Negli ultimi dieci anni i vampiri hanno “vampirizzato” cinema (Io sono leggenda, Underworld, Lasciami entrare, Thirst, Let Me In, Suck, Mordimi, Twilight, Daybreakers, Lesbian Vampire Killers, Il prete), letteratura (“Abraham Lincoln, Vampire Hunter”, “Cirque Du Freak”, “il Ciclo di Sookie Stackhouse”, “Vampire Academy”) e televisione (Vampire Diaries, True Blood, The Gates, Being Human), navigando tra generi conosciuti e/o insoliti o inesplorati. Poi è stata la volta degli zombie che si sono impossessati dapprima del cinema (Resident Evil, i film di Romero, Dead Snow, World War Z) e della letteratura ("Pride and Prejudice and Zombies", "Paul is undead") e ora con The Walking Dead anche del mezzo televisivo. Chi e cosa ci riserverà il futuro? Altri mostri oppure qualcosa di diverso?

Le favole, la nuova tendenza dei prossimi mesi
La magia, le fate, le streghe, i maghi, i principi e le principesse saranno i nuovi protagonisti di una serie di film che si apprestano a conquistare il mezzo cinematografico. Gli studi, grazie soprattutto al successo ottenuto da Alice in Wonderland (ha incassato più di 1 miliardo di dollari in tutto il mondo), hanno deciso che le favole saranno la nuova tendenza. In lavorazione ci sono ben tre versioni di Biancaneve: The Brothers Grimm: Snow White, una versione dark diretta da Tarsem Singh con Julia Roberts; Snow White and the Huntsman di Rupert Sanders con Viggo Mortensen, Charlize Theron e Kristen Stewart, e Snow and the Seven prodotto dalla Disney e ambientato nella Cina del 19° secolo. Dei cinque progetti ispirati al mago di Oz, sembra che Oz, the Great and the Powerful di Sam Raimi sia l'unico che per il momento possa ottenere il via libera. A questi si aggiungono Hansel & Gretel: Wich Hunter, il film dark in stop-motion di Pinocchio prodotto da Del Toro, Jack and The Giant Killer di Bryan Singer, The Hunchback of Notre Dame interpretato da Josh Brolin al quale potrebbe collaborare Tim Burton, e gli adattamenti cinematografici di The Guardians e di Legends: The Enchanted, due mash-up in cui sono stati uniti i protagonisti di diverse favole, nel primo è raccontata la classica storia del bene contro il male, il secondo invece è un thriller in cui deve essere scoperto l'assassino di Pinocchio.

Una cappuccetto rosso in stile gotico
Dopo Alice in Wonderland, il secondo film appartenente a questo “nuovo” filone è una versione dark e dallo stile gotico della favola di Cappuccetto Rosso dei fratelli Grimm: Cappuccetto Rosso Sangue diretto da Catherine Hardwicke (Thirteen, Lords of Dogtown, Twilight), sceneggiato da David Leslie Johnson (Orphan) e prodotto da Leondardo Di Caprio.
Ambientato nel paesino medievale di Daggerhorn, il film racconta la storia di una giovane ragazza, Valerie (Amanda Seyfried), che pensa di scappare con il suo ragazzo Peter (Shiloh Fernandez) per evitare il matrimonio combinato con Henry Lazar (Max Irons). Il loro piano salta quando la sorella maggiore di Valerie viene trovata uccisa dall'uomo lupo che da anni terrorizza il villaggio. Gli abitanti decidono di contattare Padre Solomon (Gary Oldman) affinché li aiuti a trovare e uccidere la bestia che di giorno assume sembianze umane. Man mano che il tempo passa, e aumentano i cadaveri, Valerie comincia a sospettare che l'uomo lupo potrebbe essere qualcuno che ama. La ragazza successivamente scopre di avere un singolare legame con la bestia che inesorabilmente li attira, rendendola al tempo stesso una sospetta e una preda.

Un film in stile Twilight che guarda ai tredicenni
Nonostante venga reclamizzato come film horror, da quanto visto finora tramite il materiale pubblicitario rilasciato dallo studio sembra di avere a che fare con un film che fa le veci a Twilight e punta ai tredicenni come target principale. La storia d'amore tra Valerie, Henry e Peter, ricorda quella tra Bella, Jacob ed Edward. Lei divisa tra l'amore per due persone, Henry è il giovane che la famiglia approverebbe, anche se in questo caso sarebbe per pagare i debiti, mentre Peter è l'estraneo, il giovane che non appartiene al villaggio. Altro elemento negativo: non si vede mai il lupo e nessuna scena sanguinolenta. Considerazione: ci troviamo di fronte a un film con rating PG-13, quindi niente sangue, ma il mostro si potrebbe comunque vedere. Che sia ancora in fase di realizzazione? Oppure la realizzazione della creatura non è finita o è così deludente che lo studio non vuole rischiare di perdere del pubblico? Altra mossa strana è la pubblicazione del libro tratto dal film che non include la fine della storia. I lettori potranno leggerla visitando uno specifico sito web quando Cappuccetto Rosso Sangue approderà nei cinema. A questo punto è normale domandarsi se solamente alla fine viene rivelata l'identità del lupo, in questo caso sarebbe spiegata la decisione presa dalla casa editrice di non far pubblicare l'ultima pagina del libro che spoilerebbe di conseguenza la fine del film. Non sarebbe stato meglio a questo punto aspettare l'uscita del film prima di pubblicare il libro?

Trucco e colonna sonora poco efficaci
Gli elementi che si hanno in mano fino a questo momento non fanno minimamente pensare a un film horror ma più ad una storia d'amore che ricorda Twilight e molti altri film. Sebbene la scenografia e i costumi siano interessanti, il trucco e la colonna sonora non sembrano invece essere i punti di forza del film: nel primo caso notiamo l'assurdità dell'uso del gel per la pettinatura di Fernandez; nel secondo caso la musica ascoltata fino a questo momento nel trailer non riesce a creare tensione o mistero. Non è chiaro se la musica composta da Brian Reitzell sia stata o meno utilizzata per il trailer. Non resterà che aspettare l'uscita del film per scoprirlo.
Cappuccetto Rosso Sangue verrà presentato questo mese all'interno della sezione Special Events del South by Southwest Film Festival.