elgatoloco
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mercoledì 2 gennaio 2019
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carrey superstar?non solo
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Bella fiaba che promuove"fatalmente", l'amore per gli animali, questo"Mr.Popper's Penguins"di Mark Waters(2011)da un libro di Florence e Richard Altwater, nel quale Jim Carrey, comico ma come ogni vero comico capace di sintetizzare in sé anche il dolore, il dramma, l'intensità dei sentimenti, interpreta un immobiliarista con desideri rimasti"larvali"come il desiderio dei viaggi, che faceva da esploratore il padre, che ora si è rassegnato ad una vita sostanzialmente"borghese", anzi da alta borghesia imprenditoriale, dove la brama di denaro e di continuo arricchimento hanno soppiantato anche i sentimenti fondamentali, tanto che si è separato dalla moglie e vede solo saltuariamente i fgli.
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Bella fiaba che promuove"fatalmente", l'amore per gli animali, questo"Mr.Popper's Penguins"di Mark Waters(2011)da un libro di Florence e Richard Altwater, nel quale Jim Carrey, comico ma come ogni vero comico capace di sintetizzare in sé anche il dolore, il dramma, l'intensità dei sentimenti, interpreta un immobiliarista con desideri rimasti"larvali"come il desiderio dei viaggi, che faceva da esploratore il padre, che ora si è rassegnato ad una vita sostanzialmente"borghese", anzi da alta borghesia imprenditoriale, dove la brama di denaro e di continuo arricchimento hanno soppiantato anche i sentimenti fondamentali, tanto che si è separato dalla moglie e vede solo saltuariamente i fgli. Ma l'insolito regalo -testamento paterno(i pinguini e le successive uova schiuse)faranno effetto e... Metafora chiarissima anche della situazione esistenziale , questo"Mr.Popper's Penguins"consegna un po'di riflessione(che comunque vale di per sé) e molto divertimento a chi lo guarda, invidando a relativizzare ciò a cui si dava grande rilievo senza rendersi conto delle proporzioni... Di Carrey s'è già detto, ma c'è anche Carla Cugino, nella parte dell'ex-moglie, la caratterista Ophelia Lovibond, nel ruolo di"Pippi"e soprattutto ANgela Lansbury, che in genere a torto si identifica solo con un ruolo, quello"della Fletcher", ossia della detective, mentre in realtà è attrice versatile, che ha spazio dal musical(anche nella parte di"Mother Christmas"a molto altro)... Non è dato conoscere il romanzo da cui il film è tratto, ma a giudicare dalla versione filmica, senz'altro non manca di originalità e interesse. El Gato
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alex vale
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lunedì 1 giugno 2015
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gradevole film per famiglie!!!
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Gradevole film per famiglie che trasporta Jim Carrey dolcemente e lo rende partecipe...
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great steven
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domenica 30 giugno 2013
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un j. carrey più misurato per un'euforia educativa
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I PINGUINI DI MR. POPPER (USA, 2011) di MARK WATERS con JIM CARREY – CARLA GUGINO – PHILIP BAKER HALL – ANGELA LANSBURY § Quando gli muore il padre, l'uomo d'affari newyorkese Thomas Popper riceve in eredità due scatole provenienti direttamente dall'Antartide, zone che il genitore (intrepido capitano di battello) esplorava per lavoro. Esse contengono sei pinguini che lui crede dapprima imbalsamati ma che poi si rivelano veri: inizia così una grottesca e imprevedibile convivenza uomo-animali. Ma la loro inaspettata presenza servirà a Popper per riprendere i contatti con la famiglia e per ingranare definitivamente col lavoro.
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I PINGUINI DI MR. POPPER (USA, 2011) di MARK WATERS con JIM CARREY – CARLA GUGINO – PHILIP BAKER HALL – ANGELA LANSBURY § Quando gli muore il padre, l'uomo d'affari newyorkese Thomas Popper riceve in eredità due scatole provenienti direttamente dall'Antartide, zone che il genitore (intrepido capitano di battello) esplorava per lavoro. Esse contengono sei pinguini che lui crede dapprima imbalsamati ma che poi si rivelano veri: inizia così una grottesca e imprevedibile convivenza uomo-animali. Ma la loro inaspettata presenza servirà a Popper per riprendere i contatti con la famiglia e per ingranare definitivamente col lavoro. Nuova esperienza comica per l'irriducibile Carrey: questa volta l'attore canadese contiene un po' più del solito la vena demenziale e sa attirare a proprio vantaggio una buona sceneggiatura, che mette al centro lui e sei vivacissime creature digitali, ma senza lesinare messaggi importanti come l'affetto per una famiglia quasi accantonata, il ricordo di una bella infanzia e l'importanza di un mestiere onesto senza competitività. È un film zoocentrico e familiare, ma si vede con piacere perché non c'è nulla di artificioso che comprometta la genuinità di queste caratteristiche. Anche i quattro antagonisti della storia – i tre superiori di Carrey che vogliono smantellare il ristorante per accrescere il loro potere edilizio e l'inserviente dello zoo che vuole convincerlo a farvi internare i pinguini – sono tenuti a briglia e hanno perfino un margine di simpatia, anche perché, come in ogni commedia che si rispetti, vengono sempre sconfitti. In conclusione, potrà anche costituire un fuoco fatuo nella carriera ormai lunga di Jim, ma rimane sempre un prodotto di qualità.
Commedia; giudizio personale: 7 (discreto)
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sorella luna
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giovedì 8 novembre 2012
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senza altro da dire
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Ho letto i vostri tanti commenti ed approvo tutto senza voler aggiungere altro se non che è uno dei film più carini degli ultimi mesi.... L'ho visto due volte senza stancarmi di sorridere. Quei sei pinguini in fila non li dimenticherò tanto facilmente! Un film davvero perfetto, nella sua semplicità!
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blackdragon89
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domenica 20 maggio 2012
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l'esilarante cinema maturo di jim carrey
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Vita familiare traballante, una trafficata isola di Manhattan e pura dedizione al lavoro. Gli usuali presupposti del new comedy portano questa volta l'esilarante Jim Carrey a impersonificare l'abile agente immobiliare Tom Popper, imprigionato nel clichè matrimoniale del padre di famiglia reduce da un divorzio alla continua ricerca di un rapporto soddisfacente e ricambiato con i figli Billy e Janie. Ad alimentare però gli spunti è l'infanzia del protagonista; Tom è figlio di un avventuriero di professione i cui numerosi impegni lo costringono ad un'eccessiva e deturpante lontananza dal contesto casalingo, portandone l'ammirazione a livelli sempre più bassi.
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Vita familiare traballante, una trafficata isola di Manhattan e pura dedizione al lavoro. Gli usuali presupposti del new comedy portano questa volta l'esilarante Jim Carrey a impersonificare l'abile agente immobiliare Tom Popper, imprigionato nel clichè matrimoniale del padre di famiglia reduce da un divorzio alla continua ricerca di un rapporto soddisfacente e ricambiato con i figli Billy e Janie. Ad alimentare però gli spunti è l'infanzia del protagonista; Tom è figlio di un avventuriero di professione i cui numerosi impegni lo costringono ad un'eccessiva e deturpante lontananza dal contesto casalingo, portandone l'ammirazione a livelli sempre più bassi. Il punto di svolta tra la presentazione dei temi e la loro effettiva districazione nel processo narrativo si ha quando, in età ormai adulta, Popper riceve la notizia della morte del genitore assieme a un ultimo, curioso souvenir: un pinguino Papua. Le sfide proposte dall'ambito lavorativo e familiare e la nuova stravagante convivenza forzata si intrecciano così in un unico, stabile filo conduttore che trasporta lo spettatore in un itinerario scenico dal folle comparto umoristico, sempre più naturale e spontaneo. Si tratta del cinema dell'attuale era di Jim Carrey, sempre più maturo e studiato, dove commozione e desiderio euforico accompagnate da un'imperturbabile comicità trascinano il pubblico sulle linee stabili del prodotto senza crolli visibili, nonostante si tratti di una trama per lo più ordinaria e consueta per il genere, legata al concetto moralistico dell'uomo che "ha tutto ma non ha niente". L'originalità sta non solo nel proporre una porzione del "cast" del tutto bizzarro e stravagante, seppure lievemente esagerato in alcuni stralci, ma anche nella caratterizzazione di un antagonista più in contrasto con la vicenda che con il primo attore. Da sottolineare poi gli ammirevoli meriti nella branca grafica e sonora, che pur non richiedendo grandi sforzi in questo frangente si presentano senza alcuna sbavatura.
"I pinguini di Mr. Popper" è una commedia facile, leggera e agevole, ennesima dimostrazione della sicurezza interpretativa di Jim Carrey, talmente in sintonia con l'insieme da porre in risalto anche le sue "spalle".
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cenox
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mercoledì 11 gennaio 2012
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commedia carina, serena, e con un fine animalista!
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Carrey torna protagonista di una commedia per tutta la famiglia, in cui interpreta un brillante lavoratore, che essendo stato trascurato in passato dal padre esploratore in giro per il mondo, fa lo stesso con la propria famiglia, ove, dopo la separazione con la moglie, vede raramente i propri due figli, lasciandoli sempre alla madre. Ma un giorno, alla scomparsa del padre, scoprirà che il genitore, gli ha lasciato una strana eredità: ben sei pinguini, di cui si dovrà prendere cura, a discapito dell'impegno e dei mille disastri ben immaginabili. Ma sarà anche grazie a loro che riuscirà a recuperare i rapporti con la propria famiglia e a sistemare la propria vita.
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dreamtheater87
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venerdì 23 dicembre 2011
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la "nuova" commedia familiare di carrey
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Tom Popper è un agente immobiliare di successo che dedica anima e corpo al suo lavoro dimenticandosi però della famiglia. Dei curiosi pennuti gli faranno ritrovare se stesso e l'amore verso i suoi cari. Questa, in soldoni, è la trama di una tipica commedia americana centrata sul buon padre di famiglia che riscopre i sentimenti. Si passa dal trauma infantile del protagonista con genitori non presenti, all'uomo di successo privo di emozioni, per poi arrivare alla svolta data da un fattore buffo e particolare. Jim Carrey ritorna alle origini con una semplice commedia che manca di pepe, il suo contributo di battute e smorfie scivola via senza graffiare lo spettatore adulto e divertendo in parte i più giovani (attratti sicuramente più dai pinguini che dal trasformista americano).
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Tom Popper è un agente immobiliare di successo che dedica anima e corpo al suo lavoro dimenticandosi però della famiglia. Dei curiosi pennuti gli faranno ritrovare se stesso e l'amore verso i suoi cari. Questa, in soldoni, è la trama di una tipica commedia americana centrata sul buon padre di famiglia che riscopre i sentimenti. Si passa dal trauma infantile del protagonista con genitori non presenti, all'uomo di successo privo di emozioni, per poi arrivare alla svolta data da un fattore buffo e particolare. Jim Carrey ritorna alle origini con una semplice commedia che manca di pepe, il suo contributo di battute e smorfie scivola via senza graffiare lo spettatore adulto e divertendo in parte i più giovani (attratti sicuramente più dai pinguini che dal trasformista americano). I fanatici del buon Ace ricorderanno con malinconia i tempi di Bruce Nolan e di Bugiardo Bugiardo dove Carrey era il vero mattatore che dettava i tempi a suon di battute senza dimenticare la morale. Ora lo ritroviamo invece invischiato in gag banali e prevedibili che non soddisfano a pieno i suoi estimatori, di cui il sottoscritto fa parte. E così il film scorre lentamente e lo spettatore, affamato di risate, si ritrova con il passare dei minuti a diminuire le sue aspettative di divertimento e si riduce a sorridere davanti a cadute fantozziane e peti di ovipari bicolore: tutto questo è di certo lontano anni luce dal buon Ventura.
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blacky
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giovedì 8 dicembre 2011
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se non ci fosse stato jim
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Se non ci fosse stato Jim Carrey non lo avrei neanche visto. La storia è banale: Tom Popper è un uomo divorziato, che non bada mai ai figli e pensa unicamente al suo lavoro; grazie a degli "ospiti" inattesi (i pinguini) la sua vita cambierà in meglio, portandolo sulla strada giusta. Tale banalità, se all'inizio la si accetta comprendendo il target del film, alla fine diventa più violenta e di conseguenza la pellicola non può raggiungere a mio avviso le 3 stelle. L'idea che siano dei pinguini a cambiare la vita del protagonista è più divertente e riesce ad interessare almeno per qualche scena.
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g_andrini
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mercoledì 23 novembre 2011
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divertentissimo!
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Un vero capolavoro. La lavorazione del film è stata molto problematica, ma i risultati si vedono tutti.
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peppe97
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lunedì 19 settembre 2011
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una pellicola "di ottimo esempio"
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Un film semplice ma esemplare; una pellicola che scarseggia di effetti speciali o di altre peripezie cinematografiche, ma che è colma di insegnamenti di ogni genere: piccole avventure si susseguono nelle scene scaturendo in un finale che fa venire la pelle d'oca. A tutto questo si aggiungono le ottime prestazioni del cast, in particolare di Jim Carrey,esperto di film semplici e non banali ma ironici; ed anche i valori e le virtù rese primo scopo nel film che consiglio a tutti di vedere,grandi e piccini.
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