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Abrams e Spielberg raccontano le origini di Super 8

Nel nuovo spot altri riferimenti alla campagna virale.
di Marlen Vazzoler

Lo spot "top-secret" che mostra i primi riferimenti alla campagna virale.

mercoledì 1 giugno 2011 - Approfondimenti

A due settimane dall'uscita americana di Super 8, J.J. Abrams e Steven Spielberg in una video intervista esclusiva a Empire hanno discusso le origini della pellicola, della loro infanzia, della loro passione per il cinema e come hanno lavorato per creare un mostro che fosse originale e non qualcosa di già visto.
L'idea del film è nata dalla nostalgia di Abrams nel girare, da bambino, pellicole in super 8. Prima di ideare un concept o un'idea per il film, Abrams ha contattato Spielberg per proporgli l'idea. Dopo aver avuto una risposta positiva alla sua proposta, i due si sono messi al lavoro per cercare di capire quale pellicola sarebbe nata e a quale genere avrebbe potuto appartenere.
Inizialmente il film era stato concepito come un mix tra un film di Hitchcock e un filmato tipo Zapruder (il termine viene usato per indicare qualsiasi tipo di filmato ripreso per caso in omaggio al sarto Abraham Zapruder che filmò l'assassinio di John Kennedy) su un gruppo di piccoli filmaker che riprendono accidentalmente qualcosa che rimane impresso nei margini di 4/5 fotogrammi, che in seguito, gli permetterà di svelare un mistero. Spielberg ha spiegato che in principio l'idea era di fare un film personale sull'infanzia da filmaker di Abrams, basato sulle loro esperienze con il super 8. Ma per rendere la pellicola più interessante e accessibile ad un pubblico più vasto, Abrams propose di inserire l'elemento del genere. Ne vennero presi in considerazioni diversi, tra questi è spiccata la proposta di fare un film su una rapina ma alla fine è stato deciso di combinare una precedente idea di Abrams per un concept per un film fantascientifico con un mostro, a cui stava lavorando.
I bambini di Super 8 sono stati fortunati rispetto a Abrams e a Spielberg nell'avere una stazione e un incidente ferroviario a loro disposizione, spiega Spielberg. Questi due fattori hanno loro permesso di ottenere un valore di produzione molto più alto di quello che Spielberg ha mai avuto quando girava da piccolo.

L'incidente ferroviario, una ricorrenza
Mentre Abrams stava lavorando alla post-produzione, il sound designer Ben Burtt (Guerre stellari, Star Trek) ha portato con sé una copia di un film in super 8 che aveva girato da adolescente. Si trattava di una pellicola sulla seconda guerra mondiale. Nel periodo in cui stava girando c'era stato un incidente ferroviario e Burtt era andato sul posto a filmarlo. In seguito ha inserito il girato nel film. Un'esperienza la sua, molto simile a quella dei protagonisti di Super 8.
Spielberg ha poi rivelato che il suo primo film in super 8 era basato su un incidente ferroviario creato con i modellini dei treni. “Quella è stata la prima volta che mi è venuta l'idea 'Oh se un treno va da sinistra a destra e se hai un altro treno che va da destra a sinistra e se i treni si incontrano nel mezzo del tuo terzo taglio, crei una storia'” ammette Spielberg. Inoltre il primo film visto da Spielberg era Il più grande spettacolo del mondo, in cui – guarda caso – viene mostrato uno spettacolare incidente ferroviario.

Un omaggio involontario
Bensì le esperienze dell'infanzia di Spielberg e Abrams siano state combinate in Super 8, il 90% del film in realtà è su J.J., le sue esperienze nel fare i suoi film, nel suo quartiere, con i suoi amici.
Abrams spiega che Super 8 non era inteso come un diretto omaggio ai film di Spielberg, come in molti hanno pensato, ma l'occasione per rivisitare un periodo della sua vita che ha avuto un impatto molto potente su di lui. Ma quel periodo era stato a sua volta condizionato dai film che ha amato e in molti casi si trattava di pellicole realizzate da Spielberg. “Quando penso a quel periodo della mia vita” confessa Abrams, “È impossibile separare l'impatto del cinema di quel momento dal me stesso che faceva quei film. Erano queste cose che mi ispiravano a farli”.

Gli anni Settanta e il fai da te
La pellicola è stata ambientata durante gli anni Settanta perché a quei tempi la manodopera per creare un film amatoriale era molto più richiesta: costruire, dipingere, assemblare cose insieme. Spielberg pensa che la tecnologia digitale sia un grande mezzo per i giovani filmaker di oggi, ma negli anni Settanta se si voleva essere un moviemaker e, emulare i film che si vedevano al cinema, bisognava essere anche un produttore: recuperando soldi con lavoretti, ingannando i propri genitori per ottenere una cinepresa... C'era già molto lavoro solo nel trovare il materiale necessario. A quei tempi era richiesta una gran dose di passione e fatica per realizzare un film in 8 mm.
Abrams sottolinea che la pellicola, ambientata tra la fine degli anni Settanta e gli inizi degli anni Ottanta, si è sempre chiamata Super 8 ed ha sempre avuto come protagonisti questo gruppo di otto bambini. Abrams ammette che il film poteva essere stato girato anche ai giorni nostri ma voleva descrivere questa passione inusuale per dei bambini del '79. Dei giovani leggermente emarginati e stravaganti come erano loro, ammette Spielberg.

Il mostro
Entrambi hanno ammesso quanto sia difficile creare un mostro originale per un film in questi giorni. Oggigiorno esistono molti ibridi di mostri nati dall'influenza dei lavori di Lucas, Winston... La sfida è stato creare una presenza che sentissero originale e non fosse una mera variante di quanto già uscito. Abrams ha spiegato che la sua fortuna è stato il poter contare sulla conoscenza sui mostri di Spielberg, che non solo ha memorizzato tutti quelli che sono usciti ma conosce anche le specifiche di quelli che dovranno ancora uscire, permettendogli così di non rischiare di creare un design simile a quello di altri mostri che sono già in cantiere per altri film futuri.
Abrams è stato inoltre molto influenzato da Alien nel modo in cui viene mostrato il mostro. Raccontando la storia in modo soggettivo all'inizio si vedono solo degli scorci e solamente alla fine l'intera visuale della creatura. In questo modo si crea maggior paura e suspense.

La Development Room
Con l'approssimarsi dell'uscita nelle sale di Super 8, il sito ufficiale del film ha lanciato una nuova sottopagina chiamata Development Room che ha lo scopo di aiutare i partecipanti alla campagna virale di sbloccare le ultime clip della bobina al centro del virale della Editing Room. Al momento è solamente possibile registrarsi e attendere la conferma, questa volta forse a numero chiuso. Nel frattempo la editingroom.com ha caricato delle nuove clip: con il gruppo che va dalla 75 alla 79 si scopre che l'ambiente naturale dell'alieno è un “luogo sotterraneo”.
Nell'ottavo spot del film per la prima volta vengono fatti dei riferimenti al filmato della bobina girata nell'area 51 negli anni Sessanta, ed è possibile sentire la registrazione del dott. Woodward sui risultati ottenuti nei test. In questo nuovo video viene scoperto che i cubi hanno una propria memoria e sono composti da un materiale sconosciuto; la conoscenza scientifica degli alieni è molto superiore rispetto alla nostra. Inoltre viene mostrato una scena in cui delle macerie vengono “risucchiate” dalla torre dell'acqua. Che questa scena c'entri con la sua sparizione, mostrata in uno degli spot precedenti?

Dai video ai fumetti
Dai vari video legati alla campagna virale di Super 8, l'attenzione si sposta sulla carta stampata in particolare sulle prime otto pagine dell'anteprima del fumetto di Super 8, in cui viene mostrato del materiale inedito rispetto a quello uscito fino al 25 maggio del 2011, e che offre un flashback su quanto è accaduto all'inizio dell'era spaziale.
Ecco la descrizione del numero offerta da Amazon: “I sovietici hanno mandato un cane. Gli Stati Uniti hanno mandato una testata. Se siete uno di quei tipi che guarda i teaser trailer fotogramma per fotogramma per trovare delle immagini nascoste, o se trascorrete le vostre ricerche online per cercare siti web segreti, potete fare una pausa e cominciare a studiare questo fumetto con il microscopio, perché si tratta di un prequel cartaceo del film di J.J. Abrams, Super 8... La copertina è datata 1960 ed è stata disegnata per sembrare un fumetto di quegli anni...”.
Al momento non è chiaro come il fumetto si inserisca all'interno della storia e se offrirà ulteriori spunti alla campagna virale.

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