistero della donna selavaggia e primitiva richiamandoci alle nostre origini che, ovviamente, hanno a che fare anche con la violenza.
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kondor17
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lunedì 3 settembre 2012
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horror orribile
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Mamma mia, cinematograficamente terribile e inverosimilmente ridicolo. Bella solo la locandina. Ho messo la "stella" solo per farlo andare in media... ma non se la merita.
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4ng3l
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mercoledì 15 agosto 2012
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grande horror, fà davvero effetto
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Ecco come creare un grande film e soprattutto come colpire seriamente lo spettatore durante la visione. Scene forti e cruente, personaggi malati e storia sviluppata con piacevole cura dei dettagli. Da vedere senza indugi.
[+] grande film????
(di ladyrock)
[ - ] grande film????
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