Advertisement
Quer pasticciaccio brutto di via Montenapoleone

A quasi trent'anni dall'originale, Vanzina presenta L'ultima sfilata.
di Ilaria Ravarino

La top model Britt (Vanessa Hessler) sfila per Federico Marinoni (Richard E. Grant) in una scena del film Sotto il vestito niente - L'ultima sfilata di Carlo Vanzina.
Vanessa Hessler (36 anni) 21 gennaio 1988, Roma (Italia) - Acquario. Interpreta Britt nel film di Carlo Vanzina Sotto il vestito niente - L'ultima sfilata.

lunedì 21 marzo 2011 - Incontri

Non è un sequel, non è un remake. La parola giusta sarebbe reboot, riscrittura, ovvero nelle parole degli autori "un film diverso dall'originale, ma con un titolo simile, che richiami il pubblico". A quasi trent’anni di distanza dal primo Sotto il vestito niente, thriller ferocemente stroncato dalla critica ma clamorosamente vincente al botteghino, i fratelli Carlo ed Enrico Vanzina tornano al cinema dal 25 marzo con Sotto il vestito niente – L’ultima sfilata, una storia che rientra nel genere del thriller "ma in modo meno soprannaturale del primo film – dice lo sceneggiatore Franco Ferrini – perché qui tutto è più realistico, maturo, europeo. Una sorta di 'pasticciaccio brutto di via Montenapoleone'".

Vanzina: il thriller che Antonioni non voleva fare
Alla sua cinquantunesima regia, Carlo Vanzina la fa più semplice: "Non perdiamoci in discorsi sui massimi sistemi. Tutto nasce semplicemente dal desiderio di fare un film di genere. Volevamo uscire da questa sbornia di commedia che c’è al cinema, una commedia italiana che non racconta più l’Italia, e tornare a praticare il thriller che oggi frequenta solo la tv. E non sempre con ottimi risultati". Anche perché, pur legato nell’immaginario collettivo alla commedia spiccia da vacanze di Natale, il brand Vanzina è decollato proprio grazie a un thriller, Sotto il vestito niente, che nell’Italia della Milano da bere nessuno aveva il coraggio di portare al cinema: "Achille Manzotti, il produttore, un giorno mi chiamò e mi disse che voleva affidarmi un film tratto da un romanzo di cui aveva acquisito i diritti e che aveva proposto ad Antonioni – ha ricordato Carlo Vanzina – Solo che il film non veniva fuori e mi chiese se avevo voglia di farlo io. Io avevo fatto solo commedie fino allora, proprio con Achille, e questa sua intuizione diede una svolta alla mia carriera. Spero che questo film possa ripetere il successo dell'originale".
Eppure, nonostante le intenzioni ("Volevamo che L'ultima sfilata fosse una sorta di contenitore – ha detto lo sceneggiatore Enrico Vanzina – che facesse venir fuori la Milano e l’Italia di questo particolare momento storico"), il film si concentra più sugli aspetti melò della storia che sui pruriti peccaminosi dell’entourage di moda e politica. Una scelta che per i fratelli Vanzina "era inevitabile – ha detto Carlo – perché il mondo della moda dagli anni '80 a oggi è cambiato, e così anche la nostra storia. Nel primo film era incentrata sulle top model, stavolta si concentra sullo stilista che è la figura cardine del racconto". Una scelta costruttiva per Enrico, "perché mettere in secondo piano la moda ci ha permesso di aggiungere elementi da generi diversi dal thriller, in particolare il melò: il film è anche la storia di una grande famiglia della moda, quella dello stilista, che ha un sogno quasi faustiano".

Simmonsen, Hessler: la moda è una palestra
Eppure è sempre la moda a tornare nelle domande dei giornalisti, la moda a fare notizia, la moda a segnare il passato professionale delle protagoniste dei due film, Renée Simonsen nel primo Sotto il vestito niente e Vanessa Hessler nel suo reboot, L'ultima sfilata. "Renèe Simonsen era fidanzata con John Taylor dei Duran Duran – ha ricordato Enrico Vanzina – e quando la loro storia finì se ne andò in un kibbuthz, per cercare di togliersi di dosso quel mondo. Subito dopo tornò in Danimarca dove reincontrò il fidanzato di una volta, che nel frattempo era diventato medico e lavorava nel loro paese natale. Si sono sposati e oggi vivono ancora lì con i loro figli. Una bella storia". Meno felice, almeno da qualche settimana, la vita sentimentale della Hessler che dal 2008 è legata ad Al Saadi Geddhafi, terzogenito del dittatore libico: "Sono preoccupata, molto preoccupata – ha detto commentando i bombardamenti in corso sul paese nordafricano – più per la questione internazionale che per quella personale. Ma no, certo che non sono sentimentalmente serena". In suo aiuto la carriera, in pieno decollo, con due fiction a settembre (una Cenerentola anni ’50 e La figlia del capitano) e l’ascesa nel cinema italiano, "un terreno altamente competitivo – ha detto – anche più della moda. Ma formarsi sulle passerelle ti aiuta a capire quali passi falsi evitare. Bisogna avere la testa sulle spalle, trovarsi un buon agente, non fidarsi del primo che capita. Mi rimangono pochissimi amici in quel mondo. Per entrare nel ruolo della modella de L'ultima sfilata non ho dovuto fare altro che pensare a me stessa quando avevo quindici anni, quando ho cominciato a lavorare in un ambiente che si basa sull’apparenza, molto superficiale. In questo il cinema è diverso: girare un film significa creare dei rapporti stretti, conoscersi, confrontarsi e convivere. Sono tre anni ormai che faccio l’attrice, e francamente spero che sia questo il mio futuro".

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati