Advertisement
Silvio Forever, fotografia di un uomo

Esce nelle sale la controversa autobiografia (non autorizzata) del Premier.
di Ilaria Ravarino

Roberto Faenza e Filippo Macelloni, registi del film Silvio Forever.
Roberto Faenza (81 anni) 21 febbraio 1943, Torino (Italia) - Pesci. Regista del film Silvio Forever.

martedì 22 marzo 2011 - Incontri

Troppo berlusconiano. No, troppo poco. Troppo buona, troppo cattiva, insomma scomoda per tutti, la biografia non autorizzata di Silvio Berlusconi, Silvio Forever, ha strappato applausi a scena aperta dividendo il pubblico della presentazione stampa in due squadre, opposte e inconciliabili: chi rideva, e chi non rideva affatto, alle barzellette del premier.
A parlare del film ci sono i registi, Roberto Faenza e Filippo Macelloni, accompagnati dagli autori Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella insieme a Neri Marcorè, voce fuori campo e narratore. In prima fila, seduta davanti a loro, c’è anche Loriana Lana, l’autrice della canzone dei giovani Pdl che ha dato il titolo a Silvio Forever. La Lana, che qualche mese fa si candidò per comporre l’inno del Nobel a Berlusconi, a fine proiezione è la più serena di tutti: «Quando Faenza mi ha chiesto di usare la canzone per i titoli di coda, ho chiesto prima di tutto di leggere il copione. Ho accettato perché mi sembrava molto bello, non offensivo: il film rappresenta Silvio così com’è, un uomo divertentissimo». Su questo punto, però, non tutti in sala sono d’accordo. La conferenza, che dura più di un’ora, non basta a cancellare uno strisciante, sgradevole, clima di guerriglia.

Avete fatto un film su Berlusconi o un film per Berlusconi?
Rizzo: Siamo in un paese talmente spaccato a metà, che ogni volta che si parla di Berlusconi bisogna appiccicare un’etichetta: o stai dalla sua parte, o sei contro. Noi abbiamo provato a uscire da questo schema con un lavoro puramente giornalistico: Silvio Forever è il racconto di una persona, fatto attraverso le sue stesse dichiarazioni. Abbiamo considerato sia il rischio di scontentare chi si aspettava un film militante, sia quello di generare il sospetto di voler fare un favore a Berlusconi, presentando anche i suoi aspetti più umani. Del resto il premier non è un uomo banale ma un personaggio formidabile, una maschera della commedia dell’arte, che si prestava benissimo allo scopo.
Stella: Sarebbe stato troppo facile fare un film perfido su Berlusconi. Se non abbiamo inserito alcuni passaggi particolarmente violenti o scabrosi della sua vita, è perché volevamo fare un’autobiografia, che in genere è una forma di racconto in cui il narratore tende a non spararsi addosso. Volevamo costruire un ritratto che non risparmiasse nulla, ma lasciasse comunque al pubblico la possibilità di farsi un’opinione. Non è questione di avere più o meno coraggio: io non mi considero un nemico di Berlusconi e mi chiamo fuori dalla divisione tra chi lo ama e lo odia.
Faenza: Tempo fa feci un film piuttosto violento nei confronti di una certa degenerazione del potere. Si chiamava Forza Italia!. Con Silvio Forever non ho voluto assumere la stessa posizione. Ho voluto usare il linguaggio dell’autobiografia: qui abbiamo Berlusconi che presenta se stesso e i suoi nemici, le ragazze, il bunga bunga. Per me questo film non è un pamphlet contro il premier, ma un bel saggio sul linguaggio che illustra come parla il potere. Una lingua semplice, di pancia, con non più di 100 vocaboli, simile a quella di un bimbo di quarta elementare. Piaccia o non piaccia, questi vocaboli arrivano alla gente.
Macelloni: Non dimentichiamo che il nostro film è un documentario, e il compito della documentazione è quello di scattare la fotografia di un uomo. Per questo motivo il nostro montaggio ha avuto rispetto per l’archivio delle sue dichiarazioni, senza interventi sarcastici che attribuissero significati diversi alle immagini mostrate.

Il film racconta Berlusconi più come uomo che come politico. Perché questa scelta?
Rizzo: Berlusconi è diventato famoso nel mondo soprattutto per i lati più paradossali del suo carattere. La politica è un aspetto importante della sua vita, ma non è l’unico.
Faenza: Non ci interessava far scoprire al pubblico, attraverso il film, fatti nuovi che riguardassero la sua vita politica. Anzi Silvio Forever è un archivio di fatti arcinoti: la novità è che per la prima volta sono stati messi in fila con l’intento di raccontare quest’uomo fin dall’inizio, dall’infanzia.
Marcorè: Per me questo film è stato come un viaggio nelle emozioni che mi hanno accompagnato per 17 anni. E lo trovo particolarmente riuscito proprio in quei momenti in cui si sofferma non sul Berlusconi politico, ma su chi gli sta vicino: certe occhiatacce di Carfagna, di Fini, quel filo di imbarazzo nel non poter prendere distanza da certe sue tipiche uscite.

Avreste potuto fare un lavoro del genere anche su un leader della sinistra?
Stella: In realtà, dopo "La Casta", volevamo fare un film sulla classe politica italiana in generale. Abbiamo accumulato tantissimo materiale, ci abbiamo lavorato per tre anni gratis ma avevamo un problema: non trovavamo un baricentro. Abbiamo fatto un film su Berlusconi perché l’unico baricentro del ventennio è risultato lui. E poi Berlusconi, oltre ad essere un leader, è anche un uomo di spettacolo. Un Togliatti, un Bersani o un Andreotti non si metterebbero mai a cantare in un vertice internazionale.

È un film su Berlusconi o sull’Italia di Berlusconi?
Rizzo: è un film che racconta la parabola di una persona che, nonostante le numerose trasformazioni della sua vita, di fondo rimane sempre identica a se stessa. Ed è anche la parabola di un paese che da quando Berlusconi è sceso in politica si è fermato, incartandosi su un dibattito tra chi è “pro” e chi è “contro”.
Faenza: Nel film ci sono molte immagini di folla nelle piazze, e quello per me è il paese: anche quando si tratta di masse oceaniche di persone che adorano il loro leader. Ignorare la gente che crede in lui, che ci si identifica, sarebbe un atteggiamento veterocomunista. La gente di sinistra si aspetta da questo film un attacco a Berlusconi, mentre per me è più intelligente rappresentarlo che attaccarlo.

La rappresentazione non è così neutra, se la Rai ha deciso di oscurare il trailer del film...
Marcorè: La cosa non mi ha stupito affatto. Basta vedere come si comportano il Tg1 e i tanti organi di informazione che oscurano certe notizie per esaltarne altre. Il veto al trailer mi pare in linea con quel che succede altrove.
Faenza: Appena abbiamo annunciato che avremmo fatto questo film, tutti hanno cominciato a preoccuparsi. La Rai è stata ipocrita: i funzionari ci hanno detto che ci avrebbero dato il via libera in poche ore ma poi non si sono più fatti vivi. E del film sicuramente non parleranno. È davvero una brutta cosa, vivere in un paese in cui un film come questo, ignorato da Rai e Mediaset, lo possono distribuire solo una o due società indipendenti. Un film tra l’altro pagato da noi, mentre il Ministero finanzia le Vacanze di Natale...

Che pubblico vi aspettate?
Macelloni: Speriamo che vengano tutti, non è un film per “anti” o “pro” Berlusconi.
Faenza: Non ci spaventa aprire la sala a tutti: siamo convinti che questo film potrà aiutare le persone che hanno sempre votato per lui, come quelle che lo hanno sempre detestato, a vedere le cose da un punto di vista più obiettivo.
Marcorè: E poi non è certo un film che può sovvertire lo stato delle cose. Il cinema al massimo può far riflettere e offrire prospettive diverse. Sono stati fatti altri film, di taglio più critico e oppositivo di questo. Questo è un prodotto per tutti: forse finirà che a qualcuno Berlusconi piacerà ancora di più, mentre altri si indigneranno. Dal mio punto di vista personale io rivendico il diritto di essere critico nei suoi confronti, dopo 17 anni penso sia il caso di tirare le somme. Guardo l’Italia e la trovo più brutta, deludente, corrotta e infelice di prima. Con lui il paese non è mai ripartito, anzi: è ripiombato in un clima pessimo.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati