Un poliziotto da happy hour

Il sergente di polizia Gerry Boyle interpretato da Brendan Gleeson, affiancato da un agente dell'FBI di nome Wendell Everett, Don Chedale, dovrà fare i conti con tre narcotrafficanti e sgominare un giro di droga del valore di mezzo miliardo di euro. 
Una commedia acida e politicamente scorretta con un sense of humor che lascia spiazzati: è divertente vedere e subire le prese in giro di un Gleeson sempre sarcastico e pungente. La scena finale vale tutto il film: una resa dei conti mitica che tanto ricorda i miglior wester, con un piglio di eroismo ed invincibilità.
Menzione particolare merita il rapporto che il protagonista ha con la madre, una donna colta e spigliata a cui sono state diagnosticati poche settimane di vita. [+]

Il sergente di polizia Gerry Boyle interpretato da Brendan Gleeson, affiancato da un agente dell'FBI di nome Wendell Everett, Don Chedale, dovrà fare i conti con tre narcotrafficanti e sgominare un giro di droga del valore di mezzo miliardo di euro. 
Una commedia acida e politicamente scorretta con un sense of humor che lascia spiazzati: è divertente vedere e subire le prese in giro di un Gleeson sempre sarcastico e pungente. La scena finale vale tutto il film: una resa dei conti mitica che tanto ricorda i miglior wester, con un piglio di eroismo ed invincibilità.
Menzione particolare merita il rapporto che il protagonista ha con la madre, una donna colta e spigliata a cui sono state diagnosticati poche settimane di vita. Divertenti le citazioni colte, che spaziano dalla filosofia di Nietzsche alla letteratura russa( il libro che la madre legge è "Oblomov" di Goncharov).
Un' unica controindicazione: alla fine del film si potrebbe avvertire il desiderio di una "Guinness"!
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Ciao. Sono stupito! L'aver etichettato questo film in termini di "commedia" è davvero una bella impresa! Forse... l'associazione ad un simile genere è essenzialmente legata al deprecabile ed infelice titolo italiano del film (in cosa diavolo hanno visto un happy our in questa storia?). Pazienza... a onor del vero il mio stupore è pressoché ingiustificato anche perchè se a livello cinematografico riusciamo a far doppiarre i film con le voci "pecorecce" di S. Belisari e Dj Francesco allora... possiamo accettare di veder "castrato" un film con un titolo a dir poco insulso. Perdonate lo sfogo... per il quale non c'è motivazione e giovamento alcuno a chichessia. [+]

Ciao. Sono stupito! L'aver etichettato questo film in termini di "commedia" è davvero una bella impresa! Forse... l'associazione ad un simile genere è essenzialmente legata al deprecabile ed infelice titolo italiano del film (in cosa diavolo hanno visto un happy our in questa storia?). Pazienza... a onor del vero il mio stupore è pressoché ingiustificato anche perchè se a livello cinematografico riusciamo a far doppiarre i film con le voci "pecorecce" di S. Belisari e Dj Francesco allora... possiamo accettare di veder "castrato" un film con un titolo a dir poco insulso. Perdonate lo sfogo... per il quale non c'è motivazione e giovamento alcuno a chichessia. Ad ogni buon conto, ascrivere al poliziesco, al drammatico, buddy movie, o meglio ancora proponendo un neologismo - Westerlanda (rifacendomi alla recensione di Marianna Cappi che richiama ad un western fatto in Irlanda) penso che non sarebbe stato un reato di lesa maestà per nessuno. In sostanza, in questo godibile film, è vero che si riscontrano i tratti della commedia (nera) ma servono solo a sottolineare l'atipicità comportamentale del personaggio principale il quale è effettivamente paragonabile ad una sorta di sceriffo del far west. La trama del film è piuttosto semplice e propone un disincatato sergente della Garda Irlandese (Gerry Boyle - un Brendan Gleeson davvero convincente ed intonato nella parte) decisamente atipico negli schemi comportamentali, nei rapporti interpersonali con gli altri, ma ben ben consapevole della realtà del suo ambiente lavorativo. Egli si troverà a dover affrontare una serie di reati, omicidi e traffici illeciti, dai quali dovrà districarsi con il suo fare anticonvenzionale. Nella storia è anche presente un agente FBI (Everett - un Don Cheadle pacato ma efficace nel ruolo e qui anche in veste di produttore) con il quale la Garda instaurerà uno strano rapporto di collaborazione. La sceneggiatura e la regìa (J.M. McDonagh - alla sua prima regìa) si occupano sopratutto di utilizzare l'ingombrante massa corporea di Gleeson arricchendola di sfumature ed ombrosità, caratteriali e comportamentali che trasformano il personaggio principale in una storia quasi a se stante rispetto alla trama narrata. Il risultato è davvero molto buono, redendo accettabile il basso ritmo dinamico del film. Inoltre, è molto particolare ed esteticamente particolare l'ambientazione nello scarno paesaggio dell'ovest Irlandese. Bene la plumbea fotografia, il montaggio e discreta la colonna sonora. Da rimarcare anche il valido apporto del restante cast che caratterizza correttamente i vari personaggi, in particolare la triade di malavitosi dove nel ruolodi Clive Cornell troviamo un Mark Strong come sempre inquietante e dissoluto. Alla resa dei conti, secondo il mio sempre opinabile parere, si tratta davvero di un film molto godibile, semplice ma accurataamente caratterizzato sui personaggi, in particolar modo quello principale. Buona visione e saluti a tutti [-]

Questo film girato dal fratello dell'ottimo regista di "In Bruges" non é una commedia pecoreccia come sia il titolo che la locandina con i quali é uscito in Italia lasciavano immaginare.
Mi chiedo nuovamente con quale criterio si scelgono sia i titoli e le locandine..... verrebbe da pensare che gli addetti a tale "impresa" non abbiano visto il film in questione o se lo hanno visto non sono esattamente degli intenditori.
John Michael McDonagh ha realizzato un bel film curatissimo nei particolari, nei dialoghi (talvolta esileranti, ma mai banali), dove un elemento fondamentale é il colore.
Ha inoltre messo insieme un cast di attori di tutto rispetto su tutti il grande Gleeson, sempre bravissimo!
E' un grande Pulp, ma purtroppo molti spetttatori non lo hanno preso in considerazione prprio per i motivi sudetti:

Consiglio di procurasi in futuro il DVD e vederlo con calma . [+]

Questo film girato dal fratello dell'ottimo regista di "In Bruges" non é una commedia pecoreccia come sia il titolo che la locandina con i quali é uscito in Italia lasciavano immaginare.
Mi chiedo nuovamente con quale criterio si scelgono sia i titoli e le locandine..... verrebbe da pensare che gli addetti a tale "impresa" non abbiano visto il film in questione o se lo hanno visto non sono esattamente degli intenditori.
John Michael McDonagh ha realizzato un bel film curatissimo nei particolari, nei dialoghi (talvolta esileranti, ma mai banali), dove un elemento fondamentale é il colore.
Ha inoltre messo insieme un cast di attori di tutto rispetto su tutti il grande Gleeson, sempre bravissimo!
E' un grande Pulp, ma purtroppo molti spetttatori non lo hanno preso in considerazione prprio per i motivi sudetti:

Consiglio di procurasi in futuro il DVD e vederlo con calma .... é veramente   STREPITOSO [-]

E' la storia del Sergente di Polizia Boyle, che vive e lavora in un villaggio minuscolo dell'Irlanda in quale viene affiancato da un agente dell'FBI per stroncare un cartello di narcotrafficanti. Boyle è razzista  e apparentemente ottuso, l'agente americano è il suo opposto ma formeranno un team affiatato ed efficacissimo. Gleeson  da il meglio di se e sembra divertirsi ad interpretare questo personaggio bizzarro e singolare: il Sergente Boyle è sgradevolissimo e sboccatissimo, beve come una spugna ma resta incredibilmente simpatico e il suo sguardo scorretto e cinico del mondo si rivela lucido ed indovinato e mette molto bene a fuoco la provincia irlandese. [+]

E' la storia del Sergente di Polizia Boyle, che vive e lavora in un villaggio minuscolo dell'Irlanda in quale viene affiancato da un agente dell'FBI per stroncare un cartello di narcotrafficanti. Boyle è razzista  e apparentemente ottuso, l'agente americano è il suo opposto ma formeranno un team affiatato ed efficacissimo. Gleeson  da il meglio di se e sembra divertirsi ad interpretare questo personaggio bizzarro e singolare: il Sergente Boyle è sgradevolissimo e sboccatissimo, beve come una spugna ma resta incredibilmente simpatico e il suo sguardo scorretto e cinico del mondo si rivela lucido ed indovinato e mette molto bene a fuoco la provincia irlandese. La traduzione italiana del titolo è decisamente fuorviant, rimanda alla solita commediaccia di cui sbarazzarsi alla svelta. E' invece un western noir gaelico umoristico con un cast in ottima forma, nel quale brilla come detto l'adattissimo Gleeson, diretto da John Michael McDonagh, fratello del regista Martin a cui si deve "In Bruges" che si può considerare a tutti gli effetti il "gemello diverso" di questo divertentissimo e ben riuscito "The guard" (meglio chiamarlo col titolo originale). Black comedy che da vita a un'ottima variazione sul tema classico "coppia improbabile di poliziotti" che rimanda anche all'inglese "Hot fuzz" con Pegg e Frost. Il film si lascia apprezzare per la sua grande spontaneità e una costruzione semplice che evita la monotonia e alterna battute umorisitche a dialoghi serrati pregni di acidità. Rappresenta il perfetto esempio di come realizzare la perfetta commedia poliziesca divertente ed arguta che mette al servizio della narrazione i tanti luoghi comuni del popolo irlandese per renderla avvincente, strabordante e gustosissima. A suo modo irresistibile, va visto con l'immancabile pinta di Guinness a fianco! [-]

Una cittadina irlandese viene scossa dal ritrovamento di un uomo ucciso. Le indagini sveleranno che l'uomo faceva parte di una banda di pericolosi trafficanti di droga e sul posto verrà inviato un agente dell'FBI.
Un film assolutamente divertente e condotto magistralmente dall'esordiente McDonagh giustamente premiato a Berlino per l'opera prima. Impossibile non appassionarsi al poliziotto politicaly uncorrect che si fa beffe di qualsiasi protocollo legale, usa droghe e frequenta prostitute ed è un fiero razzista. A fargli da controaltare c'è il serioso agente dell'Fbi inviato a risolvere il caso e che dovrà avviare una difficilissima convivenza. [+]

Una cittadina irlandese viene scossa dal ritrovamento di un uomo ucciso. Le indagini sveleranno che l'uomo faceva parte di una banda di pericolosi trafficanti di droga e sul posto verrà inviato un agente dell'FBI.
Un film assolutamente divertente e condotto magistralmente dall'esordiente McDonagh giustamente premiato a Berlino per l'opera prima. Impossibile non appassionarsi al poliziotto politicaly uncorrect che si fa beffe di qualsiasi protocollo legale, usa droghe e frequenta prostitute ed è un fiero razzista. A fargli da controaltare c'è il serioso agente dell'Fbi inviato a risolvere il caso e che dovrà avviare una difficilissima convivenza. Il tutto con divertenti prese in giro sia dei film di genere ma anche di cose ben più serie come battute a ripetizione sull'Ira. Gleeson e Chadle sono perfetti a prestare il loro corpo a due personaggi che più agli antipodi non si potrebbe ma che alla fine si trovano ad instaurare una sorta di amicizia. Veramente un film consigliato.
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Finalmente un film"anti", segnatamente anticonvenzionale, rispetto ai generi(qui si contaminano comico, poliziesco, drammatico"; "The Guard"(2011, John Michael Mc Donagh, fieramente irlandese), incentrato com'è su un"guard"totalmente anti(pieno di pregiudizi razziali, va a...prostitute, ha esperienza di droga o meglio le droghe le prova, coltiva vizi di ogni tipo, ma poi...quando c'è da darsi da fare nella lotta contro i crimini, ce la mette tutta senza risparmiarsi. Al suo fianco, situazionalmente un raffinato agente USA di colore dell'FBI, che è quasi l'antagonista, pur se alla fine i due lavoreranno insieme, non l'uno contro l'altro. [+]

Finalmente un film"anti", segnatamente anticonvenzionale, rispetto ai generi(qui si contaminano comico, poliziesco, drammatico"; "The Guard"(2011, John Michael Mc Donagh, fieramente irlandese), incentrato com'è su un"guard"totalmente anti(pieno di pregiudizi razziali, va a...prostitute, ha esperienza di droga o meglio le droghe le prova, coltiva vizi di ogni tipo, ma poi...quando c'è da darsi da fare nella lotta contro i crimini, ce la mette tutta senza risparmiarsi. Al suo fianco, situazionalmente un raffinato agente USA di colore dell'FBI, che è quasi l'antagonista, pur se alla fine i due lavoreranno insieme, non l'uno contro l'altro... Da considerare, questo bel film anticonvenzioanle, non solo perché vi si parla anche gaelico, la lingua originaria dell'Irlanda o almeno di gran parte di essa, ma per tutto il contesto-una discussione tra"narcos"in cui parlano di Schopenhauer e Nietzsche, in cui uno di essi, dopo che sono scesi dall'auto e hanno ucciso un agente, si rifuta"di svolgere lavori manuali perché quando ho fatto domanda di assunzione nei narcos ciò non era ne contratto"...Vi immaginate "Don"Pablo Escobar discorrere di Octavio Paz o di Cervantes? Film"anti", con un finale assolutamente crepuscolare, per un film che merita di essere visto, a differenza di tanti filmetti che"nascono-muoiono"nello spazio di meno di un mattino; in un batter d'ali, letteralmente... L'Irlanda, come si vede anche da vicende recentissime, legate non solo(si badi)alla Brexit è altro dalla Gran Bretagna, come lo sono, anche durante gli Irlandesi dell'Irlanda del Nord, "annessi"alla Gran Bretagna come anche gli Irlandesi residenti negli USA(Irlandesi, lo sappiamo, erano anche i Kennedy, con tutte le loro particolarità e i problemi che comportavano ...). Anche le soluzioni tecniche(fotografiche e non solo)in un film "povero"sul piano spettacolare, sono oltremodo interessanti. Protagonista indiscusso Brendan Gleeson, con la sua"comicità"straniante, come anche l'"antagonista"Don Cheadle. Da vedere, si direbbe, in ogni caso, sempre e comunque. El Gato [-]